«No, Jake. Non azzardarti ad avvicinarti. Ma come fai a guardati allo specchio e a non farti schifo?» gli sputava tutte le offese che gli passavano per la testa mentre se ne stava conto un muricciolo impaurita dalla persona che aveva davanti. Quando il moro continuava ad avanzare Bella mise le mani in avanti, come se esse potessero proteggerla da quello strano essere con gravi problemi nel gestire la rabbia, socchiudendo gli occhi in due fessure. Ormai aveva smesso di piangere, non sapeva neanche dove era in quel momento, volevo solo che quella parte di Jake se ne andasse e tornasse quello che era ieri, in qualche modo gli piaceva il Jake di ieri, perché non poteva reprimere quel suo lato oscuro?
«Ti ho detto di non fare un altro passo.» continuò. «Perché?» disse tirando su col naso per la centesima volta. «Perché fare del male a quel ragazzo?» quando vide che piano piano il ragazzo stava abbassando la testa fu lei ad avvicinarsi.
«Rispondimi, mi merito delle risposte non credi?»
«Mi ha fregato.»
«Beh questo non è una buona scusa per picchiare una persona, soprattutto vicino ad una scuola!» Bella stava iniziando ad alzare la voce, aveva pianto abbastanza, adesso era il momento di far uscire un po' di carattere, e se c'era una cosa che nessuno sapeva è che quando ci si metteva sapeva essere più intraprendente di chiunque altro, e che con le parole ci sapeva fare, ohh se ci sapeva fare.
«Sai quante persone mi hanno fregato nella vita? Ohh, neanche te le immagini, ma non vado ad ammazzare tutti quelli che incontro, Jake!» poi si passò una mano fra i capelli all'unisono con il moro. «Ci parlo e cerco una soluzione. Perché è così che fanno le persone! Le persone parlano, cercano trattative, non picchiano la gente a sangue, non ricattano le persone, non gioiscono del dolore altrui!» urlò continuando ad avvicinarsi. «Questo lo fanno gli animali, i mostri, non le persone.» quando Bella lo guardò un'altra volta aveva la testa completamente abbassata e strinse i pugni, proprio come faceva lui quando era veramente arrabbiato.
«STO FOTTUTAMENTE PARLANDO! MERITO UNA RISPOSTA, O DI ESSERE ALMENO GUARDATA NEGLI OCCHI!» Jake dilatò gli occhi non riconoscendola. Bella aveva tirato fuori il suo lato cattivo, oscuro, sicuro di se stessa, in realtà non lo sapeva neanche lei di averlo. «Si chiama rispetto, evidentemente tua madre non te l'ha insegnato.» non passarono neanche due secondi, Bella non fece in tempo a rimuginare su quello che aveva detto e a scusarsi che si ritrovò completamente appiccicata al muro con una mano che gli stringeva i polsi. Sbiancò immediatamente.
«J-Jake..» disse con la voce rotta mentre continuava a stringere. Una lacrima traditrice gli cadde nella guancia e deglutì. Aveva paura, paura che le succedesse quello che era successo ad un sacco di persone in quella città, quello che era successo al fratello di Maggie, in gelateria, quello che era successo a Lauren, quello che era successo a Matthew, quello che era successo ore prima al ragazzo fuori dal cortile.. poi si ricordò delle sue parole e si tranquillizzò iniziando a parlare, esatto, nonostante fosse appiccicata ad un muro e Jake la guardasse con quello sguardo completamente vuoto, con quegli occhi pieni di rabbia, ma anche di dolore, lei parlò.«Vuoi farmi del male?» quando Bella vide che continuava gemette del dolore chiudendo gli occhi e facendo scendere altre lacrime. «Avevi detto..avevi detto che non mi avresti mai fatto del male, me l'avevi promesso, Jake.» Jake deglutì lasciandola all'istante e sgranando gli occhi.
«Non provare mai più a mettere in mezzo mia madre, sono stato chiaro?» Bella annuì soltanto tornando con le spalle al muro mentre Jake piano piano si metteva seduto per terra.
«M-mi dispiace.» Bella singhiozzò mantenendo comunque la distanza da quello che non sembrava più il Jake che conosceva.
«So che non hai avuto una vita facile, cioè non lo so, ma posso immaginarlo.» sussurrò «I tuoi comportamenti mi portano a pensare questo.»
«Esatto, non lo sai. Puoi solo immaginare quello che è stato.» sorrise, come se si ricordasse il passato e poi sospirò sfilando dalla tasca dei jeans neri che portava una sigaretta, che lo rilassò all'istante.
«Se chiedi a chiunque dei miei genitori ti direbbero che sono morti, perfino Dean.» espirò e inspirò la nicotina facendo una nuvola di fumo, poi si rigirò la sigaretta fra le mani facendo cadere un po' di cenere che si era formata in fondo per terra.
«Io e mia sorella abbiamo sempre detto così a chiunque, e mia nonna era d'accordo. In realtà, se ne sono andati, ci hanno abbandonato in un cassonetto, io avevo quattro anni e mia sorella era piccolissima, non le avevano dato neanche un nome, quei bastardi. Mia nonna, non è veramente mia nonna, è soltanto una signora che casualmente aveva cenato più tardi del solito e si era ritrovata a gettare l'immondizia al momento giusto, venti minuti più tardi e mia sorella sarebbe morta di freddo.» Bella dischiuse la bocca sedendosi vicino a lui. La sua pelle si era completamente ricoperta di pelle d'oca, era rimasta spiazzata da quella confessione, deglutiva a fatica, era come se ogni sua parte del corpo si fosse congelata a quelle sue parole. «Io ero piccolo, gli riferii solo che eravamo lì da un po' ma che mia madre mi aveva promesso che sarebbe tornata.» si scompiglio i capelli continuando a espirare e ispirare dalla sigaretta che teneva ancora in mano. Raccontare quella storia gli faceva male, davvero male, e non sapeva per quale motivo lo stava facendo, era come se dovesse dimostrarle qualcosa, come se volesse trovare una scusa per il suo comportamento violento, come se volesse essere perdonato da lei.
«E così Anna ci adottò, quale altra donna l'avrebbe fatto? Nessuna. Ma lei lo fece, e in quindici anni non ce l'ha mai rinfacciato!» sorrise al ricordo poi stringendo i pugni. «Tutte le sere per dieci anni stavo almeno due ore davanti all'immondizia sperando che tornassero, inizialmente per tornare con loro, ma poi crescendo ho capito che più passava il tempo più volevo vederli solo per prenderli a pugni!» la sua carnagione era diventata completamente pallida, stava male al solo pensiero che una persona, quasi sconosciuta come Bella, adesso sapesse uno dei suoi più oscuri segreti, la sua debolezza più grande, il motivo per cui era cambiato.
«Jake..»
«Va tutto bene, Bella, dico sul serio, l'ho superato, me ne sono fatto una ragione.»
«Posso..chiederti una cosa?» il moro gettò la sigaretta ormai finita per terra e calpestandola con il piede sinistro annuì.
«Hai detto che quel ragazzo ti doveva dei soldi, a che cosa ti servano? Se posso chiedere..» si alzarono entrambi da terra iniziando ad incamminarsi verso un posto ignoto per entrambi. Jake sospirò. Passarono minuti che sembravano ore, e continuava a guardarsi in torno. Poi finalmente aprì la bocca per parlare.
«Quando ci ha adottati Anna era giovane e aveva un marito, non dico che eravamo ricchi, ma stavamo bene, davvero bene, ci riempivano di regali, da questo deriva la mia macchina e la mia moto, l'anno scorso Brian se n'è andato, Anna ha tirato avanti il più possibile, ma adesso..» Jake si interruppe sospirando. «Sto cercando di fare di tutto per non vendere niente di nostro, Anna non vuole che ci priviamo delle nostre cose per aiutarla, così...»
«Così..?» Jake rimase in silenzio abbassando la testa. «Puoi dirmelo, Jaky, non ti giudicherò per questo.»
«Ho iniziato a spacciare qualcosina, niente di che, solo quando non bastavano i soldi per le bollette! Ci ho provato, Bella, te lo giuro, volevo fare le cose per bene, fare un lavoro normale come una persona qualunque, ma nessuno mi voleva, nessuno voleva uno schizofrenico con problemi di rabbia!» la ragazza vicino a lui si strinse nelle spalle annuendo soltanto. «Solo che adesso mi sono messo nei casino con i fornitori, quel coglione mi aveva chiesto 1000 euro di roba, glie l'ho portata e non mi ha pagato, e adesso sarà tutto un casino, un fottuto casino.» Bella sospirò appoggiando la testa sulla sua spalla, poi gli sorrise.
«Grazie per avermene parlato, si sistemerà tutto, vedrai.» Bella lo guardò negli occhi, non è cattivo, continuava a ripetersi, non è cattivo, il suo passato l'ha reso così.HI GUYS
Non so voi, ma io questo capitolo lo amo, l'ho riletto più volte e al momento è il mio preferito! Fatemi sapere se vi piace.
Abbiamo visto un 'qualcosa' in Jake che fino ad adesso non avevamo mai visto, un po' del suo passato, e trovo davvero stupendo il fatto che si sia confidato non Bella, perché significa che nonostante tutti i suoi secondi fini per una ragione o per un'altra si fida.
Anyway
Obbiettivo: 14 stelline e 15 commenti 🌸🙏🏻
🦄🦄🦄🦄🦄🦄
Buona serata a tutti 💐
STAI LEGGENDO
Just a toy (#Wattys2017)
Romance#WATTYS2017 L'ha derisa, distrutta, calpestata, ferita, usata, e l'aveva avvertita. "Ti spezzerò il cuore" le disse, volle mettere subito le cose in chiaro, ma nonostante questo lei rimase, lo fece per lui, perché per lei tutti dovevano avere una p...