21 - Coinquilini

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Jimin pov:

Il viaggio di ritorno è stato un inferno, pieno di pensieri e frustrazioni. Per un ennesima volta è andata con lui, anche se, in realtà, potrei fargliela passare liscia oggi. Ho saputo da Tae che Jin ha avuto un incidente, infatti ho avvisato subito Namjoon hyung, visto che si stanno frequentando. Mi sono finalmente liberato di Momo, di Kookie e di tutti gli altri, e sto aspettando che il semaforo divenga verde per poter scendere alla prossima fermata, perché sono certo che lei sia da lui. Leggo di nuovo l'indirizzo che Namjoon mi ha mandato per messaggio, non voglio sapere perché già lo sappia, e lo metto sul navigatore. Percorro delle piccole stradine, che non vengono raggiunte con facilità dai raggi del sole, e mi trovo di fronte al numero corretto. Entro nel portone aperto, e trovo immediatamente la porta che mi interessa, la prima sulla destra. È un appartamento al piano terra, sul campanello la scritta '' Min, Seokjin''. È quello giusto. Premo con forza il piccolo pulsante bianco, facendo partire un suono assordante e fastidioso. Osservo l'orologio, e più i secondi passano e più mi spazientisco.



Hee pov:

'' sono venuto a prendere mia sorella''


E nel sentire la sua voce il mio cuore si stringe in una morsa, i battiti impazziscono, e il cervello si scioglie. Perché continua a fare le cose più inaspettate? Perché è qui? Perché non è tornato a casa? Ma soprattutto come faceva a sapere che mi avrebbe trovata da lui? Mi avvicino alla porta, ma Yoongi gliela chiude in faccia con poca grazia, per poi dirigersi in cucina. Rimango ferma, titubante sul da farsi. Aprire o non aprire. Sposto il viso a destra e a sinistra freneticamente, come se stessi guardando una partita di tennis, tra Yoongi intento ad aprire il frigo, e Jimin fuori la porta. Opto per aprire, visto che il mio fratellastro si è attaccato di nuovo al campanello, e non vorrei che svegliasse tutto il vicinato. Nel momento in cui lo vedo di fronte a me, con i capelli scompigliati dal vento, con un cappotto nero e jeans dello stesso colore, ammetto a me stessa che è bello come il sole. Mi abbozza un misero '' ciao '' con il capo, ed io ricambio, facendo lo stesso movimento

'' non sei il benvenuto in casa mia Park, quindi levati dai piedi!''

'' non ho la minima intenzione di entrare in casa tua Min, sono venuto solo a prendere mia sorella''

'' come hai fatto a sapere che ero qui??''

Li interrompo, visto che Yoongi si è avvicinato di nuovo alla porta, ed ora mi trovo perfettamente tra due fuochi. Yoongi, che mi tiene la mano sinistra, e Jimin, sull'uscio della porta di ingresso, che mi tiene la mano destra. Non mi risponde, ma mi strattona leggermente per farmi uscire, di tutta risposta Yoongi stringe con più forza la mia mano e mi fa tornare in casa

'' che diavolo state facendo??? Fatela finita! - sbotto lasciando la mano di entrambi - Non sono un giocattolo! ''

Anche se un silenzio improvviso piomba tra di noi, posso percepire benissimo gli sguardi carichi di odio da parte di entrambi, e la tensione che si sta creando, è talmente fine che si potrebbe tagliare con un coltello

'' Jimin senti, non posso tornare, come ben saprai Jin ha fatto un incidente, e Yoongi è a casa da solo.. non ho intenzione di lasciarlo, penso che mi trasferirò qui fintanto che non si risolve la situazione''

Questa mia improvvisa dichiarazione fa spalancare la bocca contemporaneamente sia a Jimin, che a Yoongi. Non ci ho poi pensato più di tanto, la mia bocca ha parlato ancor prima che l'informazione passasse per il cervello, ma la mia coscienza mi sta dicendo che è la cosa giusta da fare. Stanotte io e Yoongi ci siamo stretti le mani, ci siamo fatti capire che ci siamo l'uno per l'altra, ed in questo momento ha bisogno di me. Ho paura che possa tornare sui suoi vecchi passi se rimane da solo, e non lo posso permettere. Giro la testa verso Yoongi, che mi dà il suo assenso con un sorriso, mentre Jimin butta per terra lo zaino che aveva in spalla

'' stai scherzando?? Sei impazzita?''

'' ti prego Jimin non urlare, non ho dormito molto - in realtà per niente - e non voglio che mi venga mal di testa. Dopotutto siamo fidanzati, non penso ci sia nulla di male''

'' nulla di male?! ''

'' no '' rispondo tentennando

'' allora rimango anche io!''

'' che cosa??!! '' chiedo con troppa enfasi

'' non sarai mai il benvenuto dentro questa casa Park'' sentenzia Yoongi

'' se io non sarò il benvenuto non lo sarà neanche mia sorella, visto che dovrai convincere i nostri genitori e non credo che mio padre ti farebbe dormire in una casa, da sola, con un ragazzo che ha incontrato nel suo salotto in mutande - si ferma per strofinarsi il mento - e cosa più importante che ha quasi strozzato. Non trovi sorellina??''

Mi sorride sbeffeggiandomi, e nonostante stia odiando questa sua presunzione, ha perfettamente ragione. Se non voglio lasciare Yoongi da solo devo convincere i nostri genitori a lasciarmi dormire da lui, e la risposta è una sola. Park Jimin.


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Dopo aver scritto su un foglio una serie di cose da comprare al supermercato, ho costretto Yoongi ad andare a fare la spesa, mentre io e Jimin tornavamo a casa per convincere i nostri genitori. Purtroppo aveva ragione lui, e non appena ho nominato la presenza di Yoongi, il signor Park è impazzito, ha iniziato ad urlare parole poche carine nei suoi confronti, ma Jimin è riuscito a calmarlo e a convincerlo, dicendo che ci sarebbe stato lui con me. Adesso stiamo già tornando indietro, dopo aver fatto rifornimento di un po' di vestiti e biancheria. Sul vialetto incontriamo uno Yoongi carico di buste, che fa difficoltà a tenere l'equilibrio. Colpisco il braccio di Jimin, che si gira guardandomi con un sopracciglio sollevato, vuol dire che è perplesso

'' vai'' sussurro

'' te lo scordi''

Lo fulmino con lo sguardo, e dopo aver sbuffato teatralmente, si avvicina a Yoongi per prendergli delle buste dalle mani, anche se con poca grazia. Si è già fatto pomeriggio, e credo sia meglio iniziare a preparare la cena, visto che con le doti culinarie che mi ritrovo potrei fare un casino, ed è meglio avere del vantaggio per sistemare le cose. Riordino le buste, e mentre mi muovo mi sento costantemente osservata. Jimin e Yoongi sono seduti ai due lati opposti del tavolo, con le sedie rivolte verso di me, e continuano a fissarmi. Ma che diavolo di situazione paradossale è poi questa?? Cerco di concentrarmi su quello che faccio, ma è più facile a dirsi che a farsi. Sistemo tutto nel frigo, cercando di prendere il nostro contratto attaccato con delle calamite, senza essere scoperta. Lo stacco di nascosto, tenendo l'anta aperta, per nasconderlo a Jimin, e lo appallottolo in una mano, per poterlo poi tirare nel cestino di fianco a me, e fare canestro

'' che ne dite se facciamo del kimbap e del kimchi?'' chiedo con voce tremante

'' tutto qui??'' mi risponde Jimin

'' ya se tu sai fare di meglio, prego - gli indico la cucina con le mani - invece di rimanere seduto come un principe in attesa di essere servito''

'' fai quello che vuoi, io preferisco rimanere seduto, ho una visuale migliore''

Mi fa l'occhiolino, mentre si addenta il labbro inferiore, ed io arrossisco vistosamente per quello che ha appena detto. Dovrebbe contenersi un po' di più, dopo tutto siamo fratellastri e sta spiattellando le sue fantasie davanti a Yoongi, che in tutta risposta si irrigidisce, stringendo il pugno sul tavolo. Cerco di tornare a prestare attenzione alla cucina, ma la mia mente e soprattutto il mio cuore sono altrove. Sono finita nella tana del lupo, o forse dovrei dire dei lupi. Lavo le verdure, ma non riesco a concentrarmi, e infatti mentre cerco di tagliare il sedano in tanti piccoli quadratini, mi taglio. Lascio cadere il coltello a terra, per tenermi meglio l'indice sanguinante, ma prima che riesca a portarmelo alla bocca, qualcun' altro lo fa al posto mio. Mi afferra la mano, e sento la sua lingua sulla piccola ferita. Il contatto è morbido, caldo e piacevole.





Chi è secondo voi che sta gentilmente aiutando Hee?? *-*

Stepbrother  (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora