《Mi spieghi che cazzo è successo ieri eh?》qualcuno iniziò ad urlare ed erano solo le sette e mezza. Mi strinsi al cuscino, chiudendo gli occhi e continuando ad ascoltare.
《Nulla fre', sono andato là, mi hanno minacciato e ho sparato》la fece breve Tedua. Spalancai gli occhi, ricordandomi della sera precedente e rabbrividendo.
《Non ci credo. Cazzo non ti è mai successo in quattro anni e capita ieri eh? Dimmi la verità Mario》urlò l'altro, che poi riconobbi come Sfera.
Sentii uno sbuffare, poi una risposta sussurrata. 《Ero fatto e non capivo cosa stessi facendo》
《Cazzate》disse. Ci furono dei momenti di silenzio, poi una sentenza che mi fece gelare il sangue nelle vene.
《Ti ha seguito》mormorò.
《No Gio davvero. Non avrei mai ucciso per lei, figurati, cosa me ne frega》ridacchiò Tedua.
《Cazzate》rispose ancora. Si sentì un tonfo sordo rimbombare per tutta la casa. Scesi immediatamente dal letto, già pentendomi della mia scelta, e facendo a due a due le scale.
《Lascialo, è colpa mia》urlai al ragazzo dal ciuffo rosso. Bloccò la sua mano a mezz'aria, poi la portò sulla mia guancia. Bruciava, ma non mi importava niente. Lo guardai ancora con sfida, poi lui mi oltrepassò e si rinchiuse nel suo studio.
***
《Mi dispiace》disse Tedua, mentre gli disinfettavo lo zigomo.
Sollevai le spalle. 《Semmai dispiace a me》dissi, prendendo un altro batuffolo di cotone e versandoci del disinfettante. Mi rimisi di nuovo davanti a lui, facendogli piegare la testa leggermente di lato e poggiandogli una mano sulla guancia. Disinfettai il sopracciglio, poi il labbro.
《Puoi andare》dissi, raccogliendo il cotone e rimettendo a posto il disinfettante.
《Ti fa male la guancia?》chiese senza guardarmi in faccia. Scossi la testa, per poi buttare il cotone ed andarmene in camera.
****
《Dopo vai a fare la spesa》mi ordinò Sfera, chiamando qualcuno al telefono.
《Eh si devi accompagnare la ragazza al market, vah quaranta minuti massimo. Sisi, poi ti pago pure l'extra. Grazie mille frate'. A dopo》e chiuse.
《Andrai con Izi》
《E io? Sono io il suo supervisore》disse Tedua incazzato, addentando il panino.
《Non mi fido di te》sbottò il ragazzo dal ciuffo rosso, guardandomi.
《E io non mi fido di Izi》rispose a tono il ragazzo.
《Mario...》mormorò Charlie esasperato.
《Io vado a farmi un giro》si alzò e uscì sbattendo la porta.
Dopo venti minuti, arrivò un ragazzo con dei baffetti ed i capelli neri.
《Piacere Izi》disse, dandomi due baci sulle guance.
《Bella》mormorai.
《Allora come mai tra le grinfie di Gionni?》chiese mentre camminavamo al super market.
《Mio padre non ha pagato dei debiti》sospirai.
《Non ti ha fatto del male vero?》
《Solo uno schiaffo perché ieri ho seguito Tedua mentre spacciava e ha ucciso un ragazzo che mi voleva uccidere》raccontai in breve.
《Mario sta perdendo la testa》ridacchiò Izi, prendendo dalla tasca un foglietto.
《Ci rivediamo in cassa tra venti minuti》raccomandò, facendomi l'occhiolino.
***
《Non sei male a cucinare》commentò Charlie a bocca piena, annuendo compiaciuto.
Ringraziai, fissando il posto vuoto di Tedua e sospirando.
《Tornerà》sussurrò Izi sorridendomi, mentre io sollevavo le spalle. Sfera mi guardò male, per poi ordinarmi di vederci dopo cena nel suo studio.