Capitolo 5

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Eccomi qua, davanti al grande portone riccamente decorato che cambierà per sempre la mia vita, con Charlotte a destra e mio padre a sinistra.

Charlotte indossa un abito viola pieno di pietre preziose, sia sul corpetto che sulla gonna, i capelli rossi sono legati con uno chignon e impreziositi da piccoli diamanti, e sul volto ha una maschera fucsia, mio padre indossa uno smoking nero e una maschera del medesimo colore.

Io sono al centro, come da copione, con il mio bellissimo vestito rosso, uno chignon che lega i miei indomabili ricci color mogano, un trucco leggero e una maschera dorata che contorna i miei occhi verdi e tanta, tanta paura di quello che troverò oltre questa porta.

-Sei pronta mia cara? - dice mio padre.

Annuisco. Non riesco a parlare. Ho le mani sudate, ma per fortuna i lunghi guanti dorati che indosso lo nascondono.

Mio padre bussa una volta e qualcuno ci apre.

Entro nel grande salone illuminato a giorno dagli enormi lampadari di cristallo che pendono dal soffitto e resto stupita dalla bellezza di questo posto.

Le pareti sono dorate, in fondo alla sala ci sono lunghi tavoli pieni di pietanze. Da ogni dove brulicano persone che chiacchierano rumorosamente. Tutti indossano abiti colorati e maschere bellissime.

Ma anche con le maschere, riesco a vedere i loro sguardi.

Alcuni ci guardano incuriositi, altri con disprezzo.

Io sono sempre più nervosa.

Mio padre e Charlotte sembrano non far caso alle occhiatacce che ci rivolgono alcuni invitati. L'emozione che fra poco incontrerò Isaac, a quanto pare, sovrasta il resto.

Sono forse più emozionati di me.

Cavolo, non vedo l'ora che questa stupida serata finisca.

-Lord Montrose sarà qui a momenti. Vedrai Julie, suo figlio ti piacerà, ne sono sicuro.

Io sorrido, poco convinta, e spero che quello che dice mio padre sia vero.

-Oh, eccovi qua - fa una voce alle nostre spalle.

Mi volto e mi trovo davanti due splendidi occhi azzurri. Non posso vedere bene la sua faccia per via della maschera nera che indossa, ma riesco comunque a capire che è un bel ragazzo. Ha i capelli castani lunghi, ben sistemati, legati dietro con un codino e indossa uno smoking nero con una cravatta azzurra e un fazzoletto dello stesso colore nella tasca posteriore che risalta i suoi occhi.

Sposto lo sguardo e noto che non è solo. Accanto a lui c'è un uomo in frac, probabilmente il padre, con capelli biondi e occhi azzurri, più basso e più robusto di Isaac, ma non troppo, e una donna, che sta a braccetto con lui, sicuramente la madre, con capelli biondi e occhi verdi e un abito verde smeraldo con il corpetto a cuore pieno di brillantini.

-Carlos, quale onore finalmente. Mi sei mancato amico mio - dice mio padre e abbraccia il tizio a fianco al mio promesso sposo.

Non riesco nemmeno a guardarlo talmente è l'imbarazzo.

-Lia, sei sempre splendida... Isaac è un piacere rivederti - continua mio padre, baciando la mano della donna accanto a Carlos, che arrossisce, e stringendo quella del figlio -È finalmente giunto il momento di presentare i nostri due ragazzi. Isaac, questa è mia figlia Juliette - io faccio una riverenza, con lo sguardo fisso per terra.

Di solito non sono timida. Cosa cavolo mi sta succedendo?

-Juilette, questo è Isaac Montrose, tuo futuro marito.

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