Nel pomeriggio Bella decise di rimanere a casa, suo fratello l'indomani sarebbe partito e voleva stare più tempo possibile con lui.
Jake fece lo stesso, si rifugiò in camera e ascoltò musica per gran parte del tempo, non sentendo le lamentele di sua nonna e di sua sorella per il troppo chiasso che il suo stereo faceva. Quando sua sorella entrò come una furia nella sua stanza e staccò la presa di quello strano apparecchio elettronico da cui usciva tutto quel fracasso che non gli permetteva di studiare Jake sbuffò.
«Hai rotto il cazzo, Ilary!»
«Tu lo rompi in continuazione, Jake. Devo studiare, riattacca quel coso e ti giuro che lo faccio volare dalla finestra!» urlò lei di rimando uscendo dalla stanza e facendo sbattere la porta. Jake continuò a sbuffare fissando un punto del suo letto, poi mentre lo continuava a fissare un ghigno gli apparve nel viso e si ricordò di come ci aveva fatto sdraiare Bella e di quanto fosse sexy senza quel vestito che gli stava alla perfezione.
Senza neanche rendersene conto aveva il telefono in mano. Provò a chiamarla, ma Bella dall'altro capo buttò giù al secondo squillo, così Jake decise di lasciarle un messaggio.Da: Jake Cooper
A: Bella Thorne
Ciao stronza che mi attacca in faccia, cosa stai facendo?Bella sorrise leggendo il messaggio e decise di rispondere solo dopo aver fatto finire di parlare suo fratello che le stava raccontando qualche strana cosa su quello che studia al college che frequenta.
Da: Bella Thorne
A: Jake Cooper
Se ti ho attaccato in faccia c'era un motivo, Cooper. Sto con mio fratello, e tu? Non hai niente da fare se non rompermi le palle?Il moro roteò gli occhi. Sembrava che oggi non fosse la sua giornata, fra lei e sua sorella non sapeva chi fosse la più acida. Digitò velocemente una risposta.
Da: Jake Cooper
A: Bella Thorne
In realtà ti stavo pensando.. ti ricordi la sera che sei venuta a cena da me? ;)Da: Bella Thorne
A: Jake Cooper
Effettivamente..no, ho rimosso quel brutto ricordo :)Bella era totalmente rossa in faccia e avrebbe voluto gettare il telefono dalla vergogna. Come avrebbe potuto dimenticare una cosa del genere? Mai nella vita l'avrebbe fatto. Nel frattempo salì le scale e si rifugiò nella sua stanza aspettando una risposta da parte del ragazzo.
Da: Jake Cooper
A: Bella Thorne
La mia lingua non si scorda facilmente, Thorne, e lo sai bene fortunatamente.Bella roteò gli occhi e inviò la chiamata.
«Sapevo che volevi sentire la mia voce, piccola e innocente Bella.»
«In realtà la tua voce è odiosa, ma ero stufa di sentir vibrare il telefono che è ancora più odioso di te.»
«Amo questo tuo tono prepotente, lo sai?» bella sorrise sdraiandosi sopra il letto in camera sua. Bella si scompigliò i capelli già disastrati, consapevole che quel vizio l'aveva ereditato da Jake, solo che quando lo faceva lui era così sexy..mentre quando lo faceva lei finiva per sembrare uno strano cane randagio abbandonato.
«Come mai mi hai chiamato prima?» gli domandò la rossa arrossendo lievemente.
«Volevo sentirti, mi annoiavo.»
«Beh, mi hai sentita, sono viva e vegeta. Ora devo andare! Ci vediamo domani?» gli domandò lei. Il moro scosse la testa prima di sorriderle anche se non poteva vederla. Amava sapere che nonostante tutto volesse ancora vederlo. Nonostante prima gli avesse urlato in faccia tutte quelle cose orribili adesso, proprio in quell'istante lei era sdraiata sul suo letto, mentre si mordeva il labbro attendendo sicuramente una risposta positiva non riuscendo a reprimere un sorriso.
«Dipende, hai mai saltato la scuola?» Bella si inumidì le labbra ridacchiando.
«Certo che no.»
«Beh, cosa c'è di più monotono e morto di seguire sempre le regole?»
«Non marinerò la scuola, Jaky.» il moro sorrise nuovamente a quel soprannome.
«Mi hai dato l'incarico di farti sentire viva..» sospirò prima di continuare. «Domani verrai con me.» poi attaccò velocemente.
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Just a toy (#Wattys2017)
Romance#WATTYS2017 L'ha derisa, distrutta, calpestata, ferita, usata, e l'aveva avvertita. "Ti spezzerò il cuore" le disse, volle mettere subito le cose in chiaro, ma nonostante questo lei rimase, lo fece per lui, perché per lei tutti dovevano avere una p...