Capitolo 8

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Finalmente oggi, Brian, torna a casa. Lo voglio tenere stretto fra le mie braccia. Ho bisogno di sentirlo. Dorme profondamente e io non so cosa fare, quindi lo guardo dormire, è bellissimo. Mia madre bussa alla porta, è rimasta con Tyler e Mia per tutto il tempo, nessuno ha voluto lasciarlo solo neanche per un millisecondo. Almeno non ero l'unica. Anche se mia madre non voleva lasciare me sola e Tyler me l'ha esplicitamente detto. Dovrò chiedergli spiegazioni... <<Posso entrare?>> Chiede, aprendo la porta. <<Si, mamma, ma Brian dorme.>> <<Io non volevo parlare con Brian, tesoro. Volevo parlare con te.>> <<Che c'è?>> Dico in tono calmo. Guardo la mano di Brian nella mia. E un sorriso spontaneo mi appare sulle labbra. <<Possiamo parlare di... Questo?>> Ci indica. <<Non c'è niente di cui parlare.>> <<Si, invece, da quanto va avanti?>> <<Mamma, ci siamo appena messi insieme, cioè da qualche giorno, il giorno dell'incidente era il primo..>> <<E tu dici che non puoi vivere senza di lui?>> <<Perché so che è così, mamma, e lo amo.>> <<Non puoi amare una persona dal primo giorno, tesoro.>> <<Mamma, con lui è... Non lo so, è diverso. Lo amo davvero.>> <<Avie..>> <<No, mamma ascolta. Lo conosco da abbastanza tempo per dirlo. Amo Brian da quando eravamo piccoli, ma io non mi ero resa conto quanto. Due anni fa, quando l'ho visto con Melody, ho capito quanto lo amavo. Ero gelosa di lei. Volevo essere in lei. E ora guarda. Ho preso il suo posto. Stiamo insieme e non potrei desiderare di meglio, perché non voglio nessuno a parte lui.>> Faccio una pausa in qui penso che in realtà vorrei Tyler, ma scaccio quel pensiero, perché non è vero, o forse si? Riprendo: <<Lo amo più di qualsiasi altra cosa. Sta diventando una parte importante di me. Ed è la cosa che volevo. È l'unica cosa che volevo. Lui una parte di me, una parte importante della mia vita. Se dovesse succedergli un'altra cosa più brutta di questa non so cosa farei. Mi sono sentita distrutta quando ho capito cosa gli era successo. E sto male ancora adesso se penso che potevo perderlo. Mamma, lui è la mia vita.>> <<Tesoro... Io non...>> Sto piangendo e non me ne ero neanche accorta. Ero troppo presa dal discorso.. Mamma si avvicina e mi accarezza il viso, si inginocchia davanti a me. <<Non pensavo che le cose stessero così. Mi dispiace, tesoro. Io credevo che lui... Che lui non provasse nulla per te. Invece, quando mi ha detto i suoi sentimenti, ho capito che era sincero. A quanto pare, siete l'uno parte dall'altra. Insieme vi completate.>> <<Ti... Ti ha detto...>> <<Si, è per quello che l'altro giorno... Ero talmente tesa che non sapevo cosa dire. E lui era in imbarazzo.>> Oddio... Parlavano di me. Avrei dovuto capirlo prima. <<Mamma... Puoi... Puoi portarmi qualcosa da mangiare? Non mangio da due giorni.>> <<Certo, tesoro.>> Si alza, mi dà un bacio sulla fronte ed esce dalla camera. Sto ancora piangendo. Non ci credo ancora che... <<Amo..>> Oh-oh... <<B... Brian.>> Mi asciugo in fretta le lacrime e gli sorrido. <<Volevo dirtelo io.>> Guarda la porta. Ha ascoltato la conversazione con mia madre? <<Hai... Hai sentito cosa ci siamo dette?>> <<Si, ogni cosa. Ma non volevo interrompervi, per questo ho fatto finta di dormire.>> No, no! <<Ah... Emm... Posso spie...>> <<Amore, non devi spiegarmi niente. Quello che hai detto è quello che speravo provassi per me. Sto con te perché ti amo da impazzire. Vuoi... Vuoi sapere perché stavo con Melody?>> <<Be', sinceramente, no... Mi dava molto fastidio quando vi baciavate davanti a me.>> Abbasso la testa e lui ride. Cosa c'è da ridere? <<Amo, stavo con lei perché non potevo stare con te e anche per farti ingelosire. E a quanto pare ci sono riuscito.>> Ride e io lo guardo storto. <<Aah, e dai, amore, a me succedeva la stessa cosa a vederti con Jake.>> Cosa? Cosa? Perché? <<Ah... Io... Lo facevo apposta. Però speravo che l'allontanassi da me. Jake era.. Era carino, ma era molto irritante.>> Rido imbarazzata e lui ride con me, ha una risata stupenda. <<Non hai idea come impazzivo io, Melody, con la sua voce fastidiosa, era anche peggio.>> <<Già.>> Rido. <<Voglio confessarti una cosa. Posso?>> <<Certo, tu puoi dirmi quello che vuoi.>> <<Quando lo baciavi davanti a me, volevo spaccargli la faccia. Odiavo il modo in cui ti abbracciava al posto mio. Quando tornavo a casa andavo dritto in camera mia e spaccavo qualsiasi cosa mi capitasse tra le mani. Mia madre si arrabbiava molto con me. La notte avevo gli incubi e gridavo nel sonno. Mia madre era preoccupata e alla fine le confessai cosa provavo per te. Lei mi guardò negli occhi, mi sorrise e disse: "Dovrai combattere per lei, prima o poi riuscirai a conquistarla, è quando succederà ti ricorderai delle mie parole. Non smettere di lottare per ciò che ami, figlio mio." E infatti ho combattuto per te. E, come avrai capito, non smetterò di lottare.>> Alza le nostre mani incrociate. Ho di nuovo le lacrime agli occhi. <<Brian, sei... Sei la mia vita!>> Lo bacio e lo sento sorridere sotto le mie labbra. Mia madre si schiarisce la voce e io sussulto. Non mi ero accorta che fosse entrata. <<Mamma...>> Sorride e mi porge un panino. Spero che non abbia sentito. <<Brian, sono contenta di vederti sveglio.>> <<Grazie, signora, anche io sono contento di vederla, un'altra volta...>> Sorride. È un sorriso tirato. <<Penso.. Penso che ti devo delle scuse. E smettila di chiamarmi "signora" mi fai sentire vecchia. È da quando conosci Avie che te lo dico. Chiamami Trudy con il mio nome.>> <<Si, sign... Trudy. Ma non mi devi nessuna scusa. Eri preoccupata per tua figlia, è normale.>> Sorride. Non riesco a non guardarlo. <<Va bene. Vi lascio soli.>> Esce dalla stanza. <<Me ne dai un po'? Non mi piace quella robaccia che danno qua.>> <<No. È mio.>> <<Dai...>> Dice in tono lamentoso e mi guarda con gli occhi da cucciolo. Dio, quant'è irritante. <<Uffa. Un solo morso.>> Morde il panino. <<Basta! È il morso più grande che abbia mai visto!>> Glielo strappo dalle mani e lui fa un lamento. <<Guarda, me l'hai praticamente finito.>> <<Non esagerare.>> Dice con la bocca piena. <<Non parlare con la bocca piena, maleducato.>> <<Mmm...>> Dice con un lamento e io scoppio a ridere. <<Mi dai un bacio?>> Deglutisce l'ultimo pezzo di panino. In tutta risposta do un altro morso e lui sorride. <<Non mi fa schifo baciarti mentre mangi.>> Mi prende la mano e mi tira a sé. <<Brian, no.>> <<Non parlare con la bocca piena, maleducata.>> Sussurra avvicinando le sue labbra alle mie. Mi bacia e per fortuna non ci mette la lingua.

Finito il panino gli dico: <<Ti devi alzare. Dobbiamo fare i bagagli.>> <<Non vedo l'ora, ma non mi alzo.>> <<Dai, pigrone.>> Gli tiro un braccio, ma lui dà uno strattone e finisco su di lui. <<E adesso che fai?>> Sorride. Mi cinge in vita con un braccio e io sono praticamente paralizzata. <<Brian, lasciami.>> <<Nah..>> Sorride di nuovo e mi bacia. Ho le mani sul suo petto. Sembra strano, ma quella posizione mi piace. Nonostante siamo in un letto d'ospedale. <<Ti amo, amore.>> Mugola sul mio collo. <<Ti amo.>> Gli sussurro nell'orecchio. Mi guarda negli occhi e mi accarezza la guancia. Mi vengono immediatamente i brividi. Mi piace questo contatto. È quello, che non dimenticherò mai.

Lui, la mia cura... [Completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora