Capitolo 27

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Guardai davanti a me ciò che stava succedendo.. sembrava di essere in guerra, proiettili e uomini feriti o ormai morti stesi a terra con pozze di sangue che facevano da sfondo ai loro corpi.

Non era proprio questo ciò che avrei voluto succedesse.
Per la prima volta la pura di non farcela davvero si insinuava nella mia testa e sotto la pelle d'oca che avevo.

Ero dietro ad un container con poche munizioni e alla caccia di Charles e torres.

Dovevo avere le loro teste a tutti i costi.

In mezzo a tutto quel caos e carneficina, trovai i loro visi. Venivano scortati verso ad una macchina da diversi uomini.

Con tutte le forze che avevo corsi verso di loro con Derek che mi copriva le spalle determinato.

Quando mi trovai a pochi metri da Charles e torres urlai, e nonostante il casino che vi era loro mi sentirono.

Charles mi sorrise prima di entrare in macchina dopo torres mentre i loro uomini iniziarono a spararmi contro.

Merda..
Corsi e salendo su una delle macchine che vi erano lì fortunatamente trovai già le chiavi nel quadro.

Non potevano scappare quei figli di puttana non adesso che ero così vicino dal prenderli.

Misi in moto mentre la portiera dall'altro lato si aprì ed entrò Derek.

Mi guardò ed io sfrecciai ad inseguire le due macchine.

"Voglio che bloccate tutte le stazioni ed aeroporti, qualsiasi via di fuga possibile a mia Angeles deve essere bloccata immediatamente." Sbraitò Derek al telefono mentre guidavo.

"Voglio anche che localizzate queste sue targhe e che le localizzate ad ogni metro che fanno." Continuò imperterrito.

Superai due semafori rossi mentre cercavo di seguirli.

" dobbiamo bloccare le strade, di questo passo di sicuro arriveremmo in autostrada. Dobbiamo bloccare l'entrata immediatamente Derek." Gli dissi nervosamente mentre svoltavo bruscamente a tutta velocità.

"Voglio degli uomini all'entrata dell'autostrada, devono bloccare immediatamente il passaggio in modo che possiamo prenderli." Disse subito dopo.

"Hanno 15 minuti di tempo se procediamo a questa velocità. Devono muoversi immediatamente." Continuai a dire.

Lui annuì e ripetè ciò che avevo appena detto.

****
Venti quattro ore prima
Guardai il soffitto nervoso e stanco.
Domani ci sarebbe stato il colpo.

Sembrava tutto apposto con il piano speravo solo che lo fosse anche quando era il momento.

Sospirai e tirandomi su dal letto, camminai a piedi scalzi verso la cassettiera.
Guardai il telefono e trovai una chiamata persa di Aaron.

Lo richiamai e dopo qualche squillo rispose..

"Tyler sono in ospedale." Disse lui nervosamente.

Per un attimo si fermò tutto.

"Cosa è successo a chris?" Domandai preoccupato e ansioso.

"Nulla, kelly sta per aver il bambino e Josh è in sala con lei. Chris è con loro." Disse semplicemente.

Espulsi un sospiro di sollievo e volli strangolare Aaron più che mai..

"Coglione mi hai fatto venire un colpo.. credevo fosse successo qualcosa a chris." Risposi mettendo frustratamene una mano in mezzo ai capelli e spettinandomeli.

"No è al sicuro e poi sta andando tutto bene qui per il momento. Lei si è rimessa finalmente in forma, mangia e parla con tutti ora.. ultimamente è sempre dalla famiglia di kaleo." Disse lui con un strano tono di voce.

Corrugai la fronte "è affidabile Aaron.. ho già controllato io." Gli dissi rassicurandolo.

"Lo so, lo so. Comunque come sta procedendo li invece?" Domandò poco dopo.

"Per ora procede da piano speriamo sia così anche domani." Gli dissi speranzoso.

"Va bene.." Disse Aaron.

"Fa le congratulazioni a Josh e kelly e di a chris che fra molto presto sarò da lei." Gli dissi quasi sorridendo.

"Okey. Sta attento Tyler." Disse stancamente Aaron.

"Si anche voi." Dissi prima di riattaccare.

******
Pov's chris

Avevo passato tutta la giornata e la notte con kelly e Josh... il loro piccolo primogenito Theodor che era bellissimo.
Sorrisi al pensiero che ero diventata "zia".

Scesi dalla macchina seguita da Aaron, avevamo scambiato i turni con mio padre e kaleo che erano andati a dare una mano a Josh.

Ero stanchissima e avevo bisogno di dormire e di una meritata doccia.

Mentre salivo gli scalini di casa, Aaron invece era ancora in macchina che stava per scendere.

Corrugai la fronte e vidi che la porta era socchiusa...

Strano io credevo di averla chiusa.

Entrai dentro e dopo qualche passo per vedere se in casa c'era qualcosa di sospetto..  pochi secondi dopo mi sentì afferrare con forza per la vita, mentre l'altro braccio mi teneva stretto ad un corpo muscoloso.

Mi dimenai come una pazza e urlai a piedi polmoni.

Aprì gli occhi e in sala vi erano almeno una decina di uomini che sorridevano e steso a terra vi era Aaron.
Mi si mozzò il fiato e per poco non mi venne un colpo.
Uno di loro stava legando con delle manette le mani di Aaron dietro la schiena.

Io cercai ancora di dimenarmi ma invece fui semplicemente messa di forza contro al muro mentre mi schiacciavano e mi legavano le mani.

Dio che dolore alla faccia.. avrei di sicuro avuto dei brutti lividi.

"Chi cazzo siete?" Gridai come una fuori di testa.

Alcuni di loro risero e mi guardarono divertiti.

L'uomo che mi aveva schiacciata contro al muto mi spinse per terra vicino ad Aaron facendomi cadere.

"Stai zitta puttana." Disse chi mi aveva spinto.

Lo guardai con paura e rabbia.
Cazzo questa non ci voleva davvero..

"Tu sei una puttana. Dimmi che cazzo ci fate qui e chi siete?!" Continuai fregandomene incazzata nonostante la paura.

Un tizio pelato e muscoloso anche esso si inchinò avvicinandosi a me sorridendo.
Mi afferrò il mento con forza " non importa chi siamo o perché siamo qui, se arriverà una chiamata dove riceverò degli ordini su come procedere così sarà, sia se dovrò picchiarti, divertirmi un po' con il tuo corpo o spararti qualche bella pallottola in testa." Disse avvicinando con l'altra mano la sua pistola alla mia tempia.

Le lacrime corsero imperterrite sulle mie guance.

Tyler ti prego salvami...

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