Capitolo 22

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Mi sveglio nel mio letto. Qualcuno deve avermi portato quassù mentre dormivo. Non volevo perdermi il racconto di Isaac, ma la stanchezza ha avuto il sopravvento.

Scivolo fuori dal letto e vado a farmi una doccia. Indosso un vestito lilla lungo e fisso le ciocche dei capelli davanti con una spilla decorata.

Mi manca non poter più andare in giro con pantaloni e t-shirt, ma sono una Principessa e devo agghindarmi come tale. Ho avuto i miei momenti di libertà, adesso si torna alla normalità.

Apro la porta e mi avvio verso la sala da pranzo Reale. Ho una fame da lupi.

Quando arrivo non c'è nessuno, ma un urlo straziante mi fa voltare di scatto. Penso arrivi dalla parte est, ma cosa sarà mai potuto accadere?

Inizio a incamminarmi verso la fonte delle urla che si fanno mano a mano più vicine e orribili, e mi metto a correre.

Uno strano senso di oppressione inizia ad insinuarsi dentro il mio petto e la preoccupazione cresce a dismisura a ogni passo.

-Noo. Noo. Isaac ti prego svegliatii - sento singhiozzare poco più avanti.

Mi avvicino tremante verso una porta semiaperta e la scena che mi trovo davanti mi fa accapponare la pelle.

Isaac è disteso, bianco e immobile sul suo letto. Sua madre è inginocchiata accanto a lui e piange disperatamente.
Zach vicino alla finestra, guarda il fratello con gli occhi rossi e una mano davanti alla bocca.

Cammino verso il letto di Isaac e gli prendo una mano. Trattengo il respiro, aspetto un segnale, un debole battito, un lieve movimento, ma non arriva niente. È... Non può essere...

Lacrime calde bagnano il mio viso e mi accascio a terra prendendomi il volto fra le mani. Tutto attorno a me sparisce. Le urla di Lia, i singhiozzi silenziosi di Zach, la stanza di Isaac... Rimane solo un immenso buio che mi circonda e minaccia di farmi sprofondare in un mondo senza più colori, solo nero, fin quando non sarò anche io parte di quell'oscurità che s'è portata via tutto quello che conoscevo e amavo.

Due braccia mi stringono, le sento appena, ma riesco a tornare in superficie. Il mondo ritorna a colori, ma è tutto appannato. Non riesco a distogliere lo sguardo dal mio fidanzato, l'unica cosa distinta che riesco a vedere. Il ragazzo che in così poco tempo era diventato una costante, un punto di riferimento, un confidente... Il mio amore...

Fino a ieri stava bene, cosa può essergli accaduto.

-Shh... Vieni. Non guardare, non guardare... - la voce di Zach entra prepotente nella mia testa e il silenzio ovattato che mi aveva tappato le orecchie fino a poco fa, si spezza violentemente. La testa inizia a girarmi. Sembra quasi che stia per scoppiare da un momento all'altro e quando Zach mi fa alzare da terra, perdo l'equilibrio e cado fra le sue braccia. Non riesco a stare in piedi, non respiro bene, non vedo bene. Tutto senza Isaac mi riesce difficile. Un mondo senza più Isaac mi risulta impensabile...

Prima che possa rendermene conto mi ritrovo di nuovo a letto e questa volta lascio che il buio mi assorba completamente.

****

Apro gli occhi di malavoglia, ma noto qualcosa di strano. Sono in un letto, ma non nel mio. Mi guardo intorno disorientata e capisco. Sono nella stanza di Zach. Ma che ci faccio qui?

Un'ondata di immagini mi colpisce la testa con una violenza inaudita. La sala da pranzo vuota, le urla della madre di Isaac, Zach con gli occhi rossi, Isaac nel suo letto, Isaac morto...

Senza riuscire a fermarle, lacrime calde e salate inondano i miei occhi. Mi tiro le ginocchia al petto e ricomincio a piangere.

Stava andando tutto così bene... Perché doveva capitare una cosa del genere?

Sento bussare alla porta, ma non riesco a parlare. L'unica cosa che riesco a fare e piangere più forte.

La porta si apre e Zach si fionda accanto a me abbracciandomi.

-Cosa gli è successo? - domando fra le lacrime.

-Ha avuto un infarto questa notte, mentre dormiva. Il suo cuore ha smesso di battere e non si è più ripreso.

-Dimmi... che non è... vero - sussurro fra i singhiozzi.

-Vorrei tanto. Vorrei tanto dirti che non è vero, Jul...

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