Capitolo 16

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Non posso credere di essere davvero qui. Mi ero ripromesso di non metterci mai più piede, e invece, rieccomi in questo dannato posto...

Stesso bar, stessa ora.

Ma lui non c'è.

Cavolo ma cosa sto facendo?

Basta, me ne vado.

Mi alzo il più in fretta possibile dal tavolo del bar ed esco quasi correndo.

Meglio che ritorno in hotel. Forse Julie si è svegliata e possiamo andare a cenare sotto la bellissima ruota panoramica che c'è al parco. Lì ci sono tanti bei ristoranti in cui si mangia benissimo.

Arrivato in hotel trovo Julie ancora a letto, ma sveglia con il cellulare in mano.

Questa mattina abbiamo fatto un giro nelle vie di Londra, abbiamo fatto un po' di compere e un sacco di foto. Quando siamo arrivati in hotel per posare tutto, Julie era talmente stanca che si è addormenta.

-Eii - mi saluta sorridendo -Dove sei stato?

-In giro. È da tanto che sei sveglia?

-No, qualche minuto. Stavo riguardando le foto che ho scattato questa mattina. Ce ne sono alcune davvero belle. Guarda questa.

Mi siedo accanto a lei sul letto e guardo la foto che ci siamo fatti vicino ad una fontana. Siamo venuti bene entrambi, sembriamo già una coppia.

-Le dobbiamo fare sviluppare. Magari poi compriamo un album e le mettiamo lì.

-Sii. Il nostro primo viaggio insieme - dice esultante.

Amo vederla così.

-Che ne dici di andare a mangiare qualcosa?

-Dammi un minuto e sono pronta.

Si alza dal letto, prende un paio di jeans e una maglietta e si va a cambiare in bagno.

Prima di questa vacanza non l'avevo mai vista con i jeans e con la coda di cavallo e devo dire che la preferisco così. Sembra più a suo agio.

Quando esce le sorrido.

-Ti ho già detto quanto sei carina vestita così?

-Grazie. Vorrei vestirmi così anche a casa, ma non me lo permettono - dice sbuffando.

-Sei la futura Regina. Puoi fare quello che vuoi.

-Magari. Be sopporterò gli abiti fino al matrimonio, dopodiché jeans forever.

-Be la tua determinazione è ammirevole.

-Lo so - dice atteggiandosi e io scoppio a ridere.

-Dai vieni.

Camminiamo mano nella mano per le vie di Londra fino alla nostra destinazione.

Appena arriviamo sotto una delle grandi attrazioni di questo posto, guardo Juliette e la sua espressione meravigliata. Si guarda intorno con gli occhi a cuoricino e le labbra socchiuse. È bellissima. Troppo bella per stare con uno come me.

Le voglio un mondo di bene, è entrata nel mio cuore e non so cosa farei senza di lei. Anche se la conosco da poco tempo, è come se la conoscessi da una vita. Mi fa ridere, mi fa emozionare, mi fa essere grato del solo fatto che mi rivolga il suo tempo, anche se so che non ha scelta. Eppure, penso che anche se non fossimo costretti a stare insieme, noi due ci saremmo incontrati lo stesso. Non ho mai provato niente del genere per nessun'altra, eppure sento che manca qualcosa. Non è scattata quella scintilla che mi fa pensare a lei come la mia ragazza. Ci ho sperato, e ci spero tutt'ora. Ma mi sto rassegnando al fatto che forse non scatterà mai.

One Love, One LieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora