STRONG Demons❌

Capitolo 26

Christopher

So per certo che non riuscirò più a starle così lontano, a fingere che tra me e lei non ci sia nulla, a fingere che non mi importi quando è una delle prime cose a cui penso prima di svegliarmi del tutto. Ho sempre avuto una vita piena di casini, di inganni e di delusioni, per una volta ho trovato qualcuno che solo con uno sguardo, che solo con un sorriso, riesce a farmi mettere da parte quel passato che continuerà a vivere imperterrito dentro di me.

Niente e nessuno riuscirà mai a capire la sensazione di bene che provo quando la guardo e ritrovo il suo sguardo su di me.

E in tutto ciò, mi ha chiesto di starle lontana, mi ha chiesto di allontarmi dal nostro rapporto che per quanto sembra incoerente e stupido a volte, è diventato uno dei miei motivi per tornare a sorridere come una volta.

Tutto questo per il fratello.

Seppur lui continui a trattarla di merda, a fingere che non esista, lei continua a mettere da parte l'orgoglio per lui, facendosi da parte pur di vederlo sereno. Per troppo tempo lo è stato, senza mai avere problemi, senza mai dover risolvere niente, ma ora è il giunto il momento che si prenda le sue responsabilità e che da fratello maggiore la faccia sentire protetta.
Tutta questa scena deve finire, prima o poi.

La guardo dormire nel suo letto, coperta dalle lenzuola fino al collo, lasciando intravedere la maglia aderente che mette sempre per dormire.
Ha la bocca semi aperta, e il viso corrucciato in una smorfia confusa.
È girata di fianco, e i capelli sciolti sulle spalle le solleticano poco il collo.
È così bella.
Sembra così innocente in questa posizione.

《Se un giorno mi avessero avvertito del fatto che ti avrei incontrato, probabilmente non ci avrei neppure creduto.》 Le sussurro, consapevole che non può sentirmi.
Mugola per qualche minuto, cambiando la posizione in cui si era ritrovata per poi appoggiarsi nuovamente sul letto.
Le accarezzo i capelli, indugiando sulle punte arricciate. 《Eppure adesso sono qua, che ti guardo dormire, sapendo che non mi guarderai mai come ti sto guardando ora.》

Ed era vero.
Per quanto credessi che tra me e lei ci fosse un legame particolare, una sorta di attrazione, non mi avrebbe mai guardato così.
Non mi avrebbe mai guardato con così tanta voglia di averla, di farla mia, di baciarla, con tutta quella voglia di tenerla stretta fra le braccia per un tempo indeterminato. E seppur sapessi che, quando avrebbe scoperto tutto questo, si sarebbe allontanata per paura, continuavo a sperare nel contrario.

Alice

Il continuo suonare della svegliata interrompe i sogni che oltrepassano la mia mente, costringendomi ad aprire gli occhi, allungare una mano sul comodino per spegnerla e stropicciare gli occhi ancora assonnati.
Gli incubi sono diminuiti, hanno smesso di tormentarmi quasi del tutto, anche se a volte nom mi sorprende il fatto che ritornino a bussare alla vecchia porta. Lo stare in questa casa mi ha aiutato in parte, e sapere che stanno scomparendo un passo alla volta dalla mia mente, è già una grande conquista per me.

Nonostante avessi legato molto con tutte le persone di questa casa, credo che in particolare, ci sarà sempre quella che mi mancherà più di tutti una volta ritornata alla vita normale.
Non credo ci sia da spiegare anche chi sia.

Nah, credo lo abbiano capito tutti.

Per una volta sono d'accordo con la vocina interiore.

Christopher, già proprio lui, l'unico che credevo un essere infantile, egocentrico, idiota e miseramente testardo per quanto ci riuscisse, è stato anche l'unico in grado di accettare la vera Alice per come si è sempre mostrata. Il primo ad averlo fatto. Il primo ad essermi entrato nel cuore, il primo con la quale mi sento bene, mi sento piena, il primo con la quale ho avuto reazioni strane ai baci.
L'unica persona in grado di trasformare il ritmo monotono delle mie giornate, in qualcosa di particolare e unico al tempo stesso, con la sua semplice compagnia, con le sue battute stupide o squallide che siano, con il suo modo bizzarro di vedere la realtà e di vedermi all'interno della sua.