Cap.XVII

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Odio e amore, opposti, ma così simili, due sentimenti così distruttivi, così forti. L'indifferenza, ciò che divide le persone in un battito di ciglia, ciò che è pure più forte dell'odio e dell'amore.

Tedua mangiava in silenzio, lo sguardo basso, mentre gli altri ci guardavano straniti. Sospirando, giocherellai con il cibo, le labbra strette, le lacrime agli occhi. La mia vita era cambiata in maniera troppo repentina e non riuscivo a gestire l'agglomerato di emozioni che mi attanagliavano lo stomaco: la mancanza della mia quotidianità, Sfera, che non faceva altro che tormentarmi in ogni modo possibile, facendomi avere incubi assurdi, dove solitamente Tedua si feriva per salvarmi, e poi alla fine, c'era proprio lui. Mi mancava, lo ammetto, ma ero anche troppo orgogliosa per parlargli e anche troppo spaventata. In casa, spesso ci incrociavamo, o meglio, i nostri sguardi: i suoi occhi erano spenti e vuoti, quasi sempre rossi.

<Hai finito? Dobbiamo fare delle commissioni>disse paziente Rkomi, scuotendomi la spalla e sorridendo. Ricambiai, alzandomi e strisciando la sedia, sparendo nella mia stanza. Rovistai nel fondo dell'armadio, trovando il vestito nero, indossandolo. Lasciai i capelli raccolti in una coda di cavallo, mentre applicai del correttore sotto agli occhi e poi del mascara.

<Pronta? Muoviti!>urlò Charlie fuori dalla mia stanza. Uscii, annuendo leggermente.

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<Grazie mille bellezza>disse un ragazzo, dandomi due banconote da cinquanta euro, mentre gli allungavo le bustine della droga.

<Hai finito?>chiese Sara. Annuii, nascondendo i soldi e le bustine avanzate nella scollatura del vestito. <Ti vuoi sedere?>domandò sconvolta. La guardai male, osservando poi la discoteca: era piccolina, il posto adatto per smerciare, mi aveva detto Charlie, il posto più adatto per non farsi beccare. Cercai il suo viso tra la folla, trovandolo a parlare con un altro ragazzo con un ciuffo castano, dei baffetti ed un pizzetto. Lo affiancò Tedua, un sorriso triste a contornargli il suo bel viso, i capelli disordinati schiacciati dal cappellino. Sorrisi, ma mi risvegliai dal mio sogno ad occhi aperti quando una mano si posò sul mio fianco. <Cazzo sorella! Da quanto non gli parli? Te lo stai mangiando con gli occhi!>chiese Sara, dandomi un drink e facendomi sedere affianco a lei. <Dalla sparatoria>dissi, riprendendo a guardarlo. Stava parlando e nel frattempo gesticolava, corrugando la fronte, incrociando le braccia, inumidendosi le labbra. <Mo' gli salti addosso>esclamò, facendo ridere il suo ragazzo accanto a noi, che si beccò una gomitata. <<Seriamente, parlagli, si sente un mostro, pensa sia tutta colpa sua>>sospirò, intrecciando la sua mano a quella di Izi, che staccò lo sguardo dal telefono, puntandolo sulla sua ragazza e sorridendo innamorato. Sentii le lacrime agli occhi, così mi alzai di scatto recandomi al bagno, dove scoppiai in singhiozzi. Le persone entravano ed uscivano, guardandomi e ridendo, o facendo finta di nulla, mentre l'aria cominciava a mancarmi. <Sta avendo un attacco di panico. Chiamate il mio ragazzo ed i suoi amici!>esclamò Sara, inginocchiandosi alla mia altezza. <Sh, respira ci sono io, guardami>sussurrò dolcemente, prendendomi il viso tra le mani ed asciugandomi le lacrime. Intanto, si era formato un cerchio di persone che guardavano la mia implosione. <Che cazzo guardate eh?! Sta male toglietevi! >urlò Tedua, mentre i ragazzi e le ragazze si allontanavano scocciati. <Sara per favore spostati>disse gentilmente, mentre si sedeva accanto a me. Mi spostai lontano da lui. Prese la mia mano, intrecciandola alla sua. Sollevai la testa, respirando a pieni polmoni l'odore di alcol, droga, vomito che impregnava i bagni zozzi della discoteca. <Non è colpa tua>mormorai, guardandolo negli occhi. Sospirò, scuotendo la testa e staccando le nostre mani. <Non andartene di nuovo>mormorai, mentre apriva la porta, pronto a sparire ancora dalla mia vita. <<Sono qui da ore con il tuo nome in testa>>sussurrò, tornando accanto a me. Mi abbracciò. <Non ti lascio più>

Bang Bang/TeduaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora