Capitolo 35 "Stronzo"

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Sono con Madison, stiamo aspettando che Cameron e Dylan arrivino.

Hanno detto che andavano da un loro amico, per chiedergli se gli poteva dare la sua macchina.

Siamo fuori all'Hotel, non so che ore siano, perché il mio cellulare oggi si è spento e non posso ricaricare perché mi sono dimenticata il caricabatterie.

E l'unico che ha il mio stesso cellulare è Cameron, ma non voglio chiedergli di prestarmi il suo caricabatterie.

Indosso un vestito rosso, che mi lascia la schiena scoperta e mi arriva sopra al ginocchio, poi ho optato per un paio dei tacchi neri.

Ho un po' freddo, perché soffia un po' di vento.

Cameron domani mattina ritornerà a Los Angeles e la cosa mi rattrista molto.

Anche se non riesco a capire il motivo della mia angoscia, perché io lo odio.

O forse lo amo.

Stamattina quando il barista ci ha chiesto se eravamo fidanzati, una parte di me ci sperava che lo eravamo ancora.

Credo che lui non è più innamorato di me.

A volte vorrei tanto urlargli in faccia che lo amo, ma ho paura che lui non ricambia e questo ci porterebbe a non vederci più.

E io non voglio che succeda questo.

Una macchina si ferma davanti a noi, Cameron scende dall'auto e mi apre lo sportello.

Lo guardo e gli sorrido.

Salgo, chiude lo sportello e sale dall'altra parte.

Mio fratello parte e ci dirigiamo verso la discoteca.

Ad un tratto mio fratello parcheggia l'auto.

-Arriviamo subito.- dice girandosi verso me e Cameron.

Lui è Madison scendono dall'auto.

Io e Cameron restiamo in silenzio più  di dieci minuti.

Una mano calda si appoggia sulla mia schiena scoperta.
Un brivido percorre tutto il mio corpo.

-Hai freddo?-

-Ehm... Sì!-

Si toglie la giacca e me la porge.

-Tieni.-

-No, grazie.-

Sbuffa e me la appoggia sulle spalle.

Dopo un po' mio fratello e Madison ritornano.
Mio fratello nota che ho la giacca di Cameron sulle spalle e mi sorride.

Parte e dopo un po' arriviamo alla discoteca.

Entriamo e la puzza del sudore mischiata con quella dell'alcol entra nelle mie narici.

Incomincio a sentire caldo, avendo anche la giacca di Cameron sulle spalle.

Tolgo la giacca e mi giro per ridare quest'ultima a Cameron, ma non è più dietro di me.

Lo era fino a cinque minuti fa.

È sparito, forse sarà andato al bancone?
Vado verso il bancone ma non c'è.
Ad un tratto mio fratello è Madison si avvicinano a me.

-Sapete dov'è Cameron?-

-Sì, è nel bagno delle ragazze e vuole che tu vada lì-

-Grazie.- dico sorridendo.

Vado verso i bagni e ci sono delle persone ubriache che si baciano.

Entro nel bagno delle ragazze e Cameron é lì d'avanti a me.
Mi guarda e poi d'avanti ai miei occhi,  si presenta una scena orribile.

-Cameron.- una lacrima scende sul mio viso.

Esco dal bagno e inizio a correre fino ad arrivare nel parcheggio della discoteca.

Cameron si stava baciando con Alexia,  la migliore amica di Amanda.

Ad un tratto ho cominciato a piangere, anche se non so il perché.
In fin dei conti noi non siamo più fidanzati.

-Victoria.-

-Vaffanculo!-

-Ma che cavolo ti prende?-

-Accompagnami in Hotel.-

-Okay, aspetta qui che Vado da Dylan a prendere le chiavi dell'auto.-

-No, ritorniamo a piedi.-

-Okay.-

Iniziamo a camminare verso l'hotel e per un po' di tempo entrambi rimaniamo in silenzio. Finché Cameron non apre bocca.

-Ma cosa ti è preso? -

Mi fermo e mi giro dalla sua parte.

-Non puoi fare il bastardo e baciare quella d'avanti a me. Cazzo, non vedi come sto?-

Si porta la mano destra verso la testa e inizia a grattarsela.

-Ti ricordi la prima volta che siamo andati in discoteca?-

-Sì, ma ora cosa c'entra questo?-

-Stai zitta e fammi parlare.-

-E ti ricordi quel Jeremy?-

-Sì.-

-Ecco tu quella sera ti sei accorta che io ero geloso, anche se non facevano altro che litigare per delle stupidaggini. E io se prima ho baciato Alexa era per avere la conferma che tu sei gelosa di me.-

-Non è vero. Non sono gelosa.- dico abbassando la testa, per non guardarlo.

-Per una volta, puoi dire la verità?- dice entrando nell'ascensore dopo essere arrivati all'Hotel.

-Questa è la verità.- dico spingendo il pulsante del secondo piano.

Mentre l'ascensore parte, Cameron la ferma.

-Ma sei impazzito?- dico tentando di spostarlo per far ripartire l'ascensore, ma lui mi blocca le mani.

-Ascoltami.-

-Fammi uscire da qui.-

-Prima ascoltami.-

-Mi metto ad urlare.-

-Ti prego ascoltami.-

-Lasciami le mani però.-

Lascia le mie mani.

-Domani mattina non parto più...- lo interrompo.

-Perché?-

-Stai zitta.-

-Scusa ma non ci riesco.-

-Allora facciamo così.- dice mettendo una mano sulla mia bocca per non farmi parlare.

-Stavo dicendo che domani mattina non parto più, perché mi sono accorto che è meglio litigare con te. E sai perché è meglio litigare con te?-

Scosso la testa in segno di negazione.

-Perché io litigo solo con chi voglio far pace dopo. Perché questo è amore.-

-Victoria, io ti amo.-

Toglie la sua mano d'avanti alla mia  bocca.

-Credevo che non mi amassi più.-

-Non ho mai smesso di farlo.-

Un sorriso si stampa sulle nostre facce.

Mi avvicino di più a lui per baciarlo, ma lui sposta la faccia.

-Amo quando rimani senza parole e non ti rimane altro che baciarmi.- sussurra al mio orecchio per poi baciarmi.

SPAZIO AUTRICE.

Ciao a tutti, come state? Io bene e spero anche voi.
Spero che questo capitolo vi piaccia.

Grazie tante per le 5,23k visualizzazioni.
Vi voglio bene❤

A presto, Francesca❤

Between Love and Hate •Cameron Dallas• <<completo>>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora