Capitolo 16

17 3 0
                                    

<<Credo che prenderò qualcosa da vestire... Sai.. Per quando dovrò dormire a casa tua.>> Mi fa l'occhiolino. Faccio il sorriso più falso che abbia mai fatto. <<Mi dici cosa c'è? È da quando siamo andati via da quel banco che non parli.>> <<Hai anche il coraggio di chiedermelo, Brian?!>> <<Non dovrei averlo?>> Scherza anche quando sono arrabbiata... Lo odio! <<Se non venivo a recuperarti gli spaccavi la faccia!>> <<Si, infatti, ma non è successo..>> "Si, infatti"?!  Quindi l'avrebbe fatto davvero! <<E non dovrà mai succedere.>> <<Perché?>> Ma che razza di domanda! <<Perché no! Non mi piace che cerchi di ammazzare qualunque ragazzo che mi sorrida, o che mi guardi... Conversazione chiusa.>> <<Mi perdoni?>> <<No.>> <<Dai, amore... Ethan ti ha chiesto il numero. Tu non lo conosci, farebbe di tutto pur di portarsi a letto una persona. Tu hai fatto la stessa cosa con la cameriera, mi sembra. Anzi hai fatto anche peggio.>> <<Non mi parlare di quella zozza. Non è la stessa cosa. Perché lo conosci? E non ti perdono, punto.>> <<Allora non dovevo perdonarti neanche io. Lo conosco perché è il migliore amico di Tyler.>> Sentirlo nominare mi fa pensare di nuovo a lui.. Accidenti! Era da un'ora che non ci pensavo e ora me lo nomina! E sopratutto, com'è possibile che ogni cosa giri intorno a lui?! <<In che senso? Cioè, ho capito che è il migliore amico di tuo fratello, ma che vuoi dire con: "Non dovevo perdonarti"?>> <<La scenata.. Non dovevo perdonarti, eppure l'ho fatto. Dovresti farlo anche tu.>> Come si permette di dire questo?! È stata tutta colpa sua. Doveva lasciarlo sul tavolo quel biglietto neanche metterlo in tasca! Forse sono troppo severa.. Ma ha sbagliato lui! <<Anche lì dovevo perdonarti io. Hai sbagliato tu, e lo sai. E non era nemmeno una scenata, avevo tutto il diritto di essere arrabbiata con te! Ma, comunque, ti perdono. Ma fai un'altra scenata come quella, o anche peggio di quella, e a me non mi vedi più. Hai capito, Brian?>> <<Giuro, non succederà più..>> Mi dà un bacio sulla guancia. Non basta un bacio lì per farmi stare meglio. Ho bisogno di un bacio vero.. <<Vieni qui..>> Lo afferro per la maglia e lo avvicino a me. Lui mi cinge la vita con le braccia e mi bacia. Non mi interessa assolutamente niente che siamo in un mercato pieno di gente e che mi madre sia a pochi passi davanti a noi. Mi aveva avvertito, mia madre, che l'amore di Brian poteva tramutarsi in ossessione.. E fino ad ora non avevo capito a cosa si riferisse, ma ora lo so. Continua a dire che sono sua.. A dire la verità mi fa un po' paura.. A volte mi lancia certe occhiate.. Ma cerco di stare tranquilla e non pensarci troppo. Ma alla prossima che fa, lo lascio. Giuro. E sento la voce di Tyler che mi dice: “Brava, piccola!”

Dopo aver preso un po' di vestiti per Brian e per me, andiamo finalmente a casa. Corro in camera mia per provare i nuovi abiti. Mi sono sfilata il vestito quando la porta si apre. <<Tesoro, esco. Devo andare a lavoro. Forse, torno tardi.. Vi lascio soli... Non ti dico di non fare niente, perché so che lui non si sa trattenere, quindi ti dico solo di stare attenta a come si comporta.. La scenata di poco fa avrebbe dovuto aprirti gli occhi, io ti ho avvisata e i suoi scatti d'ira sono la prova che ho ragione.>> <<Mamma... Io.. Non ho intenzione di fare cose.. E grazie, ci sto pensando.. Ho intenzione di lasciarlo, alla prossima che fa.>> So di essere bordeaux, ma a questo punto c'è poco da fare. <<Si, tesoro, lo so. Ma lui ti salterà addosso. Non dire di no, perché si vede... E fai bene.. Però non ti sentire in colpa se lo lascerai, capito?>> <<Si... Ciao. Mamma.>> Questa conversazione è assolutamente inutile. Lo so che mi salterà addosso. E, sinceramente, non vedo l'ora. Ho paura di lasciarlo, perché senza di lui, mi sentirei vuota, ma se si comporta male, non posso fare altrimenti.. E ho paura, anche perché, se è così ossessivo come sostiene mia madre, ci mancherebbe poco a diventare violento e potrebbe commettere qualche cosa che poi lo farà pentire.. Potrebbe, che so.. Picchiare Tyler, o, ancora peggio, picchiare me.. So che non mi farebbe mai del male, fisicamente. Perché dentro, me ne ha già fatto parecchio.. Ma la paura è troppo forte. <<Ciao, tesoro..>> Sorride ed esce dalla mia stanza. Sento la porta d'ingresso chiudersi. Ecco, ora siamo ufficialmente da soli. All'improvviso sento le gambe che mi tremano. Mi affretto a provare i vestiti. <<Posso entrare?>> <<Emm.. Si.>> <<Volevo che mi aiutassi a provare le cose. Voglio una tua opinione.>> <<Va bene.>> <<Tutto apposto?>> <<Si, perché non dovrebbe andare tutto apposto?>> <<Perché parli veloce, e quando lo fai, sei agitata.>> Mi conosce troppo bene... Devo calmarmi, non succederà niente. E non dovrò lasciarlo, perché si comporterà benissimo.. <<No, tutto apposto. Tranquillo.>> <<Quello mi piace..>> Si morde il labbro inferiore, come fa sempre quando gli piace quello che ho addosso... O quando non ho nulla. <<È solo un vestito con le maniche corte.>> <<Si, ma ti sta bene. Ti risalta le curve..>> <<Quali curve?! Io non ho curve.>> <<Si, le hai.>> Si avvicina. Mi accarezza i fianchi seguendo con le dita le curve del mio corpo. In effetti mi dicono che ho il fisico a clessidra, ma non ci ho mai fatto caso, a dire la verità... <<Brian..>> <<Vedi? Sei piena di curve, amore.. Mi fai impazzire.>> Mi bacia sul collo, mentre mi tira giù la lampo del vestito, sulla schiena. <<I vestiti erano una scusa, vero?>> <<No, non lo erano.. Ma poi, ti ho vista con questo vestito.. E mi hai fatto venire voglia.>> <<Brian!>> <<Dimmi, amore.>> <<Sei troppo..>> <<Troppo?>> Mi guarda e sorride. Cazzo! <<Troppo bello.>> Mi bacia. Perché l'ho detto? Si, è vero è bello però... Non riesco a non pensare ad altro che a Tyler e a quanto sarebbe disgustato da me.. <<E comunque sei troppo agitata, tranquillizzati. Ho il..>> Lo interrompo prima che dica quella parola. Mi prende in braccio e mi porta sul letto. Non mi sono nemmeno accorta che mi ha tolto il vestito. Ma quando l'ha fatto? Si stende su di me. Mi dà un bacio sul collo, sono agitatissima.. Ma perché?, è solo Brian. Con Joshua era tranquilla e neanche lo conoscevo... Non posso che non chiedermi se, con Tyler, sarei così agitata.. Mi slaccia il reggiseno, gli sfilo la maglietta. In questo momento, non so come, visto che non lo amo.. Lo desidero più dell'aria. Si blocca improvvisamente. <<Che succede?>> <<Sembri distratta... Sei agitata?>> <<No.. Non sono distratta stavo solo pensando a una cosa..>> <<Però sei agitata.>> <<Si.>> <<Non devi. Non ti farà male come la prima volta, davvero.>> <<Possiamo, però... Che so.. Fare in fretta?>> <<No. Voglio sentirti il più possibile. E ti prometto che farò piano.>> Mi schiarisco la voce anche se non devo parlare... Mi devo assolutamente calmare. Così non va. Pensa, pensa.. <<Posso venire su di te?>> Ma che idea è?! <<No.. Sto io.>> <<Perché?>> <<Perché preferisco stare sopra.>> Oh... <<Uffa, va bene..>> Si sbottona i pantaloni e io mi agito di più. Si alza dal letto e se li sfila. <<Cazzo..>> <<Che.. Che c'è?>> <<Mi sto eccitando ancora prima di iniziare.>> Penso che l'abbia detto per non dire altre cose ancora più.. Emm.. Si mette a ridere, ma io non ci trovo niente di divertente. Si toglie le culotte che gli ho prestato. Be', in effetti, lo è abbastanza.. Mi costringo a distogliere lo sguardo. La voce di Tyler mi rimbomba in testa: “Piccola, non lo fare. Non farmi questo. Non farmi soffrire..” Come faccio a non farlo soffrire e a resistere al corpo di Brian, nudo davanti a me?! <<Vieni..>> Mi alza dal letto. Si abbassa e mi toglie le culotte. <<Tremi giusto un po', eh amore?>> <<Non prendermi in giro!>> <<Non lo stavo facendo.>> Mi riporta sul letto. Parla in modo strano, basso... Mi sembra molto più sexy così... Dio, non ce la faccio più ad aspettare! È lento ad infilarsi quell'affare... <<Muoviti, Brian!>> Soffro la perdita di contatto.. <<Cosa?>> <<Muoviti! >> Lo tiro su di me e lui sorride. <<Perché devo muovermi?>> <<Perché ti voglio!>> <<Ah, adesso mi vuoi?>> <<Sbrigati, o mi alzo e mi rivesto.>> <<No, no. Okay..>> Trattengo il fiato quando entra in me. <<Amore..>> Ansima lui. <<Ti amo, Brian.>> Questa volta, so per certo che, non sto mentendo, lo amo davvero.. <<Ti amo, Avie.>> Perché mi ha chiamata per nome? Probabilmente perché l'ho chiamato io.. “Piccola, no. Non lo fare, ti prego.” La voce di Tyler non fa che farmi agitare di più! Mi fa davvero male sentire la sua voce così sofferente.. <<Perché mi hai chiamata... Per nome?>> Non riesco neanche a parlare. È bellissimo.. Tutto è bellissimo. <<Perché voglio che... Mm.. Sia reale.>> <<Oh.. Di certo non è... Un sogno. Mi sarei già svegliata.>> Rido e lui con me.. Ma non l'avrei fatto, se nel sogno, ci sarebbe stato Tyler. Siamo completamente in estasi e nessuno dei due riesce più a parlare. So per certo che è la cosa più bella che mi sia mai capitata in tutta la mia vita. Lui è la cosa più bella che mi sia capitata. Lui è unico. E questo è vero.. Anche se per me lo è anche Tyler.. L'unicità ti rende perfetti per la persona che ti ama, ma a volte ti rende imperfetti alla gente. A me della gente non me ne frega proprio un cazzo.. Alle persone potremmo sembrare diversi, ma se ci conoscessero, saprebbero che siamo uguali. In questo preciso istante, mi importa solo di lui. Mi importerà sempre e solo di lui. Ma come amico.. Sempre e solo come amico.. Ma amo il mio migliore amico.

Lui, la mia cura... [Completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora