Capitolo 21

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"Lo hai avvisato che stiamo arrivando?" Gli domandai ad Aaron mentre atterravamo.

Ero contenta  l'avrei rivisto e solo dio sa quanto mi è mancato.

Lui annuì e ci slacciammo le cinture poco prima di poter alzarsi per scendere dal jet.

"Che cosa hai?" Chiesi ad Aaron. Dalla partenza del viaggio fino ad ora era strano è sempre zitto e pensieroso.

Lui mi guardò e scosse la testa come per dirmi niente.

Sbuffai e lo vidi prendere le valigie insieme ad un signore mentre accendevo il telefono e guardavo se ci fossero novità da parte di Tyler ma per l'ennesima volta non fu così.

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Pov's Tyler
"Ora che ci hai dato tutto ci serve un ultima cosa da te Tyler. E sai bene quale è." Disse Charles al fianco di Torres che sorseggiava il suo liquore guardandomi.

Eravamo nel suo ufficio e il mio piano avrebbe avuto a breve un risultato che speravo fosse positivo.
Ma si sa che la speranza è l'ultima a morire..

"Ci servi, abbiamo bisogno di uno come te per i nostri piani e sai bene che non hai più nulla da perdere, se ci dici no sai che ti aspettano le sbarre sempre se non facciamo prima a farti fuori, e ciò a noi dispiacerebbe giusto Charles?" Disse Torres con un sorriso lascivo.

"Eh già..." Disse Charles sedendosi sulla poltrona mentre fumava il suo sigaro.

Guardai quei due e nella mia mente cercai di tenere il sangue freddo, stava procedendo tutto da piano..

"cosa ci ricavo?" Risposi duramente alzandomi dalla sedia e guardandoli attentamente mentre i loro uomini mi puntarono le loro armi.

"Oltre a vivere ancora e un lavoro? Avrai tanti soldi e tutto ciò che vorrai sempre se accetti." Rispose Charles con sorriso vittorioso.

Mi guardai attorno e poco dopo annuì bevendo tutto il liquido dorato del mio bicchiere.

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Pov's Tyler
Ero appena salito in macchina e avevo ottenuto del tempo che potevo spendere a modo mio.
Lavoravo per loro e ormai ero nelle loro grazie, mi serviva solo l'occasione giusta in cui mi sarei trovato solo con Charles e torres per farli fuori e recuperare quel poco che ne era rimasto dell'agenzia..

Avevo l'intero stato alle calcagna ed ero tra i più ricercati, ancora poco e sarei stato preso davvero e senza aver terminato quello che dovevo terminare.

Aprì il cruscotto e presi uno dei tanti telefoni non rintracciabili e chiamai Aaron.

"Siete lì dove ti ho detto di portarla ?" Gli domandai

"Si.." Rispose solamente

"Io sto arrivando, avete fatto tutto quello che vi ho detto prima di arrivare lì?" Gli Chiesi dubbioso.

"Si, abbiamo scampato per poco un posto di blocco." Rispose lui sollevato.

"Perfetto sono lì tra poco." Gli dissi poco prima di riattaccare e buttare fuori dal finestrino il telefono.

Avrei visto chris. Sembrava quasi impossibile.
Ciò che le avrei fatto non me l'avrebbe fatta passare liscia..

Dopo qualche minuto e aver dato un'occhiata che nessuno mi seguisse entrai in una villa recintata, murata e video sorvegliata, guardai che si chiuse il cancello e poi parcheggiai nel cortile.

Scesi dalla macchina e chiudendo la portiera poco dopo camminai a passo spedito verso la porta, entrai dentro la villa e quando si chiuse la porta sentì il vociare di Aaron.

Camminai verso di lui che teneva chris tra le braccia mentre cercava di farla riprendere.

"Cosa le è successo?" Gli domandai duramente mentre corsi verso di lui prendendola e mettendola stesa sul grande divano.

"Non lo so è da qualche giorno che non sta bene forse ha l'influenza o qualcosa e poco fa è svenuta di tutto punto." Disse Aaron preoccupato..

Mi alzai e presi un panno lo bagnai con dell'acqua e lo usai per tamponarle sul viso e farla riprendere.

Dopo qualche minuto finalmente aprì gli occhi guardandosi attorno.

Quando si focalizzarono su di me sussurrò "Ty.."  e poi si chiusero nuovamente..

" chiamo qualcuno per farle dare un'occhiata.." Dissi deciso e sicuro.
Chiamai Larry un tizio che conoscevo da molto tempo e che mi ha rattoppato diverse volte..

***
"È da quando è svenuta che è così sembra dormire.." gli spiegai appena la visitò.

"È normale che sia successo, è disidratata e forse non mangia da diverso tempo.. ha avuto una specie di collasso fatela bere molto e mangiare al suo risveglio." Si raccomandò larry, poco prima di congedarsi.

Annuì e gli strinsi la mano poco prima di dargli una busta con del denaro dentro, che lui prese poco prima di andarsene.

Guardai malamente Aaron che la fissava seduto sul tavolino davanti a lei.

"Dovevi prenderti cura di lei ed invece me la fai ritrovare così?" Gli dissi duramente con rabbia.

Lui mi guardò incredulo e mi rispose "solo da pochi giorni parliamo non voleva saperne di me e voleva sempre stare da sola e senza nessuno. Non sai quel che ha passato perché non aveva nessuna notizia di te o di cosa stava succedendo quindi non sparare stronzate Tyler. E poi vogliamo parlare di tutto quello che stai facendo? Mi hai chiesto di andare lì alle Hawaii a proteggerli e te fai tutta sta merda mettendomi in mezzo? Ma che ti prende?" Domandò lui alzandosi e venendo verso di me nervoso e incazzato.

Rimasi indifferente e dove ero " te hai accettato quindi non rifilarmi le tue colpe Aaron. Quello che sto facendo è irrilevante a quanto ho chiesto di fare a te, cioè quello di prenderti cura di lei."

"Irrilevante?" Disse lui alzando le sopracciglia incredulo.

"Te lo dico io cosa invece è Rilevante." Disse lui andando verso un borsone che vi era lì vicino e aprendolo.

Prese una busta gialla e poi me la lanciò.

"Visto che chris si è occupata di essere il tuo avvocato dall'inizio della questione sono arrivate queste.." Disse lui mentre presi al volo la busta.

Presi ciò che vi era dentro e sapevo già tutto questo.

"Lo so.. ho il tempo contato infatti e con voi che venite qua rallentante tutto ciò che devo fare." Risposi severamente.

"Ti rendi conto che stai dicendo c'è la ragazza che ami lì sul divano e che ha sofferto la tua merda e te dici una cosa del genere?" Disse lui scuotendo la testa.

"Si hai detto giusto la amo e so che devo far di tutto per finire tutto questo e far il possibile che nulla di tutto questo si ripeta ancora. Io sono contento di rivederla ma sai bene cosa sto facendo in realtà e quindi smettila di dire stronzate." Risposi guardandolo male.

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