Un leggero bussare mi riscuote dal mio sonno pieno di incubi. Corpi mutilati, uomini senza volto che cercano di uccidermi, bambini che mi sorridono dentro delle bare...
Mi alzo dal letto e vado ad aprire la porta.
-Buongiorno. Le ho portato quello che ha chiesto - annuncia Kieran.
-Dai entra - mi faccio da parte e lascio che varchi la soglia della mia stanza.
Mi porge la scatoletta con il test e fa per andarsene, ma lo blocco prendergli il polso.
-Ti prego, puoi restare fino a quando non saprò il risultato. Non so se riesco ad affrontarlo da sola.
-Certamente.
-Grazie. Siediti, io arrivo subito.
Corro in bagno, faccio il test e ritorno in camera aspettando il risultato.
Kieran è ancora davanti alla porta.
-Perchè non ti siedi?
-Non posso signorina...
-Ti prego, Julie.
-Julie. Mi scusi è che per me è difficile non comportarmi come un cameriere dovrebbe. Lei mi tratta come un ragazzo suo pari e questa cosa mi turba.
-Non voglio turbarti. Voglio solo che ti senti a tuo agio.
-Non è facile quando hai addosso questa divisa - dice indicandosi la tenuta bianca che indossa.
-Io guardo oltre. Vedo in quella divisa semplicemente un paio di pantaloni e una maglietta biancha e tu sei solo un ragazzo. Non dovresti aver vissuto quello che hai vissuto.
-Purtroppo non sempre la vita dà quel che merita a chi lo merita.
-Io penso che prima o poi tutti avremo quel che meritiamo. Non lasciare che il passato influenzi il tuo futuro. Sei giovane, hai un sacco di opportunità di diventare una Grande Persona e io ti auguro davvero il meglio.
-È molto gentile... Ma la prego, non parliamo più di me. Piuttosto, com'è il test?
Abbasso lo sguardo sul bastoncino col cuore in gola. Chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo e li riapro. Ed è come ricevere una pugnalata in pieno petto. Positivo. Positivo un cavolo.
Butto il bastoncino dall'altra parte della stanza e mi prendo la testa fra le mani. Perché? Perché adesso?
-È incinta?
Annuisco, incapace di fare altro.
-Sarà un'ottima madre, ne sono sicuro. Anche se non sarà facile, lei ce la farà.
Lo guardo con le lacrime agli occhi e annuisco di nuovo.
-Non pianga - dice avvicinandosi -Andrà tutto bene, vedrà.
-Non ci riesco senza Isaac. Il nostro bambino crescerà senza suo padre. Io... Io... Non so cosa fare. Non sono pronta.
Kieran si siede sul letto accanto a me e mi stupisce mettendomi un braccio sulle spalle, mentre io continuo a piangere.
-So che le sembra assurdo e impossibile in questo momento, ma anche se suo figlio nascerà senza un padre, avrà una donna bellissima, piena di talento, gentile, premurosa e chi più ne ha più ne metta, come madre. Sarà fortunato ad avere un genitore come lei. Tutti lo sarebbero.
Piango ancora di più.
-Grazie. Per tutto.
-Posso... Posso fare altro?
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One Love, One Lie
RomanceJuliette è una ragazza normale. Ama l'arte, la lettura, la scrittura... Ma non è così scontata come potrebbe sembrare. È una Principessa e fra poco più di un mese diventerà la Regina di Harepam, un isoletta del Mar Mediterraneo, vicina alla Sicilia...