32 - Foto

795 54 63
                                    



Min Yoongi:

Ti aspettavo stamattina, che è successo? Stai bene? Quello ti ha fatto qualcosa? Comunque io adesso devo accompagnare Jin hyung al bar, vuole andare a salutare i ragazzi, penso che resterò per un drink, vieni da me stasera? Ti devo assolutamente parlare, non posso più resistere..                                                                                   17.20


E questo è il messaggio che aspettavo, il via libera per andare a casa di Yoongi, da sola. Dopo ieri sera, dopo la discussione con Jimin, non sono riuscita a prendere sonno e quindi il mio cervello ha iniziato a lavorare. Ho ripensato a tutto quello che è successo in questi due mesi, le bugie, le mezze verità, le discussioni evitate perché è per il mio bene. Ma fanculo! Un irrefrenabile senso di rabbia mi ha contaminata, non riesco ad avere la mente molto lucida, ma so che se non lo faccio adesso, non avrò più occasioni. Sono stanca di essere considerata una ragazzina, che non è in grado di accettare la verità, ma poi quale verità?? Cosa c'è che loro sanno in più di me, che vuol dire che Yoongi è nella mia vita già da un po', e perché loro se lo ricordano ed io no? Beh se si aspettano che rimanga con le mani in mano, ferma ad aspettare che mi diano il consenso per poter ottenere delle informazioni, si sbagliano di grosso. Non mi conoscono poi così bene. Per tutta la notte la mia mente è stata attraversata da un solo pensiero. La stanza adiacente alla camera di Yoongi. È una stanza che non ho mai visto aperta, è sempre stata chiusa, come a voler tenere nascosto qualcosa. Devo entrare lì dentro. Controllo un ultima volta Jimin in camera sua, è riuscito ad addormentarsi da un paio d'ore, dopo aver mangiato una bella zuppa calda e aver preso la medicina, la febbre è scesa di molto. Ieri sera dopo la sua rivelazione ha perso di nuovo i sensi, e quindi sono stata costretta a chiamare i vicini di casa, l'idraulico e suo figlio, per aiutarmi, ed ho lasciato a loro il compito di asciugarlo, di vestirlo e di portarlo al letto. Come promesso non l'ho guardato quando era nudo.

Controllo per l'ultima volta le cose nella borsa, e dopo essermi accertata che c'è tutto, la metto a tracolla e parto, dovrei lasciare un biglietto a Jimin, ma spero di tornare prima che si svegli. Prendo al volo l'autobus, che è pieno, così sono costretta a trascorrere una quarantina di minuti in piedi, schiacciata tra una vecchietta che maledice i giovani d'oggi, ed un ragazzo, che penso non veda una doccia da una settimana. Quando sento nominare la mia fermata mi catapulto fuori, facendo a gomitate per passare. Non appena i miei piedi toccano terra inspiro quanta più aria pulita posso con la bocca, e sembra che il mio cervello ricominci a funzionare, così mi costringo a camminare fino a casa di Yoongi. Saluto il portiere con un inchino veloce, ed una volta davanti la porta prendo la piccola chiave d'argento, che giro e rigiro un paio di volte tra le dita. Quando ieri me l'ha data un incredibile gioia si era impossessata di me, eppure adesso non riesco a provare lo stesso. Se quello che Jimin ha detto è vero, Yoongi mi ha mentito, e soprattutto non prova per me quello che io sto iniziando a provare per lui. La metto nella serratura con freddezza, ed un sonoro click mi dà il benvenuto. Tutte le luci sono spente, sono ancora fuori per fortuna, e da quello che ha detto Yoongi, dovrei avere almeno un altra ora di tempo a disposizione. Mi levo le scarpe, e corro in camera sua, mentre sistemavo il suo bucato qualche giorno fa, ho visto un mazzo di chiavi nel cassetto delle mutande, è lì la chiave che cerco. Il mio cuore accelera nel momento in cui raccolgo il mazzo, e le mie mani, così come le mie ginocchia, iniziano a tremare quando sbaglio ad inserire la prima chiave nella serratura.

Ne prova un altra, niente.

Ancora una. Niente.

Un altra. Nulla, non è la mia giornata

Stepbrother  (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora