Capitolo 28

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Da cinque notti dormo a letto con Zach. Ho paura che questo faccia di me una brutta persona. Ci siamo solo baciati, ma, anche se il mio cuore impazzisce ad ogni contatto con lui, tutto questo continua a sembrarmi sbagliato. Cosa penserebbe Isaac se sapesse che sto con suo fratello?

Da un po' di giorni, ho anche un pensiero che mi assilla la mente. Amavo davvero Isaac? Di certo gli volevo un gran bene, è stato il mio primo ragazzo, il primo con cui ho fatto l'amore, il primo che mi ha fatto provare forti emozioni, ma... Lo amavo?

E soprattutto, lui amava me?

Guardo Zach e in lui vedo Amore con la A maiuscola. C'è amore nei suoi occhi quando mi guarda, nelle sue mani quando mi tocca, nelle sue labbra quando pronuncia il mio nome...

Isaac era diverso. Non so dire bene in che modo, ma c'era qualcosa che lo bloccava. Ha fatto e detto molte cose carine per me, ma in lui non c'era quello che mi mostra Zach.

Non me ne ero mai accorta prima di mettermi con lui, ma adesso, la mia mente è in subbuglio. E ogni volta che ci penso mi sento in colpa. Come possono venirmi questi pensieri quando porto in grembo suo figlio?

Non ho ancora detto niente a Zach, ma devo. In questi giorni abbiamo parlato molto, ci siamo conosciuti e scoperti. Il mio rispetto per lui è aumentato, insieme a qualcos'altro.

Sto seriamente pensando di essermi innamorata. Questa volta per davvero. E questa cosa mi fa paura.

Non abbiamo più riparlato di Carlos. Non so cosa voglia fare Zach e ho un gran timore che voglia ucciderlo davvero. E se fosse così, non so se lo fermerei.

Bene e male, giusto e sbagliato... Lottano dentro di me. So che non è giusto desiderare la morte altrui, e io non so se desidero quella di Carlos, ma so che senza di lui, starei decisamente meglio.

-Buongiorno - mi saluta Zach stiracchiandosi accanto a me.

-Buongiorno - ricambio con un sorriso e un bacio dimenticando il resto.

-Mi sveglierei così ogni mattina.

-Se siamo fortunati sarà così - dico accucciandomi a lui.

-Lo spero.

Il bussare alla porta mi mette subito in allarme. Ormai sono sempre tesa. La minima sciocchezza mi mette in ansia...

Chi sarà mai?

-Avanti - risponde Zach.

La porta si apre e il mio cuore si ferma. Chiudo e riapro gli occhi. Non può essere...

La figura comparsa sulla soglia si volta verso il corridoio alle sue spalle e chiude la porta entrando in camera.

Zach si alza e gli si avvicina.

-Ma che cavolo... Chi sei? - dice spintonandolo.

-Non mi riconosci? Sul serio?

-Tu sei morto. Ho visto il tuo cadavere. Ho visto il tuo corpo bruciare. Che razza di scherzo è?

-Nessuno scherzo fratello. Ma pensavo che fossi più intelligente di così. Non ti sei accorto che quel corpo era in realtà un manichino? Fatto molto bene devo dire. Ci sarei cascato anche io, ma in fondo era quello lo scopo. Mi dispiace di non essere potuto venire prima o di non avervi avvertiti, ma era necessario che sembrasse tutto vero. A quanto pare però voi non state soffrendo troppo. Non so se esserne felice o no - dice sorridente ma anche un po' confuso.

Mi alzo dal letto con gambe tremanti.

-Sei davvero tu? - sussurro incredula.

-Si. Sono il vero Isaac. E dobbiamo parlare. Non c'è più molto tempo.

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