Tutta questione di convenienze

324 20 0
                                    

Ci congedammo piuttosto tardi, prendendo come scusa l'arrivo della carrozza per non rimanere a cena. Mio padre era reduce da un lungo pomeriggio di pettegolezzi con nonna Bennet, mentre io da uno di silenzio teso con il signor Wickham.

I due nuovi arrivati seguirono immediatamente il nostro esempio, dandosi appuntamento con mio padre per una battuta di caccia l'indomani.

<<Vi raccomando di prendere parte al ballo che si terrà a Bingley Mannor in onore del rientro di Caroline la prossima settimana >> ci invitò mia zia Jane, accompagnandoci alla porta.

Poi aggiunse rivolgendosi ai due gentiluomini << Naturalmente l'invito è esteso anche a voi Signor Beckett e al caro nipote Fitzwilliam Wickham>>

Mia zia Jane aveva perdonato immediatamente Lydia e il marito per la loro "fuga romantica", ma il rispetto per la sua famiglia l'aveva indotta a mantenere comunque le distanze dalla coppia dei Wickham.

Il signor Beckett ringraziò a nome di entrambi, accentando con affabilità l'invito. 

Wickham, invece, rimase in religioso silenzio, senza scomporsi ma mostrandocon un lungo sguardo di rimprovero all'amico il suo disappunto per l'invito . 

Dopo i consueti convenevoli, salutammo definitivamente e salimmo in carrozza per ritornare a Pemberley.

L'indomani mi alzai di buon mattino, sperando di trovare mio padre ancora in casa. Desideravo a tutti i costi recarmi a caccia con lui, nonostante il volere contrario di mia madre.

Convincere la signora Darcy, che considerava la caccia un passatempo  non adatto a una signorina, sarebbe stata un'impresa titanica , ma con mio padre avrei dovuto solamente pregarlo un po' e spargere qualche lacrima per fargli fare tutto ciò che volessi. 

Sentii alcuni rumori provenire dal saloncino est, l'unica parte della magione completamente inondata dal sole a quell'ora del mattino.

Mia madre e mio padre erano seduti a fare colazione e stavano discutendo animatamente. Strano che Mrs Darcy fosse sveglia così presto, a meno che non si fosse alzata all'alba solo per impedirmi di sgattaiolare via con mio padre. Drizzai le orecchie per cogliere la loro conversazione.

<<Sai che non sono d'accordo, mio caro. Ho accettato che fosse nominata amministratrice delle tue finanze senza fiatare, nonostante  non ritengo  che il denaro e gli affari siano occupazioni da signorine. Ma  aborrisco completamente la caccia. E' oltremodo sconveniente che una Darcy, per giunta tua figlia, imbracci armi per uccidere gli animali. Non darò mai e poi mai il mio consenso >>  affermò la signora Darcy con tono forzatamente pacato.

<< Non rendere il suo cognome una sorta di maledizione. Sbaglio oppure anche tu alla sua età non seguivi così diligentemente le convenzioni?>> ribattè mio padre con tono accondiscendente.

<<D'accordo. Ero anch'io un po' ribelle, ma non al tal punto da indossare la vecchia tenuta da caccia di mio padre e tirare con il fucile. In società si chiacchiera e anche molto>> rispose la signora Darcy perdendo leggermente la calma.

<< Da quando ti interessano i pettegolezzi, maman?>> feci il mio ingresso interrompendo la conversazione.

<<Da quando hanno come oggetto la mia famiglia e in particolar modo te.  Le male lingue  dicono che tu sia stata adottata e non abbia nelle vene sangue Darcy. Tuo padre ti ha concesso troppo e questo è il risultato>> concluse mia madre.

Mi sovvenne l'insinuazione del giorno prima fatta  da  Louisa e a cui io non avevo dato molta importanza, ritenendola un ennesimo stupido insulto.

Mio padre alzò un sopracciglio irritato. Si era evidentemente stancato di dover sopportare una società basata esclusivamente su convenzioni bigotte e lingue troppo lunghe.

<<Stavolta, inoltre, non sarete solamente voi due.  Parteciperanno anche il signor Beckett e  Wickham, evitiamo quindi di dare adito ad altre voci e lasciamo che quelle attuali si plachino, mia piccola Lizzy>> tentò di convincermi con voce suadente la signora Darcy.

<<Helen, mia cara>> intervenne mio padre, intercettando la mia occhiata di disappunto << Tua figlia, nonostante la somiglianza, non è te>>

<< Ti prego, non intervenire anche tu>> sbottò lei.

<<Maman, lasciami andare solo per questa volta>> la supplicai con voce ferma. Odiavo essere limitata da una società troppo ottusa per capirmi.

<<Mia cara Helen, tua madre ha ragione>> rispose il signor Darcy severo e continuò << Non voglio vederti soffrire per uno stupido scandalo. I pettegolezzi più sono falsi più ottengono  credibilità in società>> 

Lo guardai delusa ed amareggiata. Credevo che lui  fosse il mio paladino, mentre stavolta si era rivelato un traditore.

<< Ciò non vuol dire che non possiate fare una passeggiata per i boschi di Pemberley e , per caso, incontrare gli uomini durante la caccia>>  disse mio padre con uno sguardo d'intesa  << non darà adito a nessuna voce e sarà di giovamento ad entrambe>>.

Gli occhi mi scintillarono, con questa affermazione il signor Darcy si era decisamente redento.

<< Ma mio caro, oggi verranno in visita i Bingley>> lo informò mia madre  << Dovremmo essere di ritorno non più tardi di mezzogiorno>>. Sentite quelle parole, mio padre si mise a tossire, affogandosi con il caffè che stava sorseggiando.

<< Non preoccuparti, mia madre andrà a pranzo da Mary>> aggiunse la signora Darcy, interpretando la reazione di mio padre come disappunto per l'arrivo della suocera. Infatti Mr Darcy si rilassò.

<<Ti prometto che saremo di ritorno per l'ora stabilita >> le sorrisi euforica, saltando di felicità. Mia madre annuì rabbonita.  

<< Mie care signore, sono atteso da più di venti minuti e non è mio costume arrivare in ritardo. Spero ci vedremo più tardi>> detto questo mio padre si alzò e con grazia sparì in corridoio.

Io mi sedetti accanto a mia madre e sorseggiammo il tè in silenzio: lei, forse, per l'irritazione di essere stata gabbata per l'ennesima volta e io, seppur non completamente soddisfatta, almeno felice di poter trascorrere qualche ora con mio padre. 

Angolo dell'autrice: Ecco un nuovo capitolo della storia! Spero mi facciate sapere al più presto cosa ne pensate. Detto questo volevo augurare a tutti coloro che come me a breve inizieranno le lezioni un buon anno scolastico. Grazie e alla prossima ;)

The heiress to PemberleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora