Cap.XX

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《Buongiorno》mormorò, dandomi un bacio sulla fronte. Mi accoccolai a lui, biascicando un 《'Giorno》e lasciando che le sue mani vagassero sulla mia schiena. 《Chiama Sara per le bende》mormorai, sollevando leggermente la maglia del ragazzo e disegnando cerchi immaginari sul suo petto. Sospirò, prendendo il telefono e componendo il numero della rossa.
《Sare' Bella ti vuole qua [...] No, no, boh dice che la imbarazza se la guardo io [...] Sisi, si fa i complessi eh a voja! [...] Porta Diego, esatto, esatto [...] oh dai, muovetevi!》parlottò per due minuti, per poi chiudere la chiamata. Mi strinse a se, per poi allontanarmi e guardarmi. 《Smettila uffa》borbottai, prendendo il cuscino e mettendolo tra noi. 《Sei impossibile》ridacchiò, togliendolo e mettendolo dietro la mia testa, mentre mi baciava. Si spostò sopra di me, reggendo il suo peso sui suoi gomiti. 《OH MIO DIO!》esclamò una voce, che identificai subito con quella della mia amica rossa. Buttai Tedua dall'altra parte del letto con le guance che andavano a fuoco. 《Piccola ormai ci ha visto, è inutile che mi scaraventi così》disse, abbracciandomi e dandomi dei baci sulla guancia a ripetizione. 《Ted staccati》mormorai. 《Se lo chiami ancora così, si stanca. Ma dai, ormai chiamalo Mario!》disse la mia amica,  trafficando nel bagno. 《In realtà, se mi chiama Ted mi viene duro》rispose il ragazzo. 《Oh Gesù!》ridacchiai. 《Dai, devo andare con Diego, ci vediamo dopo》mormorò, baciandomi e prendendo le sue cose.
《Ora voglio tutti i dettagli!》esclamò la mia amica, mentre mi medicava.
***
《Diego mi ha detto di uscire》annunciò Sara stranita. Chiusi casa, per poi entrare nella macchina del genovese, dove c'erano Charlie e Rkomi. 《Dove andiamo?》domandai. 《Ad un combattimento clandestino》sbiancai, guardando Charlie. 《Non dirmi che è di Mario》sussurrai. Il riccio mi guardò mortificato. 《Fatemi scendere》dissi. 《Sfera ha detto che dobbiamo introdurti in questo mondo, ormai ci sei dentro anche tu, non possiamo farti tornare alla normalità》spiegò Rkomi tranquillo, guidando a tutta velocità.
Arrivammo in un palazzetto dello sport malmesso. 《Stai con me》disse Charlie, prendendomi a braccetto. All'ingresso, Sfera e il ragazzo pizzetto ci aspettavano. 《Muovetevi che sta iniziando. Bella la pistola e la droga, fai il giro e torna》ordinò, mettendomi in mano il ferro e delle bustine verdi e bianche. Vendetti abbastanza e l'arma per fortuna non servì. Tornata, Mario stava sul ring e saltellava, le mani coperte dai guanti coprivano il viso, portava dei pantaloncini rossi, una canotta blu ed era scalzo. Il suo avversario era più grosso, ma tecnicamente più scarso. La lotta andò avanti per molto, fino a quando il pugile con un gancio sinistro lo mise a k.o. Il pubblico lo acclamò, mentre spariva negli spogliatoi. 《Passa a ritirare le scommesse》riordinò Sfera. Feci come detto. 《Quanti anni hai pischella? Hey se vuoi ti dò di più!》ridevano i più vecchi.
《Tieni. Ora posso vedere Tedua?》sbuffai, mentre il rosso contava il guadagno. 《Vai vai》disse, mentre correvo nell'area riservata agli atleti. Da una stanza, sentii la risata di Charlie e la voce di Sara, così entrai. Salutai, prima di correre incontro al vincitore che abbracciai. 《Hai proprio un talento per i pericoli》sospirò, prendendomi il viso tra le mani e guardandomi. Mi posò un bacio sulla fronte, poi sul naso. 《A stare con te》ridacchiai, mentre faceva aderire le nostre labbra. Un click e quella foto sarebbe stata, poi, la mia salvezza ed insieme la mia rovina.

Bang Bang/TeduaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora