13 - '' o me, o lui ''

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Ho paura Jimin, ho troppa paura di scoprire un qualcosa nel mio cuore che sto cercando di tenere nascosta con tutte le mie forze, ma più mi sei vicino e più le mie emozioni vacillano. Giorno dopo giorno il conflitto dentro di me diviene sempre più grande, sono in bilico su un filo estremamente sottile. Sono due cose che difficilmente vanno d'accordo, e questa volta più che mai. Il mio cuore mi sta fortemente spingendo verso di te, ma la mia mente Jimin.. la mia mente mi sta dicendo di scappare, di continuare ad evitarti, perché io e te dannazione siamo parenti, e anche se scoprissimo di amarci non potremmo poi andare molto lontano, e allora perché intraprendere questo viaggio senza via d'uscita, che ci farebbe solo del male?? Ma stasera la mia parte razionale sembra essersi assopita, e le mie emozioni stanno avendo la meglio. Vorrei poterti dire che stavo dormendo, vorrei poter mentire, e fingere che tutto questo non sia mai successo, ma perdonami se voglio essere più egoista di te in questo momento e sapere perché ti stai comportando così dopo tanto tempo, se è vero che mi ami, ma cosa più importante voglio capire quello che provo io. Apro lentamente gli occhi, e sarà il favore del buio, ma Jimin non si è ancora accorto che lo sto osservando. Gli afferro la mano che è ancora sulla mia guancia, e lo sento irrigidirsi sotto il mio tocco

'' Jimin..''

'' Hee.. sei sveglia?''

'' si ''

Minuti di silenzio interminabili trascorrono prima che trovo il coraggio di chiedergli perché, perché tutto questo, perché questo comportamento, perché adesso e non prima. Non ricevo risposta, e l'attesa mi sta lentamente logorando. Continuo a chiamarlo, ma il silenzio regna sovrano tra noi due. Cerco di scuoterlo, ma Jimin ribalta la situazione in un qualcosa di inaspettato. In pochi attimi è sopra di me, mi blocca le mani ai lati della mia testa, e la sua presa è forte, ma non dolorosa, è come se avesse paura di lasciarmi andare. Non riesco a vederlo bene in questa notte fonda che ci circonda, e quel misero spicchio di luna alto nel cielo non mi aiuta, ma posso sentire chiaramente il battito accelerato del suo cuore quando si abbassa verso di me, per far combaciare le nostre fronti

'' Jimin..''

'' Hee..''

E nessun'altra parola, ma solo altri dubbi. Sento le labbra di Jimin sfiorare dolcemente le mie, sono così morbide e dolci. Inizia così una danza lenta, in cui entrambi abbiamo paura di fare un passo falso, e allo stesso tempo tormentata. Non so perché non riesco a dirgli basta, non voglio che si fermi, anche se questo è dannatamente sbagliato, e per fargli capire che voglio di più, pongo le mie mani, finalmente libere dalla sua presa, dietro la sua testa, tra i suoi capelli, per avvicinarlo di più a me, per sentire i suoi sentimenti, e per capire i miei. Jimin non se lo fa ripetere due volte, ma prima di ricominciare a baciarmi si alza, costringendomi a fare lo stesso per puro riflesso incondizionato. Prende il lembo del lenzuolo che mi copre, e me ne libera lanciandolo ai piedi del letto. E adesso non c'è più nulla ad intromettersi tra i nostri corpi. Jimin riduce velocemente la distanza tra noi due, e mi sovrasta. Ponendo le sue mani sui miei fianchi, mi costringe nuovamente a stendermi sul letto. Le nostre fronti coincidono per una seconda volta, le sue dita giocano con l'orlo della mia canottiera nera, e si addentrano al sua interno, accarezzandomi prima la pancia, per poi salire lentamente sul mio seno, che stringe appena. Un piccolo gemito di piacere esce dalle mie labbra, sto per impazzire, e non so se ringraziare qualche entità superiore per aver lasciato il reggiseno per dormire questa notte oppure no. In pochi secondi Jimin elimina l'unico filo d'aria che separa i nostri corpi, e torna a torturarmi le labbra. Le sue mani escono dalla mia canottiera, ed iniziano a tracciare un percorso misterioso, partendo dalle mie clavicole, e scendendo poi per le mie braccia, facendo intrecciare infine le nostre mani. Mi sento così debole sotto il suo tocco, eppure allo stesso tempo mi sento così forte, mi sento protetta, ma se da una parte il mio cuore non ha intenzione di calmarsi, dall' altra sento che la mia mente si sta lentamente risvegliando

'' Jimin.. dovremmo parlare..'' dico tra un bacio e l' altro

'' non sono bravo con le parole''

Ed inizia di nuovo a baciarmi, ma questa volta con più decisione, e tra un morso e l'altro, mi chiede un permesso silenzioso di poter approfondire il bacio. Non riesco a ragionare, non possiamo farlo, è sbagliato, siamo parenti ormai, ma per fortuna o forse per sfortuna, non è necessario che io gli dia una risposta, perché il mio telefono inizia a squillare, e diciamo che avere come suoneria '' Hate '' delle ormai ex 4minute rovina l'atmosfera. Jimin si stacca da me svogliato, lo sento sbuffare, e mi prende il telefono dal comodino. Grazie alla luce dello schermo posso vedere il disgusto e la rabbia sulla sua faccia. Inizia lentamente a torturarsi il labbro inferiore tra i denti per poi sputare fuori con cattiveria

'' perché ti chiama a quest'ora della notte??''

Dal suo tono di voce capisco che sta parlando di Yoongi, cerco di afferrare il telefono ma me lo impedisce bloccandomi le mani sopra la testa

'' scegli Hee, o me o lui ''

'' Jimin se chiama a quest' ora vuol dire che c'è qualche problema! Non mi sveglierebbe mai!''

Urlo troppo forte per quest'ora forse, ma una spiacevole preoccupazione sta crescendo dentro di me. Dalle esperienze ormai ho iniziato a capire che se qualcuno ti chiama nel cuore della notte non è mai un bel segno. E anche se sto deludendo Jimin afferro il telefono e rispondo

'' Yoongi?? Che succede?''

'' Hee??''

'' Jin?! Che ci fai con il telefono di Yoongi?''

'' ti andrebbe di affacciarti un attimo?''

'' che cosa?''

'' siamo sotto casa tua, Yoongi è voluto venire qui perché ti voleva vedere, inutile dirti che si è ubriacato al bar stasera''

Mi alzo dal letto con facilità perché Jimin si è spostato da sopra di me non appena ho risposto al telefono, e mi affaccio alla finestra, per vedere una scena inquietante e divertente allo stesso tempo. Nel vialetto di casa Yoongi continua a mandare baci e ad abbracciare Jin, che sta cercando di divincolarsi, e ci riesce non appena indica in alto verso la mia finestra al secondo piano

'' Park Yong Hee! Prenditi le tue responsabilità!''

'' non urlare idiota! Sveglierai tutti nel palazzo, e soprattutto il signor Park'' dico

'' non mi importa! Ti devi prendere le tue responsabilità, non puoi permetterti di shakerare il mio cuore come se fosse un misero drink, e poi non berlo, e lasciarlo lì, sul tavolo, abbandonato''

'' ma che diavolo stai dicendo??''

'' sto dicendo che non puoi prendere il mio cuore, il mio cuore è solo mio, hai capito? Non può essere tuo!''

'' scusa se ti interrompo Romeo, ma non ti andrebbe di tornare a casa a dormire?'' interviene Jin

'' no se lei non si prende le sue responsabilità!''

'' aspettatemi giù!''

Chiudo la finestra e prendo una felpa dall'armadio per andare a risolvere questo problema prima che diventi una catastrofe. Sull' uscio della porta mi giro un ultima volta verso Jimin, che è tornato a letto, completamente coperto

'' Jimin'' sussurro

'' vattene, hai già fatto la tua scelta''

'' Jimin.. ''

'' vai dal tuo fidanzatino, io non ti voglio più vedere''


Stepbrother  (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora