46 ⎸La vipera e Caino

69 5 0
                                    






Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.






La porta d'acciaio della cella si era chiusa con un tonfo alle loro spalle; dopo aver riflettuto a lungo su quanto aveva appena fatto, la biondina aveva deciso di non mortificarsi per quello che, a ragion sua, era stato un errore, ed aveva saggiamente deciso di non condividere i suoi pensieri proprio in quel momento.

Aveva sentito qualcosa.

Un fruscio, un sibilo sottile vicino al suo orecchio. Ma quando si era voltata, accanto a lei non c'era che il freddo muro di quel corridoio. La ragazza rabbrividì seguendo il resto del gruppo verso l'uscita.

Katrina disse qualcosa a voce fin troppo bassa. La purosangue ordinava a destra e a manca di fare piano e di seguirla facendo ancor meno rumore di prima. Sapeva bene quando sopraggiungesse il problema di un piano come quello. E se Devil era stato tanto cortese da fingere di non percepire la loro presenza prima, significava che aveva già in mente cosa fare dopo.

Katrina non l'avrebbe mai confessato, ma lei già sapeva che in cima a quelle scale ci sarebbe stato qualcuno ad aspettarli: solo, sperava che perlomeno lasciassero andare chi in quella situazione non c'entrava niente.

Giunsero a pochi passi dalla botola una ventina di minuti dopo. L'andata era durata meno di quanto si erano aspettate grazie all'olfatto e all'udito di Amber, ma per quanto riguardava il ritorno a nessuna era venuta la malsana idea di segnare il percorso, tanto meno di lasciarsi cadere alle spalle le molliche di pane come pollicino.

Ma perlomeno il tempo aveva permesso a Thomas di riprendersi.

Il sangue donato dalla sua Compagna aveva avuto un effetto benefico sia sul suo corpo che sulla sua mente, innescando inoltre e soprattutto il processo di guarigione. Dopodiché erano bastati altri cinque minuti perché il vampiro tornasse come prima; era un po' ammaccato, ma se ci fosse stato il bisogno di correre perlomeno ci sarebbe riuscito.

La porta di legno stava sopra alle loro teste in attesa di essere varcata. Sulla strada del ritorno però i loro piedi scivolarono più volte così come le loro mani e Katrina pensò ci fosse lo zampino di Devil, ma poi comprese che probabilmente si trattava del terriccio scivolato dai loro scarponi mentre scendevano un'oretta prima.

La prima a vedere la luce del sole fu Amber.

La ragazza aveva intuito che c'era qualcosa che non andava quando aveva visto la vampira esitare prima di imboccare la strada verso la libertà, e per questo si era offerta volontaria al posto di Abbie che, troppo presa dal proprio Compagno, accettò.

La Macchia Nera [version two]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora