25 - 7 minuti in Paradiso

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Ho pensato molto su che cosa fare una volta arrivata a casa, ed ho preso una decisione, anche se il dibattito che provo dentro di me è ancora forte. Se non vado alla festa di Jimin potrei fare la figura della fifona, ed è decisamente l'ultima cosa che voglio far vedere, soprattutto a quella Momo, farei sembrare che mi dà fastidio il loro rapporto, ed anche se è vero, non posso farla vincere con tutta questa facilità. Purtroppo Yoongi non mi può accompagnare perché deve fare il doppio turno al bar, deve coprire il posto mancante di Jin, ma mi auguro che legga almeno il mio ultimo messaggio, in cui gli ho lasciato l'indirizzo della festa, perché mi farebbe piacere se facesse un salto, l'idea di non essere insieme a lui mi fa sentire vulnerabile. Però, visto che da sola non potrei mai trovare il coraggio di varcare quella porta, ho chiesto a Tae di accompagnarmi, e adesso lo sto aspettando, seduta sul divano di Yoongi. Non mi sono acchitata più di tanto, non voglio far vedere niente a nessuno, ho optato per un semplice jeans nero, ed un maglione del medesimo colore, con qualche fantasia floreale sulle maniche, e delle vans nere. Credo che Yoongi stia manipolando inconsapevolmente il mio modo di vestire. Il rumore di un clacson stridulo è il segnale che Tae è arrivato di fronte casa, e dopo essermi controllata un ultima volta allo specchio, e dopo aver aggiustato il mio lucidalabbra con un sonoro schiocco di labbra, esco di casa

'' al volo signorina!'' urla Tae mentre mi lancia il casco

'' hai rubato il motorino di tuo padre signorino??''

'' e altrimenti come volevi andarci? A piedi? E poi gli ho chiesto il permesso, ed ha accettato''

'' tu hai chiesto il permesso a tuo padre all' una di notte??'' lo incalzo

'' ok l'ho preso in prestito senza dirglielo, ma non se ne accorgerà neanche, forza monta in sella, e metti il navigatore, che non ho la minima idea di dove sia questo posto ''

Faccio come dice, e cerco di non ridere per come è conciato. Nonostante continui a sostenere che i suoi abiti siano rigorosamente firmati Gucci, non mi piace assolutamente come li abbina

'' so che stai ridendo per i miei vestiti!''

'' scusa Tae, ma sei inguardabile!'' gli avvolgo la vita con le braccia

'' senti chi parla, sei tutta vestita di nero, stai andando ad un funerale?''

Beh non esattamente, ma il mio stato d'animo è lo stesso, un inspiegabile senso di agitazione e nervosismo si sta impossessando di me, ma evito di dirlo a Tae.


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Dopo aver parcheggiato proprio di fronte a casa di Momo, ci meravigliamo entrambi di quello che ci troviamo davanti. Una villetta immensa, in un quartiere agiato, completamente illuminata da luci che cambiano colore, inondata da una musica che arriva fino alla strada, ed un giardino, dove iniziano a stendersi già i primi ubriaconi

'' sei sicura che la festa iniziasse all' una?? Qui sembra che sia iniziata da un bel po' ''

'' in realtà iniziava alle 22, ma non avevo voglia di presentarmi tra i primi, come se volessi essere qui'' sbuffo

'' bella mossa, così Jimin si starà chiedendo arriverà? Non arriverà? ''

Cerca di imitare la sua voce, ma gli riesce malissimo. Lo lascio fare ed inizio ad incamminarmi verso la porta della villetta a due piani, cercando di evitare qualche ubriaco che sta ballando troppo entusiasta. Suono il campanello, ma non ricevo risposta, così entro. Un odore sgradevole mi invade immediatamente le narici, un mix tossico di alcol e fumo mi fa salire la nausea, e mi pizzica gli occhi. Tae dietro di me mi prende il cappotto, dicendomi che ci penserà lui a posarli da qualche parte. Lo ringrazio ed inizio ad addentrarmi tra la folla, non voglio rimanere come un idiota impalata sulla porta, ma in realtà non so neanche dove andare, più mi giro intorno e più non vedo volti famigliari, tutti sconosciuti, e molti non sono neanche dei compagni di scuola, sembrano decisamente più grandi. Ringrazio di vedere un volto amico che mi viene incontro abbracciandomi, il suo sorriso smagliante vince su tutto

Stepbrother  (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora