Capitolo 7

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Alice

《Sarah, io ho finito di sistemare le mie cose. Dimmi quando sei pronta..》Sorrido, uscendo dalla cabina armadio e stendendomi sul mio morbido letto.

Guardo l'ora sul display del mio cellulare. Caspita, sono le 15:21. Abbiamo passato circa un'oretta buona, qui dentro a sistemare il tutto.

《Ecco.. ho finito anche io. Possiamo scendere.》mi comunica lei, uscendo dalla cabina armadio, come ho fatto io prima.

Annuisco, e insieme ci dirigiamo alla porta, facendo attenzione poi a richiuderla alle nostre spalle. Attraversiamo il corridoio, sempre se così si può chiamare, dato la sua larghezza.
Scendiamo le scale, sentendo le loro voci provenire dal salotto. Non so perché, ma la cosa mi fa irregidire. Christopher vuole parlarvi.
La frase di Nathan riecchieggia nella mia testa, come un interminabile disco.

Cosa vorrà da me e Sarah?
E cosa più importante, perché siamo dovute venire qui?
Troppe domande tormentano i miei pensieri, e fino a quando non riuscirò a dare risposte loro, non riuscirò nemmeno a stare tranquilla.

Una volta scese le scale, li ritroviamo tutti perfettamente come li avevamo lasciati.
Christopher sulla poltrona al centro, e gli altri intorno a lui sui vari divani e sulle poltrone rimanenti.

《Finalmente siete scese. Sedetevi pure, ho bisogno di parlarvi.》La voce calda e roca di Christopher ci dà il benvenuto in quella specie di riunione.

Faccio come dice, trascinando Sarah dietro di me, e sedendoci in un divanetto alla sua sinistra. Punta varie volte il suo sguardo su di me, facendo comparire sulle labbra quel famoso sorrisino, che sto cominciando ad odiare.

Le sue labbra si muovono, un tipico segno che sta per parlare, o che sta per dire qualcosa ma poi rimane zitto. Un silenzio che continua per qualche minuto buono.
Fino a quando non sono io ad interromperlo.

《Posso sapere perché siamo qui, oppure continuerà ad essere un mistero?》
La mia voce risulta abbastanza ferma, e decisa, tanto quasi che non sembra nemmeno il timbro di voce che ho.

Una risatina riecchieggia nell'aria, e non fatico a capire di chi si tratta.
《Sempre così simpatica.》continua a mostrare il suo smagliante sorrisino.

《Finiscila di essere cosi evasivo, e dimmi per una buona volta cosa ci faccio qui, o meglio cosa ci facciamo.》
Ribadisco a senti stretti.
Questa situazione mi sta stancando. Continua a non rispondermi, e la cosa mi irrita parecchio, trovandomi a fissarlo in continuazione.

Sposto il mio sguardo anche sulle altre persone presenti in questa sala, che a quanto pare continuano a guardare e sentire il mio dibattito con Christopher.
Non osano parlare, si limitano a guardarci come se fossimo qualcosa di cosi ammirevole.

Sbuffo, aspettando con impazienza la risposta che richiedo.

《Mia cara Alice, non fare la bambina. Ogni cosa ha il suo tempo.》
Finalmente parla, anche se non era ciò che aspettavo.
Ogni cosa ha il suo tempo? Seriamente?

《Christopher.. smettila, e dimmi cosa ci faccio qui e perché. Ne ho abbastanza delle tue risposte evasive.》Azzardo, nuovamente, ma questa volta alzo di piu la mia voce.

《Ragazzina vacci piano, questo non è un gioco.》Uno di loro mi riprende. Mi alzo, fissandolo con odio, puntando il mio sguardo nel suo.

《Calma Alice, calma.》Christopher fa un cenno con la mano, che invoca il mio corpo a sedersi.
《Ho chiesto a te e a Sarah di venire qui, perché, come ben sapete, tra poco abbiamo un incontro con un gang molto importante. Ho bisogno di una mano, e quale più giusta della vostra?!》continua poi. 《Avete entrambe carattere forte, deciso e freddo. Siete perfette per entrare a far parte nella gang, e occorrono altre ragazze in questa casa oltre a Chanel e Tiffany.》indica le due ragazze, alla sua destra che fanno un cenno con la loro mano destra.
《Queste ragazze vi insegneranno tutto cio che c'è da sapere su questa gang. Quindi voi, da oggi, siete ufficialmente parte di questa gang.》

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