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La mattina seguente i due sembravano estranei nel vero senso della parola. Fu la prima volta che Bella vide Jake annaspare senza sapere cosa dire. Una sensazione diversa dal normale. Era abituata alle sue battute, ai suoi discorsi senza senso, anche al suo solo sorriso mezzo pervertito mattiniero, non a un silenzio imbarazzante e a lui che neanche l'aveva guardata negli occhi. Quello che credeva Bella era totalmente diverso da quello che Jake stava provando in quel momento. La sua non si poteva definire paura, perché non era mai spaventato, questo implicava provare emozioni e lui non ne aveva, faceva solo finta di averle, era seccato, ecco la parola giusta, era seccato perché voleva vincere il gioco, e adesso Lauren gli aveva complicato le cose. Bella doveva fidarsi al 101% di lui, e adesso sentiva che era terrorizzata da lui, Jake lo poteva vedere dalle sue spalle erette e dal suo continuo fissare da qualsiasi lato dell'aula tranne che dal suo.
Quando la professoressa di latino entrò con quel suo sorriso snervante Jake iniziò a girare la testa contro la finestra, pensando a qualche strano modo per rimediare alla bocca troppo lunga di Lauren. Metà della storia neanche era vera, e questo lo faceva incazzare ancora di più.  Non che gli importasse, ma sembrava che la gente si divertisse a buttare merda contro la sua vita inventandosi di tutto e di più per terrorizzare le persona, e sinceramente non ne capiva il motivo.
«Sei ancora arrabbiata?» Bella non capiva se gli stava davvero rivolgendo la parola o se il costante pensiero fisso su di lui l'aveva portata ad immaginarsi quella domanda. Molto lentamente si girò verso di lui e cercò di cambiare il suo viso da angioletto indifeso corrugando le sopracciglia e serrando le labbra. Voleva fare la dura, ma quel suo atteggiamento non fece altro che far ridacchiare Jake trasformando l'umore di Bella da spaventato ad arrabbiato.
«Non sei proprio nella posizione di prendermi in giro, Cooper!» lo schernì lei con sua grande sorpresa. Era soddisfatta di come l'aveva zittito così facilmente, e non si stupì quando lui la prese per un polso costringendola ad avvicinarla di più a lui.
«Hai paura di me?» soffiò nel suo collo. Quello era il suo punto debole, e lui l'aveva capito troppo facilmente. Un brivido l'attraversò dalla testa ai piedi e deglutì scuotendo la testa. «Allora perché stai tremando?» Bella non rispose e lui ghignò inumidendosi le labbra.
«Te l'ho mai detto che amo l'effetto che ho su di te?» sussurrò continuando ad avvicinarsi di più al suo orecchio. Gli sfiorò il fianco da sotto la felpa che aveva indossato la mattina, mentre Bella era incapace di muoversi. Jake fu soddisfatto quando gli lasciò il polso e lei non si divincolò, al contrario si morse il labbro stringendo le labbra quando la sua mano dentro la sua felpa si alzò fino a raggiungere il fondo del suo reggiseno. «Mmh, pizzo, lo adoro.» disse. Bella strinse le gambe sotto il suo sguardo mentre il ghigno sulla faccia di Jake non cessò nemmeno per un secondo. Se solo non fossero stati in classe, se solo non ci fossero state tutte quelle persone, pensarono entrambi scambiandosi strani sguardi. Solo quando Lauren si voltò Bella sfilò la mano di Jake da sotto la sua maglietta, e lo fece talmente velocemente da non far accorgere la mora di niente.
Il respiro della rossa era irregolare, e Jake ne fu talmente soddisfatto, ancora di più quando si sentì lo sguardo di Matthew addosso. Era una dimostrazione, la dimostrazione che avrebbe dovuto cercarsi un'altra ragazza, perché Bella era sua, dalla prima volta che l'aveva vista a quella festa e l'aveva scambiata per Maggie.

«Che cosa pensavi di fare prima in classe?» sembrava che la calma che aveva avuto in quelle due ore di lezione l'avessero abbandonata con il suono della campanella della ricreazione. Come ogni giorno ogni studente abbandonava velocemente l'aula, e adesso Bella e Jake erano da soli. «Non puoi uscirtene con delle stupide frasi monotone e montate e toccarmi così!»
Jake era perfettamente seduto sopra il suo tavolo, e guardava fuori dalla finestra continuando a sorridere.
«Smettila di fissare la finestra e ascoltami!» continuò lei passandosi una mano fra i capelli. Quello che faceva era sbagliato, nei confronti di Lauren e nei suoi. Sapeva che doveva stargli lontana, sapeva che era davvero pericoloso, ma non ci riusciva, quel pericolo l'attraeva, e non ci poteva fare niente se non fingere che l'aveva fatto contro la sua volontà.
«Ti sto ascoltando, Thorne.» disse. «So solo che se ti guardo negli occhi non riuscirei a fermarmi.» Bella corrugò la fronte e Jake scese velocemente dal tavolo prendendola per i fianchi. Sentì immediatamente la pelle della ragazza davanti a lui accaldarsi, e vide le sue guance farsi secondo dopo secondo sempre più rosse.
«Fermarti dal..fare cosa?» sapeva benissimo che cosa intendeva, solo che una strana parte di lei voleva che lo dicesse, voleva sentirselo dire in quel suo modo sexy e provocante con cui diceva la maggior parte delle cose.
«Dal baciarti.» erano vicini, tanto vicini, entrambi desiderosi l'uno dell'altro, chi per una ragione e chi per un'altra.
«Non puoi farlo.» disse lei immediatamente, senza divincolarsi. Quella fu la conferma per Jake che anche lei lo voleva tanto quanto lui.
«Se c'è una cosa che sai, piccola e innocente Bella, è che io posso fare qualsiasi cosa.» fece unire le loro bocche in un bacio casto, voleva vedere prima la sua reazione, non l'avrebbe mai fatto senza il suo consenso, lei doveva fidarsi di lui, non odiarlo per averla costrinta a fare una cosa che non voleva. Quando la vide chiudere gli occhi e rilassarsi al suo tocco sorrise lievemente approfondendo il bacio. Solo dopo qualche minuto si ricordò del reggiseno di pizzo che aveva toccato prima. Ripetendo lo stesso movimento di qualche ora fa gli toccò i fianchi sotto la maglietta con una mano, mentre l'altra stava sopra il suo sedere stringendolo di tanto in tanto. Gli palpò il seno con una mano facendo gemere la ragazza. Quando Bella sciolse il bacio e appoggiò la testa sull'incavo del collo del ragazzo si inebriò del suo profumo per la seconda volta da quando l'aveva conosciuto. Era troppo anche per una persona come lei, il suo autocontrollo non resisteva al suo profumo, ne alla sua bellezza, e come tutte le ragazze, anche le più pure e ingenue come lei, era attratta dal periodo. Tutto d'un tratto le mani di Jake scivolarono via dal suo corpo e si staccò completamente da lei facendo qualche passo indietro. Poi la porta si asprì e Bella spalancò gli occhi quando vide la professoressa entrare con una brioche in mano.
«Ragazzi, quante volte vi devo dire che non si sale sopra i banchi? Ma a casa vostra salite sopra il tavolo di cucina?» sbuffò prendendo il borsellino dalla sua borsa e uscì nuovamente.
«Come sapevi che sarebbe entrata?» gli domandò Bella una volta essersi assicurata che la professoressa con qualche kg di troppo si fosse allontanata dalla stanza.
«Ha praticamente urlato prima di entrare 'prendo i soldi in classe e ti raggiungo subito' ho semplicemente fatto due più due.» Bella fece spallucce.
«Io non ho sentito nulla.» disse poi.
«Forse perché eri troppo presa dalle mie mani che ti toccavano, non ci sei abituata è normale.» si avvicinò di nuovo a lei ma si allontanò.
«Beh, beato te che ci sei abituato invece.» disse storcendo le labbra.
«Dai, non intendevo quello!» disse mentre lei gli voltò le spalle. La prese per un polso costringendola a farla girare per guardarlo negli occhi. Quando vide quelle pozze verdi leggermente spende dischiuse le labbra reprimendo il sorriso che prima gli si era creato. Ci era davvero rimasta male, e Jake se ne accorse subito.
«Bella, era solo una battuta!» gli disse lui leggermente confuso lasciandole il polso finalmente libero.
«Lo so.»
«E allora perché stai così?» Bella scosse la testa fingendo un sorriso.
«Sto bene.»
«Hai gli occhi lucidi.» lei deglutì abbassando la testa.
«È solo che.. non prendermi in giro, Jake. Ti prego.» lui corrugò nuovamente le sopracciglia anche se aveva capito perfettamente quello che aveva detto. In realtà, per qualche strana ragione, era come se con uno sguardo si capissero, entrambi.
«Ancora non mi conosci, e io non conosco te, non credo nell'amore a prima vista, come non credo nella brava ragazza che può cambiare il cattivo ragazzo, perciò dimmi cosa vuoi da me e facciamola finita.»
«Non voglio niente, Bella.»
«Stai giocando con me?» Jake le sorrise avvicinandosi di più a lei prima di chiuderla in un abbraccio.
«Non sto facendo niente, ti ho solo baciata, ti ho dato quello che ti immaginavi la notte prima di addormentarti.» lei chiuse gli occhi al suo tocco. «So che per te era importante.»
«Solo per me?» Jake guardò quegli occhi tristi e speranzosi, gridavano sincerità e non se la sentì di mentre, avrebbe potuto dirgli qualsiasi cosa, perfino "no, è stata la cosa più bella che abbia mai provato con una persona" ma non era assolutamente così. Decise di dire una parte di verità, perché alla fine lei non centrava davvero niente con la sua rabbia e con la sua vendetta, era soltanto una povera ragazza arrivata nel momento sbagliato, nel profondo sapeva che era una brava persona, e se anche quello che le avrebbe fatto alla fine l'avrebbe cambiata del tutto voleva essere sincero con lei per la prima e l'ultima volta.
«È stato solo un bacio, uno dei tanti baci che ho dato in vita mia.» Bella annuì soltanto sciogliendo l'abbraccio nell'immediato.
Il ragazzo voleva aggiungere qualcosa per addolcire la situazione ma fu interrotto dal suono della campanella. Maledetta campanella che rovinava sempre qualsiasi cosa.
«Beh, se non deve significare niente per te..puoi benissimo accompagnare a casa qualcun'altra, invitare a cena qualcun'altra e pagare il gelato a qualcun'altra, e lasciarmi in pace, perché per me qualsiasi gesto che fai significa sempre qualcosa!»
«Forse dovresti smetterla di farti costantemente filmini mentali.» disse lui sedendosi nuovamente al suo posto sbuffando.
Dean fu il primo ad entrare in classe e sorrise a Bella avvicinandosi.
«Jake, basta così. Adesso smettila.» Bella non aveva ancora avuto occasione di parlare con Dean, ma sembrava davvero un ragazzo apposto, e non si spiegava come un ragazzo così gentile ed educato potesse essere amico di uno stronzo come Jake Cooper.

FARFALLA
Ciao meraviglie! Scusate l'assenza, ma ero in vacanza e nonostante avessi il capitolo pronto da chissà quanto tempo non ho trovato neanche una volta la connessione Wi-Fi e non potevo consumare dati..perciò ho postato adesso.
Non siamo arrivati all'obiettivo!!😭😭
Vabbè, sarà per un'altra volta.

Non vi sta piacendo la storia?? Ditemi se ci sono cose che non vi piacciono che cerco di cambiarle al meglio, watt pad serve pure a questo!!!

Ho già altri due capitoli pronti, quindi arriviamo velocemente all'obiettivo così avrete subito il continuo che sarà molto intrigante, soprattutto scopriremo altre cose su Lauren e Jake..intanto vi lascio sotto un anticipazione così da invogliarvi nel lasciare una stellina e un commento che ripeto sono super importanti per me sia come gratifica del lavoro che sto facendo ma anche come aiuto a cambiare e migliorare.
Anyway
Continuo a 14 stelline e 14 commenti❣️
Un grandissimo bacio!!!❤️❤️

Anticipazione:
«Tu sei solo una pazza che crede di sapere ma in realtà non sa un cazzo. Io non sto solo giocando, io sto vincendo, e puoi avvertire anche il papa, ma Bella non ti crederà mai, è troppo presa dal fascino del Bad boy, e ogni volta che tu le vieti di vedermi o di parlarmi mi faciliti di più il gioco, perché lei è così presa di stare con qualcuno di proibito che in un modo o nell'altro non fa altro che cercarmi, costantemente. Non può starmi lontana, come non potevi tu

Just a toy  (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora