ATTENZIONE.
Le situazioni della storia sono frutto della mia fantasia, così come il carattere dei personaggi.
Buona lettura.
《Bene bene bene, signor Rossini, ha i soldi per saldare il debito?》disse l'uomo incappucciato. Mio padre scosse la testa, piangendo. L'uomo gli puntò la pistola nella tempia, facendomi sussultare, mentre lo spingeva al muro.
《Cosa ti avevo detto eh? Tempo un mese. È passato un mese e tu NON MI HAI PORTATO I SOLDI》urlò, colpendo la tempia di mio padre con la pistola.
《Cos'hai in cambio da darmi?》continuò l'uomo armato, mentre prendeva mio padre per il colletto e lo trascinava sul divano.
《N-nulla signore, nulla》sussurrò.
Deglutii, mentre l'uomo si avvicinava a me. Girò intorno a me, la pistola puntata sempre addosso al mio caro vecchio, mentre mi studiava.
《Rossini, questa ragazza andrà più che bene. Starà a casa mia, tempo un anno, se entro un anno non avrai saldato il tuo debito, starà con me per sempre. A meno che lei, in un anno, non salderà il debito al tuo posto》sghignazzò, accarezzandomi una guancia con la canna fredda della pistola.
《No la prego, mia figlia no, vi prego》supplicò mio padre, mentre l'incappucciato ripuntava la pistola su di lui.
《Allora come vorresti sdebitarti? Ti uccido?》disse l'uomo. Mio padre pianse, violenti singhiozzi lo scossero. Non l'avevo mai visto così vulnerabile ed avrei voluto avvicinarmi ed abbracciarlo, ma avevo paura anche io.
《Ragazzina, vai a consolarlo, tempo 5 minuti e poi verrai in macchina con me》disse l'uomo, sparendo dalla porta di ingresso.
Andai da mio padre, lo abbracciai mentre mi stringeva forte e mi ripeteva che sarebbe andato tutto bene.
Dopo 5 minuti esatti, l'uomo fece capolinea dalla porta della mia ormai vecchia casa, indicando il suo polso, stando a significare che il tempo era scaduto. Stampai un ultimo bacio a mio padre, poi seguii l'incapucciato nella sua Audi nera.
《Come ti chiami Ragazzina?》chiese, una volta partiti.
《Bella》mormorai.
《È un soprannome o qualcosa di simile?》domandò scocciato. Annuii.
《Bene, io sono Sfera》disse, togliendosi il passamontagna, rivelando così il viso giovane, e devo ammettere anche bello, di un ragazzo sui venticinque anni. Aveva due labbra sottili, dei denti bianchissimi, una pelle abbastanza scura e dei capelli marroni con un ciuffo rosso. I suoi occhi erano marroni ed ipnotizzanti.
《Ora ti porterò a casa mia, dove avrai una stanza tutta per te con libri ed internet, ci sarà anche un armadio pieno zeppo di vestiti. Avrai una cameriera personale ed un bagno tutto per te. Inoltre, i miei scagnozzi ti serviranno, alcuni ti porteranno anche fuori. Ci sono delle regole che devi rispettare bellezza. Uno, non chiederci mai i nostri nomi veri, due non salire in cantina. Capito? Tutto chiaro?》disse Sfera. Annuii impaurita, mentre lui entrò in un vialetto ghiaioso, per poi parcheggiare davanti ad una villa con i mattoni rossi.
Scendemmo, poi bussò tre volte, tenendomi sotto braccio. Aprì un ragazzo riccio, poco più piccolo di Sfera, due occhi rossi ridotti a due fessure, labbra carnose ma non troppo e una barba a coprirgli il mento e le guance.
《Lui è Charlie, il mio socio》lo presentò Sfera, mentre il ragazzo chiuse la porta, per poi avvicinarsi a me e dirmi: 《Bella sore' come ti chiami? Io sono Charlie》con un sorriso da ebete stampato in faccia.
《Sono Bella》dissi, porgendogli la mano. Il ragazzo rise.
《Sì frate' lo vedo anche io che sei bella, ma ti ho chiesto il nome》rise.
Sfera lo guardò ridendo, per poi dirmi di lasciarlo stare che era stra fatto.
Mi portò a vedere la cucina, la lavanderia, uno studio incasinatissimo, per poi condurmi al piano di sopra.
《Qua ci saranno le stanze mie e dei miei scagnozzi》disse, per poi salire al terzo piano.
《Qua c'è la stanza del tuo sorvegliante, che è uno dei miei tirapiedi, la tua stanza e quella di Maggie, la tua cameriera》spiegò, trascinandomi in una stanza con la porta socchiusa. La spalancò, rivelando una camera dalle pareti bianche, un letto matrimoniale al centro ed un armadio gigante alla sinistra. Alla destra vi era una grande libreria super fornita ed una piccola scrivania con una lampada bianca e dietro essa, una sedia girevole rossa e morbida.
《Vedo che è di tuo gradimento, ora ti lascio riposare, domani ti presento al resto del team, buonanotte Bella》disse, facendomi l'occhiolino e chiudendosi la porta alle sue spalle.
Sospirai, buttandomi a peso morto sul letto, poi mi risollevai per andare a recuperare un pigiama rosa.
Mi ricoricai cercando di prendere sonno, quando qualcuno bussò.
Mormorai un "avanti" mentre la porta si apriva rivelando un ragazzo con i capelli lunghi fino a metà collo più o meno, lisci. Aveva un piercing alla narice destra, un dente d'oro che si intravide mentre sorrideva.
《Ciao emh io sarò il tuo sorvegliante emh sono M...Tedua e cercami per qualsiasi necessità, buonanotte》disse imbarazzato.
《Grazie mille Tedua, io sono Bella》mi presentai, mentre sgusciavo fuori dal letto e mi recavo verso di lui, con la mano tesa, che strinse prontamente.
《Domani avremo modo di conoscerci meglio, ora ti lascio dormire》disse, sorridendomi un'ultima volta, mentre scompariva nel corridoio buio dietro la mia porta. Tornai a dormire e, finalmente, Morfeo mi accolse tra le sue calde braccia.