33 ⎸È ancora vivo

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Tenni gli occhi sulla schiena di Bryce finché non scomparve dietro alla porta della stanza, lasciandomi di nuovo solo con Abigail

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Tenni gli occhi sulla schiena di Bryce finché non scomparve dietro alla porta della stanza, lasciandomi di nuovo solo con Abigail. Sospirai. Ero sincero quando dicevo che avrei preferito legarla al letto anziché sedarla, tuttavia compresi presto che sia per la mia che per la sua stessa salute, quella era stata la scelta migliore.

Del resto, non avevo mai tenuto in considerazione quel cambiamento. Quando mia madre ebbe la sua prima mutazione né io, né i miei fratelli eravamo ancora nati; non sapevo cosa le fosse accaduto, né avevo qualcuno a cui chiedere aiuto. L'unica cosa che potevo fare per lei era assecondarla, insegnarle a gestire il suo potere e starle accanto perché non facesse stupidaggini.

Sarebbe stato come insegnare ad un neonato a controllare la sua sete, no? Un gioco da ragazzi, insomma.

Mi avvicinai al letto e la affiancai coprendola con il lenzuolo. Rimase ferma, gli occhi chiusi; sapevo che la Abbie che si sarebbe svegliata ore dopo non sarebbe stata la stessa spavalda ragazza che mi aveva quasi messo al tappeto prima, bensì quella timida e piccola ragazzina che arrossiva per nulla e abbassava gli occhi quando la guardavo.

Osservai il suo vestito e sospirai.
Avrei potuto cambiarlo, ma non mi sarei permesso di spingermi così in là senza il suo consenso. Comunque, sapevo che non avrebbe voluto che chiunque sarebbe entrato avrebbe visto le sue cicatrici, così chiamai Amber pensando che sarebbe stata più che disponibile a farlo. In questo modo non si sarebbe sentita in imbarazzo o a disagio come l'ultima volta.

Ricordavo bene il terrore nei suoi occhi e non volevo assolutamente rivedere quell'espressione sul suo viso, non quando aveva finalmente iniziato a fidarsi di me.

La lasciai sola e uscii dalla stanza cercando Amber. Sapevo dove si trovasse, ma non volevo piombare nella stanza dove si trovava con Rusty. Certo, metterli entrambi in imbarazzo sarebbe potuto rivelarsi piuttosto divertente, ma non c'era tempo per questo.

Quando Amber aprì la porta, la guardai incrociando le braccia al petto. Camminava di soppianto e in punta di piedi, guardando il pianerottolo per capire da dove la stessi cercando. Si accorse di me quando risi divertito, attirando la sua attenzione. Era esilarante il modo in cui entrambi tentavano di fingere che tra loro non ci fosse più niente, ma lo era ancora di più vederli mentre lo facevano.

La Macchia Nera [version two]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora