29 ⎸Avevamo un accordo

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«Bartolomei è tornato, questo è l'importante» disse Thomas appoggiando le mani sul lungo tavolo in giardino, osservando il resto dei presenti prendere posto sotto al gazebo.

Soltanto Abigail era rimasta in disparte, ancora troppo debole per esporsi alla luce di quel sole cocente. Si era sistemata appena fuori la porta finestra in un angolo coperto dal tetto spiovente. Amber si era seduta al suo fianco e da lontano guardava gli altri parlare di Katrina e della sua decisione.

La corvina le fu silenziosamente grata per averla affiancata. Non voleva recare troppo disagio al resto del gruppo rimanendo sola e distante, ma seppure Amber fosse lì con lei, Thomas non le aveva tolto gli occhi di dosso per più di pochi istanti.

Le ragioni d'altronde erano diverse, a partire dagli effetti della mutazione e dalle conseguenze a cui una cattiva gestione delle proprie capacità avrebbe senza dubbio portato ad una catastrofe. Abigail era instabile, non stava affatto bene, e la sua pelle era pallida come un cencio. Ad occhio e croce le rimanevano quattro, cinque giorni di pace prima dell'inizio dell'inferno; comunque, tutti speravano che la mutazione non sarebbe stata troppo dura.

«E se fosse una trappola? Se Katrina ci attaccasse qui, adesso?» attaccò bottone Rusty, proponendo un panorama più ampio e drastico di quanto i fratelli Axon si aspettavano.

«Non lo farà» replicò sicuro Thomas guardandolo negli occhi. Rusty avrebbe voluto insistere sulla questione, ma Lydia scosse la testa facendogli intendere di doversi dare una calmata.

«Perché ne sei così sicuro?» domandò Amber alzando la voce perché tutti la sentissero: «Voglio dire... Lei sapeva che la morte di sua madre fosse opera del Congresso»

«Ma lei non sapeva chi fosse il Consigliere Supremo» spiegò Bryce voltandosi verso di lei: «Ora che lo sa, battersi con noi potrebbe avere l'effetto contrario»

«Questo non ci da la sicurezza che potrebbe ancora darci la caccia, dopo»

«Impossibile. Il nostro messaggero le ha fornito una prova inconfutabile della responsabile. Ora che sa la sua identità, non sarà più certa dei suoi piani»

«Ma poi?»

Nessuno si aspettava che Abigail intervenisse nel discorso. A dirla tutta, era già tanto se si ricordavano che anche lei si trovasse lì. Era rimasta in silenzio fino a quel momento, aveva ascoltato i suoi fratelli discutere, i suoi amici gridare, Thomas e Bryce cercare di convincerli che sarebbe andato tutto bene. Ma ora aveva anche lei qualcosa da dire.

E se Katrina li avesse attaccati? C'era il rischio che si macchiasse di nuovo le mani di sangue — e questa era l'ultima cosa che desiderava.

Ormai non riusciva più a controllarsi. Nemmeno la luce la aiutava a reprimere quella parte di sé che tanto odiava. Se Katrina li avesse attaccati... probabilmente sarebbe morta nel tentativo di ucciderla. Si sarebbe fatta avanti, avrebbe attaccato per prima, l'avrebbe ferita; ma poi la sua inesperienza l'avrebbe fatta cadere a picco e niente avrebbe avuto più importanza.

La Macchia Nera [version two]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora