❌Capitolo 34❌

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Christopher

05:21.

Infilo il casco, assicurandomi di allacciarlo attentamente , mentre osservo Brian, un componente della gang di Paul, nonché suo più grande amico e braccio destro, prepararsi a schiacciare l'interruttore che darà via alla prima gara. Uomo abbastanza alto, rude e oserei dire, stupido per il loro modo di pensare e di ragionare.
Alice invece, alla mia destra, osserva il terreno con disgusto, prima di salire dietro di me e di allacciarsi con le sue gambe alle mie.
Nathan viene in nostro soccorso, con una corda bianca per legare i nostri corpi insieme affinché non si separino durante le due manches.
《Chris andrà tutto bene.》 Mi rassicura con una pacca sulla spalla. Annuisco incerto. 《Fai mangiare la polvere a quel pezzo di merda.》

Alice invece, sembra spaventata da tutta questa situazione, conoscendola vorrebbe andare via, e odio costringerla a restare qui. È strano da ammettere, e alquanto difficile da comprendere, ma è come se per la prima volta ho davvero bisogno di qualcuno nella mia vita che non sia parte della mia famiglia.
L'unica cosa positiva è che adoro averla avvinghiata al mio corpo.

Lancio uno sguardo di sfida a Paul, mentre premo sull'acceleratore. Quegli occhi chiusi in un odio che supera il confine dell'immaginabile, quella freddezza di cui si circonda. Il suo essere così menefreghista  e stronzo nei confronti del mondo, porta invidia al mondo stesso; e pensare che lui non è mai stato così, non ha mai avuto tutto quell'odio dentro, non ha mai desiderato la morte di nessuno, non ha mai avuto a che fare con droga o alcol, ma l'influenza negativa del fratello morto, l'ha reso quel che oggi si mostra su questa pista. Rude, scontroso e stronzo sono solamente alcuni degli aggettivi che lo caratterizzano al meglio.

Brian alza un braccio in cielo, tenendo la mano chiusa in pugno.
Alza al cielo tre dita, poi due e poi un dito.

Schiaccia il dito sull'interruttore creando un rumore ovattato e assordante, mentre premo sull'acceleratore.

La prima manche ha inizio.

Sento Alice stringersi al mio corpo, non appena la moto incomincia a sgommare per via delle curve fangose. Le sue gambe stringono le mie, essendo in una posizione abbastanza scomoda e rischiosa, mentre il suo respiro diventa sempre più ansioso e ritmico. La moto da cross che continua a sterzare, e girare facilmente  sul terreno bagnato e accidentalmente fangoso, facendo salire l'ansia a fior di pelle, il terrore di un qualcosa che potrebbe accadere.
Posa le braccia ai lati delle mie cosce, per reggersi da eventuali cadute e piccoli salti; la sento sospirare e in quel preciso istante prego che tutto questo finisca al più presto.

Ho raggiunto Brian, riesco a sorpassarlo con  una sgommata sulla destra.

Il suo sguardo brucia invidia e rabbia su noi due, mentre accellero.

Manca solamente un giro alla vittoria, la seconda manche ha inizio.

Sento gli urli di incoraggiamento dagli spalti, e non appena alzo di poco lo sguardo riesco a sfiorare lo sguardo preoccupato di Jason, vicino a Nathan, entrambi seduti.
Stringo la mano sul manubrio, riportando lo sguardo alla realtà dei fatti, e alla pista davanti a me.

Ho due vite nelle mani.

E la mia vita non può stare senza l'altra.

Alice

05:35.

Stringo i pugni dietro la schiena, e intreccio le gambe ai lati della moto, sfiorando quelle di Christopher. Se non fosse per il mio orgoglio spudorato, a quest'ora non mi troverei qui, ma non potevo assolutamente permettere a Paul di averla in pugno. La sua sfacciataggine non gioca a mio favore, e come se non bastasse, il suo modo di essere presuntuoso è snervante.
Non avrei mai permesso che quel tipo prendesse meriti che non ha assolutamente, spettano a Christopher di diritto se vogliamo proprio definire il capo migliore, anche se considerando la prima opzione, lui non è proprio il massimo ma devo ammettere che se la cava piuttosto bene con la sua squadra. Sa come addestrarla e come pianificarla in qualsiasi circostanza.

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