23 ⎸Ti ho fatto del male

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Dormivo ormai da otto ore quando un forte odore di zolfo mi punse le narici facendomi aprire gli occhi

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Dormivo ormai da otto ore quando un forte odore di zolfo mi punse le narici facendomi aprire gli occhi. La testa mi faceva male, e non appena vidi la luce che riempiva la stanza percepii le mie pupille restringersi.

Come al solito, non ricordavo nulla.

Mugugnai infastidita e cercai di appoggiarmi ai gomiti per mettermi seduta.
Avevo dormito dopo chissà quante notti insonni, e per la prima volta da mesi avevo dormito un sonno senza sogni.

Un sonno senza Caleb.

Tentai una seconda volta di raddrizzarmi, ma purtroppo i miei arti superiori non sostennero il mio peso facendomi rimbalzare nuovamente sul morbido materasso. Il cuscino era un po' troppo duro per i miei gusti, ma era sempre meglio che dormire sul pavimento.

«Si è svegliata»

Mi guardai intorno.

Prima di quel momento non mi ero resa conto che, oltre a me, in quella stanza c'erano Thomas e il dottore della clinica.

Min-jun se ricordavo bene.

Il diretto interessato fece un passo verso di me con la mano allungata, ed io ingenuamente feci lo stesso guadagnandomi un sorriso da parte sua.

«Come si sente?» mi domandò, e sistemato un piccolo oggetto attorno al mio dito indice, mi tenne per il polso dedicandomi la sua attenzione.

«Mi fa male la testa...» confessai, e il dottore annuì pensieroso prima di togliermi l'oggetto e lasciarmi la mano.

«Posso?» mi chiese.

Inizialmente non capii, ma quando lo vidi togliersi lo stetoscopio dal collo annuii sciogliendo il nodo che mi si era formato in gola.

È solo un dottore, Abbie. È qui per darti una mano.

Min-jun prese in considerazione il mio essere così restia ma procedette alzandomi delicatamente la maglietta. Appoggiò la coda dello strumento sulla mia schiena, dopodiché me lo spostò sul petto aspettando una mia possibile reazione contraria che però non vide.

La Macchia Nera [version two]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora