Capitolo 25

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Un leggero bussare mi riscuote dal mio sonno pieno di incubi. Corpi mutilati, uomini senza volto che cercano di uccidermi, bambini che mi sorridono dentro delle bare...

Mi alzo dal letto e vado ad aprire la porta.

-Buongiorno. Le ho portato quello che ha chiesto - annuncia Kieran.

-Dai entra - mi faccio da parte e lascio che varchi la soglia della mia stanza.

Mi porge la scatoletta con il test e fa per andarsene, ma lo blocco prendergli il polso.

-Ti prego, puoi restare fino a quando non saprò il risultato. Non so se riesco ad affrontarlo da sola.

-Certamente.

-Grazie. Siediti, io arrivo subito.

Corro in bagno, faccio il test e ritorno in camera aspettando il risultato.

Kieran è ancora davanti alla porta.

-Perchè non ti siedi?

-Non posso signorina...

-Ti prego, Julie.

-Julie. Mi scusi è che per me è difficile non comportarmi come un cameriere dovrebbe. Lei mi tratta come un ragazzo suo pari e questa cosa mi turba.

-Non voglio turbarti. Voglio solo che ti senti a tuo agio.

-Non è facile quando hai addosso questa divisa - dice indicandosi la tenuta bianca che indossa.

-Io guardo oltre. Vedo in quella divisa semplicemente un paio di pantaloni e una maglietta biancha e tu sei solo un ragazzo. Non dovresti aver vissuto quello che hai vissuto.

-Purtroppo non sempre la vita dà quel che merita a chi lo merita.

-Io penso che prima o poi tutti avremo quel che meritiamo. Non lasciare che il passato influenzi il tuo futuro. Sei giovane, hai un sacco di opportunità di diventare una Grande Persona e io ti auguro davvero il meglio.

-È molto gentile... Ma la prego, non parliamo più di me. Piuttosto, com'è il test?

Abbasso lo sguardo sul bastoncino col cuore in gola. Chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo e li riapro. Ed è come ricevere una pugnalata in pieno petto. Positivo. Positivo un cavolo.

Butto il bastoncino dall'altra parte della stanza e mi prendo la testa fra le mani. Perché? Perché adesso?

-È incinta?

Annuisco, incapace di fare altro.

-Sarà un'ottima madre, ne sono sicuro. Anche se non sarà facile, lei ce la farà.

Lo guardo con le lacrime agli occhi e annuisco di nuovo.

-Non pianga - dice avvicinandosi -Andrà tutto bene, vedrà.

-Non ci riesco senza Isaac. Il nostro bambino crescerà senza suo padre. Io... Io... Non so cosa fare. Non sono pronta.

Kieran si siede sul letto accanto a me e mi stupisce mettendomi un braccio sulle spalle, mentre io continuo a piangere.

-So che le sembra assurdo e impossibile in questo momento, ma anche se suo figlio nascerà senza un padre, avrà una donna bellissima, piena di talento, gentile, premurosa e chi più ne ha più ne metta, come madre. Sarà fortunato ad avere un genitore come lei. Tutti lo sarebbero.

Piango ancora di più.

-Grazie. Per tutto.

-Posso... Posso fare altro?

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