Cap.VII

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Quando tutto sembra crollarmi  addosso, mi prendo un libro e leggo. Posso rimanere a leggere per ore e ore, facendo passare minuti e secondi, incollata su quelle pagine, immersa in un altro mondo lontana anni luce dai miei problemi. Il problema si pone quando non ho libro da leggere e vorrei scappare. Da quando ero arrivata da Sfera, leggevo un libro al giorno, se non di più se non mi cacciavo in qualche casino con quest'ultimo, il che accadeva spesso.
Era mattino e io mi ero appena svegliata. Ancora in dormiveglia, mi avevano letteralmente gettato giù dal letto, Sfera e Charlie. Il primo aveva una faccia incazzata, mentre il secondo era quasi dispiaciuto. Dico quasi perché fu proprio lui a prendermi di peso e trascinarmi via.
《Alzati》intimò Sfera, mentre mi sollevavo. Il ragazzo mi spinse in bagno facendomi quasi cadere sui miei stessi piedi. Mi lavai velocemente la faccia, poi indossai dei jeans ed un maglione, raccogliendo i capelli. Lavati i denti, uscii, trovando Tedua. 《Hey》sorrise triste. Ricambiai con un cenno del capo mentre lui entrava nella stanza e chiudeva la porta. Sospirai, pensando agli effetti che mi faceva e ai casini in cui mi stavo cacciando.
Dopo mezz'ora, eravamo stretti in una macchina diretta chissà dove. Tedua era accanto a me, aveva una mano poggiata sulla mia coscia e le cuffie e canticchiava. Io cercavo di dormire, mentre Charlie contava soldi.
《Ragazzina siamo arrivati. Tu devi fare da esca》proferì ciuffo rosso, mentre scendevo dall'auto.
《Cosa?!》chiese Tedua. 《Forse ho capito male》
《No carissimo, lei va, media con JJ, se la tocca interveniamo》mormorò tranquillo Sfera, mentre Charlie mi porgeva una bustina con dentro dei soldi. Sospirai, per poi andare al centro della piazza. Dopo qualche minuto, arrivò un ragazzo alto, con i capelli rasati ai lati e un ciuffo rosa al centro della testa. Portava un piercing al sopracciglio, uno al naso ed uno vicino alla bocca. Mi guardò sorridendo, prima di dirmi 《Boschetti? Sei la sua troia?》Scossi la testa e gli porsi i soldi. Mi ringraziò e mi voltai per andarmene, quando mi strattonarono. 《Ragazzetta mancano mille euro》disse uno dei ragazzi incazzato. 《Io-io non ne so nulla, vi prego》mormorai, indietreggiando e trovando un muro.
《Oh ma questi non sono cazzi nostri bella. Vogliamo i mille euro》intimò ancora. Scossi di nuovo la testa mentre chiedevo di andarmene.
《Stai zitta!》urlò, prendendomi per il collo. Sentii dei passi provenire di lato e vidi con la coda dell'occhio Charlie e Tedua.
《Lei non c'entra, domani vi portiamo i soldi》promise Tedua. Mi lasciarono, mentre mi avvicinavo ai due ragazzi.
Tedua avvolse un braccio attorno al mio fianco attirandomi a se, poi tornammo alla macchina, dove Sfera rideva soddisfatto. 《E ora tutti dal tuo papà》

Bang Bang/TeduaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora