20 ⎸Gli occhi di mia madre

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Dal giorno del suo trasferimento ne trascorsero altri, e più il tempo passava, più la curiosità di Abigail cresceva. In quella prima settimana aveva avuto la possibilità di riflettere sulla situazione nel suo insieme, domandando ai suoi fratelli perché tra tutti i Cacciatori fidati di suo padre, fosse finita ad alloggiare nella casa di un perfetto sconosciuto sul quale aleggiavano più dubbi che verità. 

Aveva iniziato ad avere davvero tante domande in merito a Thomas, tant'è che una sera, esattamente quattro giorni dopo l'arrivo dei suoi fratelli, aveva approfittato della sua insonnia per fare un giro in quell'immensa dimora.

Non era una ficcanaso, di solito. Non le piaceva farsi gli affari degli altri, né tantomeno avrebbe mai frugato di sua spontanea volontà in una casa che non era la sua. Tuttavia, viste le circostanze, si rese conto di non avere altra possibilità oltre a quella. 

Del resto, ormai, erano diventate quelle le sue priorità: comprendere il perché di quell'assurdo rapimento, e il ruolo di Thomas e della sua famiglia nella questione. 

Si era dunque alzata dal letto di Dalila e si era appoggiata alle stampelle per scendere al piano di sotto dove avrebbe dato un'occhiata in giro. I due fratelli dovevano sicuramente essere a letto considerando la tarda ora, e infatti per un momento le sembrò di essere sola.

Giunta in salotto, la prima cosa che fece fu guardarsi semplicemente in giro. Studiò l'arredamento della stanza, guardò le foto appese alla parete, ma infine non trovò nulla di così rilevante. C'erano solamente diverse foto di famiglia, e nessun documento equivoco in giro. 

Si prese un istante per riflettere e si appoggiò allo schienale del divano con le mani. Se avesse dovuto nascondere qualcosa di veramente importante, dove l'avrebbe fatto? 

Osservò il camino e suggerì che un buon nascondiglio sarebbe stato quello, ma non credeva che Thomas e Bryce avessero nascosto delle prove dietro a tutte quelle mattonelle. Forse c'era qualcosa sotto alle assi del pavimento, ma guardando sotto di sé non vide altro se non delle piastrelle di ceramica che rimandavano ad un bel parquet color mogano.  

Quella stanza non sembrava avere scompartimenti segreti, né tantomeno luoghi adatti a nascondere qualcosa di importante. Considerando la tarda ora, però, l'eventualità di controllare tutte le altre stanze della casa era impensabile. 

Così, decise che forse sarebbe stato meglio rimandare quella ricerca al mattino seguente quando Bryce e Thomas sarebbero usciti, e sarebbe toccato a Jackson tenerla d'occhio. Lui si che l'avrebbe appoggiata in quella ricerca, nonostante fosse già al corrente dell'intera situazione. 

La Macchia Nera [version two]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora