Capitolo 5

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"Ciao Rob come stai?" Disse Kelly tranquillamente contenta di vedere mio padre.

Mio padre guardò sorpreso prima me e poi Kelly, " sono contento di vederti Kelly, come va?" Domandò gentilmente mio padre posando la valigietta sul tavolo.

"Bene adesso." Disse sorridendo contenta e guardandomi.

"Capisco anche io.. vuoi unirti insieme a noi a cena?" Chiese mio padre felicemente.

"Mi dispiace Rob ho già promesso una cena a qualcuno..." Disse riferendosi chiaramente a Josh.

Mio padre sorrise e disse "va bene allora sarà per un'altra volta, saluta da parte mia Josh."

"Anche da parte mia." Le dissi subito dopo sorridendo.

Lei annuì contenta e dopo avermi abbracciato un'altra volta se ne andò salutandoci.

Quando la porta d'entrata si chiuse mio padre mi parlò " sono contento che tu abbia visto Kelly oggi.. dopo ieri sera stavo seriamente per preoccuparmi, ma ora vedo che é tutto apposto."

Corrugai la fronte bevendo dell'acqua e gli risposi " perché?"

"Ovviamente perché tu non te lo ricordi. Sei tornata a casa che puzzavi come una distilleria.. ma tranquilla posso capire bene cosa vuol dire, ci sono passato più di qualche volta." Confessò mio padre apertamente mentre afferrava la sua valigietta e si incamminava verso le scale.

Cazzo ora che mi ricordo bene la macchina è ancora la..

Camminai velocemente verso le scale salendole velocemente, andai in camera e mi cambiai infilandomi un vestito semplice e dei sandali legandomi i capelli in una cosa semplice, presi la borsa e scesi giù dalle scale.

"Chris dove vai?" Mi domandò mio padre curiosamente.

"A recuperare la tua macchina, perché ieri sono tornata in taxi sai come è.. " gli risposi imbarazzata.

" tranquilla se vuoi vengo con te che andiamo a cena fuori e recuperiamo la macchina. Intanto aspettami che io vado a cambiarmi che andiamo con un'altra delle mie macchine." Disse tranquillamente e forse soddisfatto che avremmo cenato fuori.

Aspettai per svariati minuti che mio padre fosse pronto e poi salimmo in una delle sue macchine.

****
Ero appena uscita dal bagno del ristorante e mentre stavo raggiungendo mio padre al tavolo qualcuno mi prese il polso dicendo "Williams".

Inizialmente in ansia mi voltai per capire chi era e rimasi di sasso..

Brandon Colton.. "non posso credere chi ho davanti a me, come stai Chris?" Disse lui avvicinandosi e dandomi due baci sulle guance.

Rimasi un po' interdetta ma contenta di rivederlo.

Era sempre un bel ragazzo anche se ora era più un uomo che un ragazzo. Lo avevo sempre trovato attraente e anche un buon partito, chissà se si ricordava di come erano finite le cose tra di noi. Speravo di no.

"Si tutto bene e te Brad? Sei in forma da quel che vedo" gli dissi sicura e sorridendogli.

Lui sorrise sinceramente con il suo sorriso costoso e perfettamente bianco " grazie.. anche te sei sempre incredibilmente bellissima. Se vuoi domani sera andiamo al 45 a bere qualcosa.." Disse lui da bravo seduttore che era.

Sorrisi e risposi "certo, alle 21:00 allora ci vediamo la"

Lui annuì e mi diede un bacio sulla guancia delicato mentre io gli sorrisi e me ne andai per tornarmene da mio padre.

Era davanti all'ingresso mentre teneva il mio cappotto sul braccio.

"Grazie.." gli dissi quando me lo porse.
Aspettammo che i parcheggiatori ci portassero le nostre macchine.

"Vedo che il figlio dei Colton ha una cottarella come quando eravate ragazzini.." alluse mio padre furbamente sorridendo sotto i baffi.

Alzai gli occhi al cielo e gli risposi con perplessità " papà.."

"Che c'è è la verità ingenua figliola mia.. fai bene ad uscire un uomo come Colton." Rispose lui attentamente mentre i parcheggiatori arrivarono con le nostre auto.

Corrugai la fronte e gli dissi confusamente e un po' irritata " un uomo come Colton? Perché lui che uomo sarebbe?"

Io e mio padre prendemmo le chiavi delle macchine che ci porse il parcheggiatore del ristorante, lui mi sorrise e mi guardò con aria saggia "il tipo di uomo potente e che come pochi ti porterebbe su un vassoio di argento, uomini come quelli li incontri poco e te lo sai molto bene figliola, giusto?" Disse aprendo la portiera del guidatore.

Io annuì capendo bene a chi e a cosa si riverisse.. andai verso la mia macchina e aprendo la portiera vi salì sopra mettendo in moto.

*****
Dopo la cena con mio padre dire che non ero pensierosa era poco credibile, mi ero fatta la doccia e messa in pigiama ed ero sdraiata sul letto con il Mac acceso mentre mi rigiravo tra le mani le chiavi che mio padre mi aveva dato per conto di mia madre.
Al mattino sarei andata nella banca di mia madre e avrei visto cosa vi era in quel deposito che mi aveva lasciato...

Mi alzai dal letto e appoggiai le chiavi sulla scrivania.

****
Pov's tyler
"Lauren sono a casa" dissi ad alta voce appena entrai in casa dopo il ritiro di diversi giorni con la squadra per una missione.

Nessuno rispose d'altronde che potevo pretendere era di sicuro a lavoro...
Stanco appoggiai i borsoni vicino alle scale e andai in cucina a bere qualcosa, mentre passai schiacciai la segreteria telefonica di casa..

"4 messaggi registrati in segreteria" Disse la segreteria con voce robotica.

Bevvi un sorso mentre ascoltavo i messaggi vocali..
Due erano dell'ufficio di Lauren, uno era Josh che disdiceva la cena in serata con anche Kelly perché lei aveva un turno in ospedale, e il quarto per poco non mi fece soffocare o strozzare con il burbon.
"Ciao Tyler sono Williams Robert, ci terrei ad incontrarti questo pomeriggio alle 17:30 al Grey bar." Disse con voce seria e sicura.

Se Robert Williams mi cercava o aveva bisogno di me la cosa era veramente grave..
Guardai l'orologio ed erano le 15:55 avevo un po' di tempo per darmi una rinfrescata prima di raggiungerlo, speravo che non fosse successo nulla di grave e che lei ovunque fosse stesse bene.

****
Ero appena entrato in quel bar in cui quelle poche volte in cui vi ero andato con Robert erano per motivi importanti.
Vidi la sua figura seduta al bancone mentre beveva dello scotch.

Appoggiai una mano sulla sua spalla e lui vedendomi accennò un sorriso e mi disse di accomodarmi affianco a lui.

"Allora Tyler ho saputo che te la passi bene alla agenzia, ne hai fatta di strada..." Disse lui gentilmente.

Robert era fatto a pennello per fare l'avvocato, aveva la capacità di parlare con disinvoltura di qualcosa di banale prima di addentrarsi in proposte o conversazioni che richiedevano la massima risolutezza e calma.
Questo era quello che mi preoccupava di più.

"Si... allora Robert togliamoci il dente, perché mi hai contattato, è andato qualcosa storto con la cosa che mi hai dato da sbrigare due mesi fa?" Gli domandai sospettoso e guardandolo attentamente.

Lui ordino un drink anche per me che io non volli e aspettai cosa avesse da dirmi.

"No tutto bene. Solo che non so dovevo per forza vederti perché te dovevi sapere, era giusto che tu lo sapessi. Sono sempre stato molto ostile con te nonostante i favori che ti chiedesse mia moglie, sai benissimo quanto lei ti adorasse... ma se ti ho chiamato qui è per dirti che lei è qui. Chris è ritornata in città." Disse Robert pensieroso e guardandomi deciso.

Lei era qui..

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