16 - Campeggio

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'' piacere mi chiamo Momo, e sono la fidanzata di Jimin''


È un ora ormai che sono seduta a tavola, con Jimin davanti a me, e Lei di fianco a lui. Più i minuti passano e più mi sento strana, non riesco a comprendere cosa io stia provando in questo momento, credo di avere una guerra nel cuore, da una parte provo dolore, dall'altra... rabbia. Come può essersi fidanzato quando poco più di ventiquattro ore fa mi stava baciando come se non ci fosse un domani? Come ha potuto dirmi tutte quelle cose, quando aveva un altra ragazza che lo aspettava?? Fortunatamente siamo arrivati al dolce, e la tortura è quasi finita. Per tutto il tempo mi sono dovuta subire la risata isterica di questa ragazza, che fingeva, palesemente a parer mio, di ridere alle battute squallide del signor Park, ho dovuto sopportare di averli davanti ai miei occhi, ho dovuto vedere lei accarezzare il labbro di Jimin per togliergli dei resti di purè dall' angolo della bocca, e come cornice del tutto, ho dovuto sopportare gli squittii di mia madre per l'eccitazione

'' Hee tesoro non hai mangiato niente''

'' mi spiace signor Park, ma non ho molta fame''

'' amore tutto bene con Yoongi?? Perché la prossima volta non inviti anche lui?''

Annuisco a mia madre, e mi congedo da questa situazione insopportabile, alzandomi e facendo un inchino con la testa, scusandomi perché un leggero capogiro non mi sta facendo sentire molto bene, il che in realtà è vero. Ringrazio che la mia camera sia lontana dalla cucina, così posso evitare di sentire la voce stridula di quella ragazza, che non so come abbia fatto a conquistare Jimin. Mi butto sul letto, e cerco di espirare la rabbia al di fuori del mio corpo, percepisco come un macigno sullo stomaco, e non so che cosa devo fare per mandarlo via

Toc Toc

'' chi è?''

'' sono io, posso entrare?''

'' perché chiedi pure il permesso adesso?''

Rido sarcastica, ma questo ovviamente non lo ferma dall' entrare in camera mia. Chiude la porta, e si appoggia con la schiena su essa, mentre io rimango sdraiata ad osservare il soffitto. Nessuno dei due parla, sentiamo solo i nostri sospiri di tanto in tanto

'' non è come sembra'' se ne esce Jimin d'un tratto

''che cosa??''

'' Momo..''

'' non sono questioni che mi riguardano''

'' sei gelosa per caso Hee?''

Non rispondo alla sua domanda, anzi non penso neanche alla risposta, perché ho paura di arrivare a quella conclusione, che non mi piacerà per niente. Continuo allora a fissare il soffitto della mia camera, che deve essere decisamente tinteggiato nuovamente, per non prestare attenzione alle parole che Jimin sta dicendo

'' e comunque potresti almeno ringraziarmi visto che ti ho parato il culo con tua madre! Te ne sei scappata nel cuore della notte, non ti sei presentata a scuola, ed il coglione che ti ha difeso dopo tutto quello che è successo ieri sono io!''

Una rabbia improvvisa mi annebbia la mente a tal punto che mi fa alzare di scatto per andare a fronteggiarlo, non può proprio permettersi di dire delle cose del genere

'' ringraziarti?? Ti dichiari e poi vengo a scoprire che sei fidanzato?''

'' ti ho già detto che non è come sembra! Ecco perché non andiamo d'accordo, tu non ascolti mai, fai sempre di testa tua!''

'' meglio così, che idiota e doppiogiochista!''

'' cosa hai detto??''

