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La forte emicrania che sentiva il moro era talmente forte l'indomani che non riusciva nemmeno ad aprire gli occhi. Era sicuro che ieri sera si fosse divertito, questa era l'unica cosa che ricordava, vista la ragazza distesa vicino a lui. Stava ancora dormendo, a coprirla era soltanto la bianca coperta di pile di sua sorella, e se l'avesse saputo..avrebbe ucciso prima lei e poi lui, a sangue freddo, senza pensare alle conseguenze.
Si alzò scarruffandosi i capelli mentre si passò una mano sulla faccia stiracchiandosi. Soltanto con quel gesto capì quanto cavolo stava male e si ributtò giù velocemente svegliando la ragazza accanto a lui.
La biondina mugugnò qualcosa deglutendo quando aprì gli occhi e si ritrovò davanti il viso di Jake.
«Cooper? Jake Cooper? Che cavolo ci fai nel mio letto?» disse alzandosi immediatamente. Poi si guardò attorno. «Ma questa non è la mia stanza..» sussurrò. Jake si morse il labbro guardandola dalla testa ai piedi, poi si leccò le labbra.
«Merda.» sussurrò la ragazza sfilando la coperta e coprendosi come meglio poteva.
Non si accorse però che facendo ciò scoprì Jake che rimase immobile continuando a fissare la ragazza che gli tirò un cuscino imbarazzata.
«Dio, copriti un po'!»

Nella stanza di Julie stavano le tre ragazze abbracciate. Sembravano amiche da una vita, e il sorriso nella faccia della bionda mentre ripensava a ieri sera la diceva lunga.
«Julie! Che bello che sei venuta!» il bacio che gli dette era paradisiaco, stava così bene fra le sue braccia. Si fidava completamente di lui, sapeva che era un bravo ragazzo, era così perfetto per lei, e in quel momento, con quel bacio che non era il primo e che non sarebbe stato nemmeno l'ultimo chiuse gli occhi abbandonandosi completamente a lui.
«Voglio fare l'amore con te, Dean.» il ragazzo spalancò gli occhi sorridendole.
«Sei ubriaca?» la bionda ridacchiò leggermente lasciandogli un umido bacio a stampo.
«No, scemo. Sento solo che in questo momento non c'è altra cosa che io voglia fare se non stare con te, in tutti i sensi.»
Teneva gli occhi chiusi, nonostante non avesse mai dormito per tutta la notte, mentre continuava a pensare e ripensare a quella fantastica notte. Non era riuscita a dirgli "ti amo", ci sarebbero stati un'infinità di momenti dove avrebbe potuto farlo, ma non le sembrava naturale, non le sembrava giusto, aveva paura della sua reazione, aveva paura della sua risposta, ma in fondo l'amava, sapeva di amarlo, e con quel lieve sorriso riuscì finalmente a dormire, nonostante fossero ormai le dieci del mattino.
La sera prima Julie raccontò la sua fantastica notte a Lauren, che rimase in silenzio per tutto il tempo. Era così tormentata, non sapeva cosa fare, doveva dirle la verità, doveva assolutamente sapere che i sentimenti che Dean provava per la bionda non erano reali, che faceva tutto parte di uno stupidissimo gioco meschino e vomitevole, e che tutto questo era soltanto una cosa sgradevole e paurosa che nessuno dovrebbe mai provare nella vita, e se a lei tutto quello che sapeva adesso glie l'avessero detto anni prima..sarebbe stato tutto diverso, per questo voleva dirlo alle sue amiche, ma c'era qualcosa che la frenava, Jake la frenava, quello che avrebbe potuto fare Jake era l'unica paura che la tratteneva dal salvare le sue amiche da un futuro terrificante.
«Non ci credo, non credo ad una sola parola!» il moro roteò gli occhi al cielo prendendola per un polso.
«Invece è vero, non provo niente per te, Lauren. Sei soltanto un giocattolo con qui mi sono divertito abbastanza. Sebastian, puoi anche prendertela, non mi importa niente di questa puttana.» la sua faccia schifata diceva tutto, l'aveva presa in giro per tutto quel tempo, non l'amava, non le voleva nemmeno bene, e l'unica persona che odiava adesso era se stessa, per aver creduto di poter cambiare una persona di merda come Jake Cooper.
«Andiamo, bellezza, raggiungi le altre..» sussurrò il presunto Sebastian con un ghigno poco convincente. Lauren chiuse gli occhi sospirando. Non avrebbe pianto, non avrebbe versato una lacrima per una persona senza cuore.

Bella era l'unica in quella stanza a dormire davvero, l'unica che era riuscita, grazie all'alcool evidentemente, a chiudere gli occhi e a gettarsi fra le braccia di Morfeo, la sera precedente era distrutta, finalmente aveva smesso di negare ciò che provava per il moro, e oltre allo schifo per quello che aveva fatto provava dei sentimenti che non avrebbe mai ammesso a nessuno, fece però un passo enorme: l'ammise a se stessa.

Just a toy  (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora