❌Capitolo 33❌

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Ho deciso di mettere due ❌ perché questo, è uno dei capitoli più importanti, in cui avverrà appunto il famoso scontro.
Tenetevi pronti.💢

Alice

04:21.

Il sonno mancato inizia a farsi sentire, nonostante sia sveglia da più di un'ora e abbia bevuto una tazza di caffè, prima di prendere coscienza in sé che tra meno di due ore avverrà lo scontro con la gang di Paul. La riunione di ieri sera, è durata fino alle undici passate e per quanto tutti i componenti della gang fossero stanchi, abbiamo fatto forza, costringendo i nostri occhi a restare svegli per capire a pieno come muoverci durante lo scontro. L'attenzione o la mancata guardia potrebbero essere un buon punto di svantaggio, e nonostante tutti siano ben preparati, potrebbe sempre esserci qualche imprevisto, da come ha spiegato Christopher.

Sembra avere lo sguardo assente in questo momento, completamente rivolto ad altro, mentre sorseggia la seconda tazza di caffè. Sospiro, cercando di concentrare la mia attenzione sulla tazza che ho davanti, portandola alle labbra per un lungo sorso. La caffeina presente riesce in parte a tenermi sveglia, ma la mia testa sembra totalmente indifferente alla quantità presente nel mio corpo.
Lo scontro durerà poco più di due ore, e in quelle due ore dobbiamo stare attenti a non fare cazzate. Sarà una gara tra moto da cross, un classico esempio di staffetta, che a parer mio è molto più indicato come termine. Da come ha riferito Christopher ieri sera, Paul non è un tipo a cui piace scherzare, e fare una cazzata potrebbe costare davvero molto caro e per sfortuna non mi riferisco ai soldi.

Sbatto più volte le palpebre, posando la tazza di caffè sul tavolo.
Mi avvicino con il corpo a Christopher, che al mio tocco, alza immediatamente la testa, permettendomi di osservarlo. I suoi occhi sono rossi, sembrano essere molto stanchi e affaticati e la sua espressione non è da meno.
《Deduco che neanche tu abbia dormito molto questa notte.》Sussurro, poggiando la testa nell'incavo del suo collo, aspirando il suo profumo. Infila la mano nella tasca dei suoi jeans scuri, tirandone fuori un pacchetto di sigarette. Ne estrae una, accendendola. 《Come potevo dormire piccola?》 Ironizza, aspirando il fumo dalla sigaretta.《Come potevo dormire sapendo che un passo falso equivalerebbe ad un prezzo molto caro da pagare?》 Continua.
Abbasso lo sguardo, sentendo la sua mano accarezzarmi il fianco. 《E sai a cosa mi riferisco.》

Alzo la testa di scatto, sentendo la porta d'ingresso sbattere con violenza.
《I motori sono scaldati, possiamo partire.》 Annuncia Jason, sbucando dalla cucina. Tiffany, Nathan e Carter si avviano in garage, seguendo mio fratello.

《È strano sentirsi ansiose e nervose?》 Azzarda Sarah, alternando lo sguardo tra me e Christopher, che scuote la testa verso la sua domanda. Mi mordo un labbro, cercando di capire a quale gioco stanno giocando le mie emozioni. Possibile che stia sentendo paura? Per quale motivo dovrei avere paura?

Magari perché potresti rischiare la vita, no?

No, non credo. Saprei riconoscere la paura di morire.

Tu dici?

Non farmi le prediche ora, seriamente, non è il momento.

Aaron le tende la mano, rassicurandola.
《Per niente piccola, è il primo scontro a cui parteci ed è normale sentirsi così.》 Le sussurra, posandole un bacio sulla fronte.

Christopher si lascia sfuggire un sorriso, osservando Aaron e Sarah stretti in un abbraccio, mentre mi accarezza delicatamente la spalla, scendendo verso il fianco.

《E tu, come ti senti?》 Sussurra, stringendomi a sé, mentre con la mano disegna cerchi immaginari sulla mia pelle.
Mi lascio cullare dalle sue braccia e dalle sue parole, sospirando contro il suo petto duro e rigido.

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