I suoi occhi sono carichi di odio e di rabbia, ed i miei non sono da meno. Vorrei poterlo prendere a parolacce, vorrei poter urlare come una matta, vorrei potergli dire come mi sento realmente, ma il mio orgoglio me lo impedisce, ma anche la voce della sua fidanzata, che lo sta chiamando. In un attimo esce dalla mia stanza, sbattendo con forza la porta, e lasciandomi di nuovo nella mia confusione. Mi sento così strana, sento il cuore come chiuso in una morsa, mi sento in gabbia, sto provando un senso di oppressione, e non riesco a trovare un modo per liberarmene. È come se stessi affogando, e non vedo nessuno qui per me, pronto ad aiutarmi. È successo tutto così rapidamente, da Jimin che si è dichiarato, dai miei sentimenti che sembrano essere mutati così facilmente, dal mio rapporto con Yoongi, che è in bilico tra la finzione e la realtà, e adesso ci mancava solo lei. Prendo il telefono per distrarmi un po', e vedo un messaggio di Tae


Tae <3:

Pronta allora per domani?? Noi due stiamo vicini, te lo dico già, non mi importa del tuo '' fidanzato'' 22.00


E come nei film, mi si accende una lampadina all'improvviso nella mente. Finalmente mi ricordo. Domani tutte le classi dell' istituto faranno una gita di tre giorni in campeggio, ed io non ho ancora preparato niente. Afferro tutti i vestiti più comodi che ho, e li butto casualmente in una piccola valigia verde. Sistemato le ultime cose, come biancheria, spazzolino e dentifricio, chiudo tutto e mi butto sul letto, per cercare di trovare sonno, ma tarda ad arrivare.


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Siamo in viaggio ormai da un ora su un pulmino blu, e sono tutti in preda all'eccitazione, sia gli studenti che i professori, che continuano a cantare, fregandosene dell'intonazione. Il posto vicino a me è occupato da Tae, come da suo ordine, che si è addormentato con le cuffiette nelle orecchie. Gliele rubo per potermi allontanare un po' dal caos che si sta creando qui dentro. Lascio vagare la mia mente guardando fuori dal finestrino, e sulle note di '' let's not fall in love '' dei Big Bang mi scappa un triste sorriso, canzone più esatta non poteva capitare. Vengo ammaliata dalla lunga distesa di verde che si presenta, un susseguirsi di alberi piccoli e grandi corrono veloci, il tutto coronato da un cielo azzurro e limpido, macchiato di tanto in tanto da nuvole bianche. Il macigno di ieri sera non se ne è ancora andato, anzi, opprime il mio petto ormai, ed il peso sembra aumentare sempre di più nel momento in cui i miei occhi cadono sul riflesso di Jimin, seduto di qualche posto più avanti del mio, che si sta baciando con la sua fidanzata

'' ehi.. ma stai piangendo?? Hee che piange??''

'' menomale che ti sei svegliato da solo Tae, siamo arrivati''

Non rispondo alla sua domanda, e non so neanche io il perché delle misere lacrime mi stiano uscendo per Park Jimin, ma mi limito soltanto a pulirle con il dorso della mano. Prendo la mia valigia, posta tra le mie gambe, perché non c'era più spazio, e fuggo per prima da questo pulmino, superando tutti, non curandomi di urtare qualcuno, e lasciando indietro anche Tae, ma ho bisogno di aria, ho bisogno di scappare da qui. Per fortuna il pomeriggio siamo carichi di lavoro, a me è toccato aiutare a montare le tende, e devo dire che questo almeno mi ha aiutato a non pensare

'' bene ragazzi, radunatevi tutti in cerchio, forza! - urla il professore - vediamo di decidere le tende. L'ala ovest è dei maschi, e l'ala est delle femmine''

E dopo una lunghissima proclamazione di regole, avvertimenti, probabili punizioni, arriva il momento di scoprire il nostro compagno di tenda. Inizia l'estrazione dei nomi, e situazione peggiore non poteva capitare


'' Park Jimin e Min Yoongi ''


'' Park Yong Hee e Hirai Momo''




Chiedo scusa ad eventuali fan di Momo delle Twice, ma ho scelto lei perché mi piaceva troppo il nome, e visto che il suo ruolo non sarà proprio ''gentile'', vi consiglio di immaginare qualcuno che vi sta altamente antipatico al suo posto.

Alla prossima!

Stepbrother  (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora