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Era una frana con le pulizie domestiche. Lo era sempre stata. In realtà era un po' una frana su tutte le cose manuali e tutto ciò non stava bene alla sua età, o almeno così diceva sua madre.
«Dai, con questo spruzzi e con questo pulisci..» disse la donna di media età raccogliendo i suoi capelli neri con qualche ciocca bianca in una coda morbida, mettendo in mano a Bella uno spruzzino per vetri e uno straccio. «Inizia da camera tua, domani faremo insieme il bagno, è ora che tu diventi donna.» Bella la scimmiottò roteando gli occhi.
Si alzò sulle punte, vista la sua altezza misera, e spruzzò quello schifo che al posto di profumare puzzava di qualche strano fiore schifoso.
«Se rompo qualcosa è colpa tua.» sussurrò a sua madre, che scosse la testa lasciando la stanza.
Fece il lato interno velocemente, annoiandosi praticamente subito. Fare le pulizie era davvero un mortorio, c'era troppo silenzio!
Era già successo un paio di volte nella sua vita. C'erano alcuni momenti dove sua madre gli prendeva questa cosa strana che la faceva pulire. E finiva per iniziare da un angolino, trovare un qualcosa del 2005, fissarla per ore ed essere troppo stanca per continuare.
Decise di mettere un po' di musica e iniziò a canticchiare quando tra le mille canzoni che aveva proprio Harry Styles risuonava fra le sue orecchie. Era la sua ossessione adolescenziale, non che ora fosse un adulta, ma gli One Direction furono parte di lei per tantissimo tempo.
«Sembri la versione moderna di Cenerentola..» una voce fin troppo nota la fece balzare giù dal bancone su cui era appoggiata, lo spruzzino che teneva da microfono cadde fuori dalla finestra e il moro rompi palle lo ricevette in testa.
«Porco cazzo.» imprecò massaggiandosi la parte dolorante. «Sei terribilmente scoordinata!» disse saltando dentro la sua stanza.
«Devi smetterla di intrufolarti sempre in casa mia! Va da qualcun'altra, Jake!»
«Andiamo! Volevo soltanto sentire le tue nuove doti da cantante, sembravi la versione maschile di Harry Styles, visto che lui ha più femminilità di te..» costatò sedendosi sul suo letto. Di rimando Bella gli lanciò nuovamente lo spruzzino colpendogli il petto.
«Azzardati a offendere ancora Harry e la prossima volta te lo infilo su per il-»
«Okay, sei stata chiara, amore adolescenziale per un idolo, scusa.» disse ridacchiando.
«Vattene, Jake. Devo pulire.» disse.
Non ci credeva neanche lei a quello che stava dicendo.
Lei? Pulire? Quando mai!!
«Posso aiutarti, se vuoi.»
Fermò a malincuore la musica sospirando.
«No, Jake, non voglio, l'unica cosa che voglio in questo momento è starmene nella mia fottutissima stanza, cantare le mie fottutissime canzoni a squarciagola, pulire la mia fottutissima stanza così da andare in una fottutissima discoteca ad ubriacarmi come se non ci fosse un domani, così magari questi fottutissimi pensieri passeranno per almeno qualche ora dalla mia fottutissima testa!» urlò consapevole che sua madre fosse uscita di casa per fare qualche strana commissione ma che sarebbe tornata di lì a poco. Il piano era convincerlo ad andare via prima che tornasse e lo trovasse morto. Gli sarebbe preso sicuramente qualche coccolone a quella povera donna.
Jake deglutì.
Aveva deciso di prendere la situazione diversamente, aveva capito che risvegliare i suoi sentimenti non era possibile, avrebbe provato a crearne di nuovi, riniziando tutto da capo.
«Beh, allora buona festa. Tolgo il disturbo.» Jake sorrise prima di saltare fuori dalla finestra e benedicendo ogni volta il fatto che la sua stanza si trovasse al piano terra. Sarebbe stato molto più difficile altrimenti.
Bella sospirò riaccendendo nuovamente la musica e finendo di pulire tutto.

Indossò dei semplici jeans a vita alta con un top bianco sopra che le lasciava scoperta proprio un filo di pancia, un giacchetto abbastanza pesante sopra visto che faceva davvero freddo quella sera, e delle comodissime vans nere.
Sorrise allo specchio applicando il solito rossetto rosso e un po' di mascara. In realtà su questo non era cambiata, odiava ancora truccarsi, ma mettersi il rossetto era una cosa che la rilassava nel profondo.
Prese una borsa storcendo poi il naso, si infilò il cellulare in tasca e tirò la borsa in un angolo ignoto della stanza, poi quando si guardò in torno e si ricordò che stranamente adesso la sua camera sembrava quella di una principessina sbuffò prendendola e riponendola dentro l'armadio.
Uscì di casa notando davanti il portico proprio lui, fuori la sua macchina in tutta la sua bellezza.
«Come siamo belle..» commentò con un sorriso. «Dove ti porto?» La rossa ridacchiò roteando gli occhi.
«Tu da nessuna parte.» disse con un sorriso. «Lui invece.. beh lui mi porta ad una festa, sai ho pensato, ad una festa si beve ancora di più.» scosse la mano con un ghigno mentre Jake strinse i pugni. Bella entrò dentro la macchina di un ragazzo che Jake dalla lontananza non riusciva a vedere.
Chi cazzo era? Si domandò.
Uno stupratore?
Un pervertito?
Un cazzone?
Un drogato?
Si passò una mano fra i capelli avvicinandosi velocemente a loro con la mascella serrata. Il telefono che segnava la chiamata di Dean lo interruppe nei suoi passi.
«Sarà meglio che sia importante.» lo schernì velocemente il moro dopo aver premuto il verde.
«Julie va ad una festa stanotte.»
«Si, ho appena incontrato Bella, credo vadano insieme.»
«Quindi..»
«Quindi fra un minuto sono sotto casa tua, fatti trovare fuori perché ti lascio a piedi, andiamo anche noi.» lo congedò così attaccandogli il telefono e rientrando in auto stringendo lo sterzo così tanto da fargli diventare le nocche bianche.
Bella nel frattempo era arrivata, il viaggio in macchina con Rainer era stato abbastanza imbarazzante visto che praticamente non si conoscevano, ovvero, si erano visti qualche volta a scuola, ma niente di che.
Anche Dean e Jake fecero presto ad arrivare, e subito intravidero la rossa. Era quasi impossibile non notarla, se ne stava sopra un tavolo, illuminata da qualche luci strane, mentre ballava a tempo di musica, sventolando i capelli in un modo teatrale e studiato facendo eccitare anche le ragazze. Era terribilmente sexy in quel momento, perfino Dean si leccò le labbra sospirando pesantemente, e quando Jake se ne accorse gli tirò una spallata guardandolo male.
«Finiscila e cerca la biondina.» lo schernì acidamente spintonandolo via dalla vista della rossa.
Due ragazzi gli passavano degli shottini che Bella buttava giù velocemente. Il moro sgranò gli occhi. Aveva sempre odiato l'alcol, e quelle poche volte che l'aveva vista bere gli ci volevano ore prima di finire un drink.
Un ragazzo salì insieme a lei prendendola per i fianchi e iniziando a muoversi insieme a lei, un altro poi montò. Si era creata una specie di triangolo tra Bella e i due ragazzi troppi arrapati per rimanere vivi. Jake si avvicinò velocemente facendosi spazzo tra i mille ragazzi che approvavano i movimenti sexy che la rossa continuava a fare, e fortunatamente indossava dei pantaloni, se avesse un vestito o una gonna se la sarebbe già tirata su, pensò.
Prese Bella per un braccio facendola quasi cadere dal tavolino.
«Che cazzo fai?» gli urlò contro il ragazzo sorreggendo la rossa dai fianchi. La ragazza semplicemente non capiva già più niente, l'unica cosa che le permetteva di stare in piedi erano le mani di quei due ragazzi che in un modo o nell'altro la sorreggevano.
Si strusciava su di loro in un modo così sensuale che i due ragazzi sarebbero venuti solo con quei movimenti, ma Jake salì prendendo Bella dalla vita e spintonando poi entrambi i ragazzi che caddero dal tavolino finendo con il sedere per terra.
Bella teneva gli occhi chiusi mentre si strusciava su Jake. Gli stava lasciando baci umidi sul collo e il moro si irrigidì.
«Scendi.» la rossa scosse la testa facendo scontrare le loro intimità.
«Bella, scendi!» disse lui con voce roca staccandosi da lei e prendendole le mani. La aiutò a scendere da quel tavolino mentre lei rubò un altro drink da un passante.
«Non sai neanche chi lo stava bevendo...» disse lui cercando di toglierglielo dalle mani. La rossa fece spallucce finendolo prima ancora che il ragazzo glie lo potesse rubare.
«Dove andiamo?» gli sussurrò ad un orecchio tornando a strusciarsi sulla sua intimità.
«Sai come mi chiamo, Bella?» la rossa aprì gli occhi scuotendo la testa.
«Donald?» poi scoppiò a ridere.
«Bella! Ti ho cercato ovunque!! Ero preoccupatissimo.» Rainer stava dietro di lui, Bella le sorrise.
«Oh, tu sei il tassista carino!» disse lasciando Jake.
«Mi chiamo Rainer.» gli sussurrò prima che Bella si buttasse fra le sue braccia.
«Bella smettila! Ti porto a casa.» disse Jake prendendola per un polso.
«Sconosciuto, che cazzo vuoi? Non sai neanche dove abito, e non lo so neanche io!» disse lei per poi tornare a ridere.
Rainer prese qualche strano drink mentre continuava a toccare Bella ovunque e Jake strinse i pugni colpendogli la faccia con forza.
«Non osare toccarla, e non provare a bere e poi a portarla a casa ubriaco!» disse continuando a tirargli pugni. Bella nel frattempo non avendo nessuno che la sorreggesse cadde a terra continuando a ridere di se.
«Andiamo, ti porto in un posto bellissimo» disse Jake prendendola in braccio. Bella sorrise incrociando le braccia al suo collo.

EHILÀ
Sono vivaaaa!!
Sono a casaaa!
Finalmenteeee!
Sono stata quasi una settimana in ospedale e vi giuro che non ce la facevo piuuuu!!!
Adesso sto un po' meglio, ma devo rimanere a riposo per almeno un'altra settimana!🙈☹️
Questo vuol dire che perderò un mese di scuola praticamente!
Non che mi dispiaccia, ma sono in quarta.. le assenze contano!!
Anyway questo era il nuovo capitolo! Cosa ne pensate? Lasciate ovviamente tantissimi commenti così rendete la malata un po' più felice!! Volevo anche dirvi che la storia e #30 su storie d'amore e sono tipo 😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍
Davvero sono troppo happy!!!
Continuo a 120 stelline e 120 commenti🤗❤️

Anticipazione prossimo capitolo:
«Mi hai vista nuda!» sussurrò lei non intenzionata a coprirsi, né a indossare la maglia di Jake. «Adesso voglio vedere te...dai»

Just a toy  (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora