Cap.XXXIV

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《Buonasera, cosa gradite?》chiese il cameriere. 《Per me una margherita e dell'acqua》risposi. 《Per me una patatine fritte e una birra》mi seguì Mario: quella sera, era in jeans, maglioncino bianco e Tn nere. I capelli erano tirati indietro.
《Sono bellissimo vero?》disse, facendo una faccia buffa. Risi annuendo. Si sporse per darmi un bacio a stampo, per poi dirmi un "anche tu".
《Come sta andando la preparazione all'esame?》chiese, versando la birra nel bicchiere e bevendola. 《Tutto bene, sono un po' insicura nelle materie scientifiche》ridacchiai. 《Vedrai che ce la farai》mi incoraggiò, facendomi l'occhiolino. Arrivarono le pizze, le mangiammo in fretta e furia, poi uscimmo e ci recammo in centro, camminando tra le vetrine. 《Guarda che figa sta borsa!》gridai, fermandomi davanti a Vuitton: era, infatti, stampata con la notte stellata di Van Gogh. 《Un giorno te la comprerò promesso. E ti porterò via da qui》disse, abbracciandomi da dietro e baciandomi la nuca. Sorrisi, tirando poi fuori il telefono. 《Vieni in questa vetrina che non c'è nessuno》disse, prendendomi la mano e trascinandomi davanti ad un portoncino chiuso. Scattai qualche foto, poi soddisfatta rimisi a posto il telefono e continuando a camminare. Verso mezzanotte tornammo a casa.
***
Chimica per imparare-quarto anno
Sbuffai, affondando la testa nel libro intaccato. Il primo capitolo trattava della tavola periodica. Lessi e ripetei impiegando un'ora, poi passai alle equazioni di grado superiore al secondo, disperandomi ogni secondo: per me, infatti, era arabo. Poi passai a fisica, dove me la cavai. Dopo di che, scesi nella palestra della casa, dove Mario stava tirando colpi al sacco.
《Hey secchiona》mi salutò, mentre faceva piegamenti. 《Ciao palestrato》ricambiai, sedendomi sulla panca con il peso. 《Cosa ci fai qua?》chiese, sollevandosi e baciandomi con passione. Si mise sopra di me, mettendo le mani sul mio culo e palpandolo. 《Volevo distrarmi》dissi, una volta staccatami da lui. Mi porse i guantoni, insegnandomi qualche colpo. 《Mi raccomando, forte》disse, porgendomi i palmi delle mani e urlandomi dei comandi. Dopo un'ora, ero distrutta, infatti mi lanciai sul pavimento a pancia in su. 《Mai più tesoro》ridacchiai, mentre lui si sdraiava accanto a me, mettendomi una mano sulla vita, attirandomi sopra di lui. Mi baciò il naso. 《Ti amo》disse, baciandomi. 《Anche io》

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