26 ⎸È stato lui

89 5 0
                                    







Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.






«Non ti seguo, Thomas. Scusami» rispose frettolosamente lei tentando di infilarsi di nuovo la maglietta, ma il ragazzo glielo impedì.

Thomas rimase un istante in silenzio. Non sapeva davvero come dirglielo senza traumatizzarla, dunque seguì la strada più corta mettendo da parte l'evenienza che la più piccola avrebbe potuto avere un attacco di panico o peggio, avrebbe tentato di togliersi la vita.

Tuttavia Abbie non le sembrava il tipo. Era diplomatica, e di certo avrebbe capito che quella non era altro che la sua natura.

Che essere come lui fosse la sua natura.




[...]



«Dico sul serio, Thomas. Mi stai preoccupando!» alzò la voce la ragazza guardandolo con gli occhi sbarrati. «So che c'è qualcosa che vuoi dirmi e che questo qualcosa non mi piacerà ma ti prego... Parlami»

Thomas sospirò facendola sedere sul letto.

«Quella macchia...» prese a spiegare, «Hai detto che l'hai ereditata da tua madre, giusto?»

Lei annuì.

«Tua madre non era un semplice vampiro, Abbie. Non ti sei mai chiesta perché si nutrisse come tutti voi?»

Come si aspettava, Abbie scosse la testa ammettendo a se stessa che no, non ci aveva mai pensato. In realtà era convinta che fingesse di consumare i pasti insieme a loro soltanto per non farli sentire in difetto, ma che poi bevesse la sostanza color cremisi mentre il padre si preparava il caffè; Thomas le stava forse dicendo che non era così? Le stava dicendo che sua madre era... quasi umana?

«Tua madre era una Divainiba, Abigail. Proprio come la mia»

Abbie aggrottò la fronte. Certi tipi di non morti non venivano spiegati all'Accademia a Tallywer. Infatti quel nome le sembrò del tutto nuovo.

«Stai dicendo che–»

«Si, Abbie. Sto dicendo che lo sei anche tu»

Alla più piccola si fermò il cuore. Troppe informazioni, troppe scoperte.
Abigail iniziò a sentirsi il respiro pesante, la testa fin troppo piena.

La Macchia Nera [version two]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora