Capitolo 10

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A mia madre non ha dato fastidio che Brian mi abbia chiesto se poteva dormire qui. Non ha replicato e durante la cena non fa domande e sorride per tutto il tempo. <<Com'era la cena?>> Ci chiede quando finiamo con un sorriso strano stampato in faccia. <<Buona.>> Rispondo con l'ultimo pezzo di mela in bocca. Brian annuisce. Anche lui ha la bocca piena.

<<Vorrei andare a dormire se posso, sono stanco.>> Dice Brian passando l'ultimo piatto da mettere in lavastoviglie. <<Si, anche io.>> Dice mia madre. Io sbadiglio. Forse è meglio che anche io vada a dormire. Non ho dormito niente in ospedale perché avevo paura che Brian avesse un'altra ricaduta e non ho voluto staccargli gli occhi di dosso nemmeno per uscire a prendere un caffè. Si va a sistemare sul divano. Mamma sale con me le scale. <<Va tutto bene tra voi?>> <<Certo, non hai notato le nostre mani?>> Avevamo le mani intrecciate sul tavolo. <<È per quello che lo chiedo. Sembrava che le teneste unite per farmi vedere che stavate bene anche se pare che non è così.>> <<No, mamma... Va tutto bene. Strano a dirsi, ma l'incidente ci ha uniti molto. Anche più di quanto potessimo immaginare.>> <<Sono contenta per voi, tesoro. Ho visto come ti guarda...>> <<Come?>> <<Come se volesse proteggerti da ogni disastro nel mondo. Come se tu fossi la cosa più importante per lui. Come se fossi il suo ossigeno. Ma, soprattutto, come se ti amasse davvero. E ora so che è così. Ma qualche volta l'amore, specialmente come quello di Brian, così forte, può tramutarsi in ossessione. Non è il mio ideale di ragazzo per te, tesoro, ma se sei felice tu, lo sono anch'io. Comunque, promettimi che starai attenta.>> <<Te lo prometto.>> Faccio una pausa, ci penso prima di formulare la domanda che mi faccio anche io da un po'. <<Ma potresti dirmi quale sarebbe il tuo ideale di ragazzo?>> <<Tyler..>> <<Oh...>> Ma sul serio?! Anche il mio! <<Ti voglio bene, tesoro.>> <<Grazie, mamma.. Anch'io.>> Mi bacia sulla fronte e sorride. Entra in camera sua e chiude la porta. Io entro nella mia e faccio la stessa cosa. Tiro un sospiro. Brian sembra ossessivo con me? A parte il fatto che mi ha detto che sono sua, che nessuno può guardarmi e stava per picchiare un mio ex compagno di corso, non mi sembra.. Ci penserò se farà qualcosa di sbagliato... Ma agli occhi della gente fa quest'effetto vederci insieme? Nel senso che si vede così tanto il modo in cui mi guarda? E com'è possibile che il ragazzo ideale di mia madre per me, sia lo stesso che vorrei io? Ma lo voglio davvero?

Sto dormendo e nel mio sogno ci sono dei passi che non dovrebbero esserci. Apro gli occhi nel buio della mia stanza e sento bussare alla porta. Oddio... <<Avanti.>> Dico piano per farmi sentire solo da chi è dietro. Brian è in boxer, a petto nudo e i capelli scompigliati dal sonno. Ha un sorriso a trentadue denti stampato in faccia. Alla luce fioca della finestra ad arco in corridoio è ancora più bello. Questo Brian è diventato ufficialmente il mio preferito. L'orecchino a piastrina brilla alla luce. <<Posso entrare?>> Annuisco, perché sono senza fiato e non riesco a parlare. Entra e chiude la porta dietro di sé. Accendo l'abat-jour sul comodino e noto una cosa che prima non avevo notato. Sul petto ha dei tatuaggi. Non mi aveva detto di averceli, -be', io non gliel'ho chiesto, ma non avevo motivo di farlo-, forse li ha fatti quando ci siamo persi di vista due anni fa. <<Che guardi?>> Mi chiede, sedendosi sul letto. Risvegliandomi dai miei pensieri. <<Guardavo i tatuaggi.>> Rispondo col filo di voce che mi è rimasto. Ne approfitto per guardarli. Ha due rose nere sotto le clavicole, una sirena su tutto il petto, dalla spalla fino a sotto la pancia dove inizia l'inguine. Una cosa grigia che assomiglia ad un'ancora distorta al fianco e nell'altro ha una frase anch'essa distorta dai muscoli tirati. Solo adesso mi sono accorta che si sta stirando. Ha ancora le braccia dietro la testa quando mi dice: <<Allora, hai intenzione di sbattermi fuori o posso dormire qua? Il divano sembra comodo quando ti siedi, ma se ci devi dormire, t'ammazza.>> Sorride. <<Io cosa ti avevo detto? Se saresti venuto in camera mia ti avrei lasciato... Ma visto che sono buona e ti amo, puoi stare qua, ma dormi sul pavimento.>> Abbassa le braccia, ma sorride ancora. <<Sul pavimento? Andiamo amore, io non mordo.>> Quanto mi piace quel nomignolo sulle sue labbra. Si avvicina e io non mi riesco a muovere. <<Posso dormire con te?>> Ecco di nuovo gli occhi da cucciolo. Ma questa volta non cedo.. <<Si. Sul pavimento.>> Ride e non si sposta. Che cavolo, il mio autocontrollo sta esaurendo. Se continua così cederò. <<Amore..>> Mi sfiora la guancia con l'indice, quel tocco leggero mi ha fatto venire i brividi e mi ha acceso un fuoco dentro. Accidenti. Sa essere molto convincente... <<Okay, ma stai al tuo posto.>> <<Promesso.>> Ha una mano dietro la schiena e suppongo che abbia incrociato le dita. Che stronzo. Sorrido e mi metto sotto le coperte, fa la stessa cosa. <<Amore, posso avvicinarmi? Ti sento troppo lontana.>> Sussurra. Se gli permetto... <<Si.>> Ecco, brava... Lo sento scivolare vicino a me. Mi cinge la vita con un braccio, tirandomi a sé. Cerco di stare calma, ma sentire tutto il suo corpo così vicino al mio mi fa agitare. Questo vuol dire che non amo Tyler, vero? Spengo la luce. <<Ti amo, amore.>> Mi sussurra all'orecchio. <<Ti amo, anch'io.>> E spero che sia vero.. <<Girati.>> <<No.>> <<Dai, amore.>> Sbuffo e mi giro verso di lui. La luce tenue che entra dalla finestra lo rende, in un qualche modo, angelico quasi. Già, un angelo diabolico. <<E ora?>> Gli chiedo, mi bacia e mi fa girare a pancia in su, viene su di me. <<Brian, che?...>> <<Shh... Non parlare.>> Mi bacia ancora e mi mette una mano sotto la canotta, io lo fermo prima che arriva al seno. <<Ti ho già detto come la penso, Brian.>> <<Amore. Voglio sentirti mia.>> <<Lo sono già...>> So che non è così, ma glielo dico lo stesso per convincere anche me. Mi bacia e toglie la mia mano per posarla sulla sua schiena. La sua intanto esplora il mio petto. Non riesco a respirare.. Si ferma sul mio cuore che ha dei battiti un po' troppo accelerati. <<Batte così per me?>> <<No... Io... Non è...>> Vorrei che battesse solo per lui... <<Amore, tranquilla. Non succede niente. Senti...>> Mi prende una mano e la posa sul suo petto all'altezza del cuore. <<Senti?>> <<Si.>> <<Lui batte per te.>> Ho un tuffo al cuore. Perché anche il mio non può battere per lui?! <<Posso chiederti una cosa?>> <<Mm..>> Dice acconsentendo, posando un bacio sul mio collo. Ogni sua mossa mi fa sciogliere, buon segno... <<Cosa c'è scritto sul fianco?>> <<È un tatuaggio che ho fatto fare quando stavi con Jake.>> Accendo l'abat-jour, perché ho bisogno di guardarlo. Non ne avrò mai abbastanza dei suoi occhi verdi, del suo sorriso smagliante, dei suoi abbracci e soprattutto dei suoi baci, ma vorrei che fosse Tyler. No! Non è vero, non lo voglio! <<Cos'è?>> <<Emm...>> <<Dai..>> <<"Se ti avessi davanti, ti direi che gli sbagli che ho fatto non li rifarei.">> Dovrei chiedergli a cosa si riferiva, ma rimango paralizzata e l'unico suono che mi esce dalla bocca è: <<Oh...>> Che lo fa ridere, come ogni cosa che dico. <<Andiamo, amore. È vecchia.>> <<Lo so, è che... Mi piace.>> <<Ti piace?>> Mi sorride. <<S... Si.>> <<Sei rossa, lo sai?>> Sghignazza. <<No, non è vero.>> Mi alzo dal letto e corro allo specchio. In effetti ha ragione, sembro un peperone. <<Amo? Tutto okay? Guarda che...>> Mi giro e gli sorrido. È sdraiato a pancia in su, con le braccia piegate dietro la testa, il lenzuolo gli scopre il petto tatuato. Così non va bene. So che prima o poi ci cascherò, perché è troppo bello.. Ed io sono debole in questo caso... <<Si, tutto okay.>> Sorrido. <<È il sorriso più falso che io abbia mai visto in diciotto anni.>> Gli faccio la linguaccia e torno a letto. <<Ora è meglio se andiamo a dormire.>> <<Perché che ore sono?>> <<Le due..>> <<Beh... Non è tardi per me...>> Si avvicina e mi accarezza la guancia. <<Brian..>> <<Si, lo so.>> <<E allora?>> <<Niente.>> Mi dà piccoli baci sul collo, sul mento, e sulle guance, ma quando arriva sulle labbra esita e io non resisto più. Lo prendo da dietro il collo e lo bacio. Lo sento sorridere sopra le mie labbra. <<Non mi devi prendere così... Potrei farti cose molto brutte...>> Mi sfiora le labbra con le sue. Gli do uno schiaffo sul braccio. <<Non riesco a prendere sonno se fai così.>> <<Ma dai.. Non sono...>> <<Sei stronzo e sei praticamente nudo.. È già tanto che sono coricata e non ti ho sbattuto fuori.. Spero almeno di sognare qualcosa di bello..>> Sorride e io gli poso la testa sul petto. <<Vuoi sapere una cosa, amore?>> Troppo stanca per rispondere, ma per fortuna, Brian, è intelligente e non ha bisogno che io dica qualcosa. <<I sogni con te sono i miei preferiti.>> Mi addormento sorridendo, con quella frase che mi rimbomba in testa, penso a Tyler, - ma non dovrei, da quando l'ho visto in ospedale non riesco più a togliermelo dalla testa-, e ascolto il battito veloce del suo cuore.

Lui, la mia cura... [Completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora