Capitolo 44

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Mi fa salire in macchina aprendomi la portiera. Ha una 500L nera. Mi piace come macchina, ma non ha niente a che fare con la mia. <<Vuoi che ti porti a casa, o vieni a mangiare qualcosa con me?>> Mi giro verso di lui. <<Mi hai davvero invitata a cena?>> <<Già.. È inopportuno vero?>> <<Abbastanza..>> <<Mmm.. Quindi ti porto a casa.>> Gira la chiave e mette in moto. Non penso prima di parlare, come sempre.. <<Dai, va bene.. Vengo a cena con te, però prima devo dare da mangiare al cane e mi cambio..>> <<Va bene, come vuoi..>> Sorride. Non dovevo accettare.. Ma infondo non sarà tanto imbarazzante, no? Devo solo sopportare una cena, con il mio capo.. È una cena tra amici, una cena normalissima. Mi ripeto cercando di calmarmi. Ma la sua presenza non aiuta per niente.

Dopo aver dato la cena anche a Bobby ed essermi cambiata, esco di casa. Jace è seduto in macchina, non capisco cosa stia facendo. Apro la portiera e lui si spaventa. <<Che fai?>> Gli chiedo mentre mi siedo. <<Cercavo una stazione alla radio, ma non c'è niente di interessante..>> <<Oh.. Aspetta qui.>> Mi è venuta la grande idea di andare a prendere la chiavetta con le mie canzoni preferite.. Anche quella che mi ha dedicato Tyler, Carillon. Che cretina! Quando la attacca alla radio sorride. <<Bella.>> Commenta mentre tamburella le dita sul volante. <<Solo bella?>> <<No, è fantastica.. Ma non quanto una ragazza in particolare..>> Sorride. È girato in avanti, ma sento i suoi occhi su di me. No, dai.. Non lo ha detto sul serio, me lo sarò immaginato. <<Allora, dove mi porti?>> <<Pensavo di prendere due hot-dog da qualche parte e mangiarli al Parco dei Pini, ti va?>> <<Emm, si, va bene.>> <<O vuoi andare da qualche altra parte?>> <<No, no.. Mi va benissimo.. È solo che quel posto..>> Lascio la frase a metà. Abbasso lo sguardo poi guardo le stelle, fuori dal finestrino. Il cielo si è aperto e non piove più. Non riesco a finire la frase.. È solo che quel posto mi ricorda Brian e Tyler.. Ma cosa sto facendo? Sto cambiando ragazzo ogni anno tra un po'.. Non è da me. Non mi riconosco più.. Sento una lacrima che scivola sulla guancia, mi affretto a toglierla con la mano prima che Jace la veda. <<Tutto bene?>> <<Si, sto bene..>> Dico, ma so che non è così. Tutto è successo così in fretta.. Il fidanzamento con Brian, la sua morte, il fidanzamento con Tyler, la rottura, il fidanzamento con Ethan, i bambini, la spinta, la rottura, il cane, il lavoro.. Adesso ho paura che possa succedere qualcos'altro. Sento che succederà qualcosa di cui dovrei avere più paura.

Prendiamo gli hot-dog e ci sediamo su una panchina. Do il primo morso al panino e Jace mi guarda. <<Allora?>> <<Cosa?>> <<Com'è?>> <<Buono.>> Sorride soddisfatto e addenta anche lui il suo panino. <<Raccontami di te..>> <<Cosa vuoi sapere?>> <<Non lo so.. La tua vita. Tutto..>> Sono curiosa.. Mi racconta che è stato adottato a tredici anni perché Estelle non ha potuto avere figli. Suo padre se n'è andato due anni dopo e da lì ha sempre lavorato in biblioteca. <<Non sei fidanzato o sposato, che so..?>> <<No. Non ci penso. Mia madre crede che sia nell'età giusta per formare una famiglia, ma fino ad ora non ho trovato nessuna capace di sopportarmi.>> Si mette a ridere. <<E tu? Intendo.. La tua vita?>> <<Un po' come la tua..>> Gli racconto di mio padre, dell'incidente. Della mamma che ha dovuto crescermi da sola. Dei miei nonni che non l'hanno aiutata. E che non ho potuto finire il liceo per tutti i debiti che avevamo. Sorrido. <<E che mi dici di Brian?>> A sentire il suo nome mi va di traverso il panino, per fortuna abbiamo preso delle cose da bere, bevo un sorso di Estathé e mi riprendo.. <<Cosa vuoi sapere?>> <<Tutto..>> <<Non mi piace parlare di lui..>> <<Oh.. Scusa, fai come se non te lo avessi chiesto, okay?>> <<Va bene.>>

Lui, la mia cura... [Completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora