Capitolo 26

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<<Allora, mi fai vedere questi vestiti nuovi?>> Si morde il labbro.. Quando li metterò mi salterà addosso? <<Si, siediti...>> Sorrido. <<Mi devo preparare psicologicamente, amore mio?>> <<Si, credo proprio di si..>> Dio, non riesco a fare a meno della sua voce. Apro l'armadio e tiro fuori il  primo abito che ho comprato. Glielo faccio vedere senza indossarlo. <<No, non hai capito. Io voglio vederteli addosso. Voglio vedere come ti stanno.>> <<Ah, no! L'avevo capito, amico mio. Ma non li metto, perché sennò mi salti addosso.>> <<Mettili. E non chiamarmi amico mio. Sembra che non stiamo insieme.>> Perché stiamo insieme? Certo che si, stiamo insieme! Ancora non riesco a crederci. <<E va bene.>> Concedo. Mi tolgo la canottiera che avevo messo dopo che mi ha posata a terra. Lui inizia a fissarmi. Come farò? Indosso l'abito. Arriva appena sopra il ginocchio, è rosso, ha uno scollo a cuore, senza maniche, gonna a campana, più o meno, e dietro è intrecciato. Mi fissa. Quegli occhi neri a volte sono inquietanti e questa è una di quelle. <<Allora, dì qualcosa, cavolo!>> <<È questo il problema non so cosa dire..>> <<Mi sta così male?>> <<No, per niente.. Anzi, sei.. Sei.. Splendida. Mi hai lasciato senza parole, amore. Sul serio.. Prova un altro vestito, altrimenti te lo strappo di dosso!>> <<Pervertito!>> Gli lancio con cuscino che è sopra la poltrona. Si mette a ridere, mi è mancato sentirlo ridere così.. Provo un altro abito. Nero questa volta. Maniche corte, scollo quadrato, anche questo fino a sopra il ginocchio ed è attillato, dietro a una cerniera. <<Questo mi piace meno dell'altro. Ma ti sta benissimo.. Risalta quel fisico da paura che hai..>> <<Tyler! Mi farai diventare rossa.>> <<È quello che spero, amore..>> Ride ancora. Altro abito. Questo è più corto sempre attillato, arriva alle cosce, scollo a cuore, si intreccia il collo, dietro a una scollatura che arriva appena sopra il sedere, è un lilla chiaro, il colore. Si morde il labbro e non commenta. Mi fa innervosire. <<Tyler?>> Scuote la testa, è rimasto di sasso. <<Questo è il mio preferito. Sei splendida, bellissima e magnifica, tutto insieme. Ti sta davvero bene. Lo metterai sempre quando sarai con me, vero? Mai per uscire, però..>> Ecco, un'altra cosa che mi piace di lui, che è geloso da morire, ma non lo fa vedere. <<Li hai finiti?>> <<No, cioè si. I vestiti si, poi ho comprato una maglia e dei pantaloncini di jeans.>> <<Prova.>> Mi tolgo il vestito e lui fa una smorfia, probabilmente perché lo voleva togliere lui. Metto i pantaloncini, arrivano fino ad appena metà coscia e la maglia è corta fino alla pancia, è a maniche lunghe, ma lascia scoperta una spalla. I jeans sono blu scuro con chiazze bianche e la maglia è grigia chiara con un'acchiappa sogni disegnato davanti, tutto colorato. Appena l'ho vista me ne sono innamorata. Sarà per l'acchiappa sogni che ha in comune con Tyler, sarà perché è stupenda.. Mah.. Comunque, fra tutto, è quella che mi piace di più. <<Questi sono?>> <<Si.>> <<Waw.>> <<Cosa?>> <<Sono strani.. Hai dei gusti strani.>> <<Io sono strana. Guarda con chi sto!>> Mi metto a ridere, ma mi blocco appena sento le sue mani afferrarmi per i fianchi e alzarmi da terra. Mi butta sul letto. <<Sentiamo, con chi stai?>> <<Con il ragazzo più gnocco del mondo.>> <<Ah, ecco.>> <<Non penso di meritarti. Infondo, perché stai con me? Cos'ho io che le altre ragazze non hanno?>> <<Sei bella, intelligente, hai un fisico da far invidia a qualsiasi modella. E dovrei essere io a dire di non meritarti, non tu. Sei tanto per me e nemmeno te ne accorgi. E, soprattutto, hai me. E io non ti lascerò mai.>> "Sei tanto per me e nemmeno te ne accorgi"? È così? Io sono tanto per lui? No, lui è troppo per me.. <<Lo so già..>> <<Tu lo farai?>> <<Che?>> <<Lasciarmi.>> <<Ma te lo puoi pure scordare! Non permetterò a nessuna cagna là fuori di portarti via da me!>> Mi guarda, divertito. <<Ho esagerato?>> <<Nah..>> <<Fiu.. Menomale. Ora mi fai togliere queste cose?>> Indico i vestiti che ho addosso. <<Ma a me piacciono, ti fanno sembrare più aggressiva.>> <<L'acchiappa sogni sarebbe aggressivo? Ma, per favore! Togliti da sopra di me, prima che lo divento sul serio..>> Si mette a ridere e si sposta. Tolgo i pantaloncini e la maglia. Bussano e prima che mi possa mettere qualsiasi cosa addosso, Tyler dice: <<Avanti.>> Entra mia madre e, per fortuna, mi riesco ad infilare la canottiera che mi arriva fino alle cosce, prima che si sporga dall'anta dell'armadio. <<Sono tornata.>> <<Si, ho notato.>> Dico, seccata. <<Tutto bene?>> <<Si, mamma.>> <<Tyler ti va di mangiare da noi?>> <<Va bene, grazie signora.>> <<Ah, no! Anche tu? L'ho già detto a tuo fratello, chiamami Tru.. Oh, scusami, non volevo nominarlo..>> Dice quest'ultima frase girandosi verso di me. <<Mamma, non fa niente, non mi fa male sentire il suo nome, o sentire che è suo fratello, anche perché non lo è di sangue..>> <<Già. Quindi non fa niente, Trudy. Mangerò qua volentieri, grazie.>> <<Prego.>> Sorride a Tyler e si avvicina a me. <<Te l'ho detto.. Tyler mi piace più di Brian!>> <<Si, mamma, lo so. Ciao!>> La sbatto praticamente fuori dalla mia stanza. In effetti, sentirlo nominare, fa un po' male... Ma non come immaginavo.. Anche se è passato solo un giorno.. Ma, ora che ci sto pensando, non ho smesso di stare male.. Forse, ho solo imparato a cadere senza fare rumore.

Lui, la mia cura... [Completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora