18 - Noi

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Jimin pov:

Stare nella stessa tenda con lui mi fa venire da vomitare, il suo odore mi dà fastidio. Mi sento soffocare dai ricordi, dalle colpe, dalla paura, e dalle frustrazioni. Nonostante lo odi, comprendo il suo ripulso verso di me, probabilmente anche io avrei fatto lo stesso dopo tutto quello che è successo, ed è per questo che ho paura di quello che ha intenzione di fare con Hee, così gli dico, sapendo di trovarlo sveglio

'' voi due state veramente insieme?''

'' non ti deve importare Park''

'' mi importa perché lei è mia sorella!''

'' lei è la tua sorellastra, non tua sorella, tu non sai minimamente che significhi avere una sorella!''

'' lei è mia sorella, punto! E dimmi la verità, voi due state insieme o è solo una finzione per te?''

'' posso dirti che quello che hai detto corrisponde solo a mezza verità''

La sua risata, il suo atteggiamento, il suo essere mi infastidiscono. Le mie mani iniziano a tremare, e per evitare di prenderlo a pugni mi libero del sacco a pelo ed esco dalla tenda. Una volta fuori sembro tornare in me, l'aria fresca mi fa tornare la mente lucida. Mi metto le mani nelle tasche dei pantaloni, e mi incammino, non so dove, ho solo voglia di sedermi, vedere un bel panorama, e godermi il momento, senza pensare a nulla, perché altrimenti impazzisco. Ma non so se il destino è dalla nostra parte oppure no, se sia solo fortuna oppure no, ma nel momento in cui svolto dietro l'albero, la vedo. Riconoscerei la sua piccola figura anche a decine di metri di distanza. È acquattata su se stessa, intenta a guardare l'acqua del ruscello. La mia mente mi sta dicendo di fare dietro front, ma il mio corpo si sta già muovendo da solo, e le mie gambe sono partite per andare da lei.

Hee pov:

'' io non ti odio''

Ho paura di girarmi, ho paura di guardarlo negli occhi, e infatti rimaniamo così, in silenzio, io seduta intenta a fissare solo il mio riflesso nell'acqua, e lui, in piedi dietro di me, immobile. Il sole continua la sua scalata verso l'alto, illuminando lentamente la distesa di verde che ci circonda, sconfiggendo la notte. Tutto sembra prendere vita nuovamente. A rompere questa magia pero' è il suono fastidioso di un megafono, che ci avvisa che è ora di alzarci e di iniziare la nostra giornata in questo paradiso. Mi alzo per andarmene, ma Jimin mi ferma, bloccandomi per le spalle, e costringendomi a fronteggiarlo. Il suo viso, appena illuminato dai raggi del sole ancora deboli, è veramente bello, nonostante sia teso e corrucciato

'' puoi ascoltarmi?'' sussurra appena

'' Jimin non abbiamo nulla da dirci''

'' ne sei sicura?? Non credi che sia arrivato il momento di parlare di Noi??''

'' non esiste nessun Noi Jimin, siamo solo dei fratellastri'' e a questa mia stessa frase il mio cuore fa male

'' e credi che dei semplici fratellastri si bacino, si mangino con gli occhi e provino delle emozioni così forti quando si sfiorano appena?''

Si avvicina, eliminando completamente la distanza tra di noi, costringendomi ad indietreggiare, fino a sbattere la schiena contro un albero. Mi prende la mano e la posiziona sul suo cuore, e ne rimango sorpresa. Il suo battito è decisamente troppo accelerato, ma la sensazione che provo sul palmo è piacevole. Il cuore di Jimin sta battendo così forte per me, solo per me, ma cosa ancor più strana il mio cuore sta battendo allo stesso modo per lui, e credo che se ne sia accorto, perché mette la sua mano sul mio petto

'' come riesci ad aspettare ancora?''

Sussurra dolcemente quest'ultima frase, e cerca di avvicinarsi ancora di più, abbassando ed inclinando leggermente la testa di lato, e spostando delicatamente la mia sciarpa con la mano. I nostri nasi sono vicini, le nostre dita si incontrano e si intrecciano, ma le nostre labbra non si toccano

'' Jimin oppaaaaa''

Ed è la voce della sua fidanzata a risvegliarmi da questo stato di trance in cui ero caduta. Scuoto la testa, come per volermi riprendere. Jimin è il mio fratellastro, anzi il mio odioso fratellastro, non posso dimenticarmi di tutto quello che abbiamo passato, di tutte le litigate, e le brutte parole, e soprattutto del fatto che lui è fidanzato

'' non parliamone più'' rispondo con freddezza

Mi stacco bruscamente e me ne torno all'accampamento, lasciando Jimin dietro di me. Al mio arrivo sono già tutti in piedi, chi sta facendo colazione con del riso, i più temerari stanno ancora mangiando la carne avanzata da ieri sera, e chi sta andando a lavarsi nei bagni comuni. Passo per la mia tenda, e dopo essermi cambiata e pettinata, raggiungo Tae, che sta già mangiando, e mi affianco a lui nella lunga tavolata di legno

'' cos'è quel muso lungo??'' mi chiede masticando con la bocca aperta

'' niente, sono solo pensierosa''

'' beh smetti di esserlo e divertiamoci un po', è la nostra ultima gita da liceali''

'' hai ragione!''

E grazie al mio migliore amico mi torna il sorriso, dovrei smetterla di pensare così tanto, una diciottenne dovrebbe divertirsi un po' di più, ed infatti riesco a godermi la mattinata, nonostante abbia visto quei due tenersi per mano e scambiarsi effusioni varie. Mi sono divertita ad organizzare una strategia con il mio gruppo per la caccia al tesoro, organizzata dai professori, di questo pomeriggio.


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Nella mia squadra ci sono sia Tae che Yoongi e altre due ragazze, e ovviamente non riusciamo a concludere molto, perché Yoongi vuole fermarsi ogni due minuti per riposarsi sotto qualsiasi albero all'ombra

'' andate avanti, lo aspetto io''

Invito gli altri a proseguire, e non se lo fanno ripetere due volte, anche Tae, è entrato nella sua modalità competitiva, e infatti ci lasciano da soli in mezzo alla natura

'' stai bene?'' mi chiede alzandosi il cappellino nero da sopra gli occhi

'' si, perché?''

'' sto imparando a conoscerti, ed i tuoi occhi sembrano diversi''

Sorrido alle sue parole, nonostante tutto questo sia una finzione, ci stiamo avvicinando veramente, ci stiamo conoscendo meglio, e stiamo creando un legame, che ancora non so definire. Lo raggiungo sotto l'albero, e mi siedo vicino a lui, alla sua destra

'' sto bene ora, non ti preoccupare''

'' chi io?? Ti stai sbagliando, Min Yoongi non si preoccupa per nessuno, pero' sono curioso di sapere una cosa..''

E come sempre le sue espressioni mi destabilizzano, dalla tranquillità alla serietà in un secondo

'' dimmi''

'' pensi che.. si insomma.. questa finzione.. un giorno.. possa mai diventare.. -''

E non riesce a finire la frase, che il suo telefonino inizia a squillare, rovinando l'atmosfera quasi mistica che ci circondava

'' pronto?!''

Risponde con sgarbo, ma lentamente, più passano i secondi, e più il suo viso cambia, le sue sopracciglia si abbassano, la sua fronte si corruga, la sua bocca si spalanca, incapace di proferire parola, ed inizia a tremare leggermente. Non ho mai visto Yoongi in questo stato, e la cosa mi preoccupa e non poco

'' Yoongi che ti succede??''

'' Jin hyung..'' impallidisce sempre di più

'' Jin cosa??''

'' Jin hyung.. ha fatto un incidente, e adesso... è in ospedale''

Stepbrother  (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora