Capitolo 19

3.6K 126 1
                                    

Pov's Tyler
"Pronto?" Rispose la voce schifosamente famigliare.

"Sono io Charles." Dissi con voce spezzata e fredda.

Ci fu un attimo di silenzio e poco dopo una risata snervante.

"Finalmente Tyler ti rifai vivo eh?! Quindi il mio amico è venuto a trovarti giusto?" Domandò lui finto incredulo.

"Fottiti" risposi mentre stringevo i pugni.

Ero nel parcheggio sotterraneo dell'agenzia in auto, mentre i nervi erano messi a dura prova insieme alla mia pazienza.

Charles rise nuovamente " capisco.. penso che tu abbia capito come stanno le cose. Io e il mio socio torres abbiamo bisogno di te per un bel lavoretto, sai bene che non sei costretto per forza a svolgerlo sempre se non vuoi rischiare e che noi incontriamo la seconda Williams."

"Mi serve tempo Charles, di te non mi fido per un cazzo dovresti saperlo no?" Risposi sicuro e deciso.

"È l'ultima cosa che ti possa essere concesso Tyler, vuoi del tempo? Ti do tre fottuti giorni e poi voglio che tu venga all'indirizzo che ti invierò, e sarà meglio per te che non fai nessuna cazzata da federale perché prima di arrivare alla tua fidanzata toccherò la sua amica e poi il tuo amico federale fino a finire la lista siamo intesi?" Rispose lui certo e nervosamente.

"Va bene." Gli dissi riattaccando.

Avevo abbastanza tempo.

****
Pov's chris
Stavo compilando delle scartoffie finché non squillò il telefono.

Vidi il numero di Tyler e risposi velocemente "tesoro ho poco tempo.." feci per dire finché non mi fermò lui.

"Chris devi fare come ti dico va bene?" Mi disse lui con quella voce che conoscevo bene, in ognuna delle sue sfaccettature.

Mi irrigidì e in un soffio dissi " cosa è successo Tyler."

"Voglio che tu prenda le tue cose ed esca dall'ufficio, ci saranno due uomini all'entrata che si avvicineranno verso di te, si chiamano Ron e Set ti porteranno in un posto sicuro e ti terranno d'occhio finché non partirete per le Hawaii, li ci saranno Kelly e Josh e anche tuo padre che arriveranno va bene?" Disse lui sicuro e seriamente.

"Perché Tyler? Cosa sta succedendo?" Dissi andando in ansia e preoccupandomi.

"Le cose si stanno mettendo male piccola. Io ti amo e voglio che tu sia al sicuro. Hai capito? Quindi devi fare come ti dico." Continuò lui facendomi spaventare sempre di più.

"Vieni anche te alle Hawaii giusto? Parti insieme a me vero?" Gli dissi temendo il contrario.

"No amore ti raggiungerò appena sarà tutto finito." Disse lui con voce spezzata.

"No Tyler. Non parto senza di te cazzo. Io ti amo e devi dirmelo mentre stiamo andando la." Insistetti alzandomi dalla sedia e con le lacrime che mi rigavano il viso.

"No chris. Non fare così ascoltami c'è poco tempo e devi fare come ti ho detto sennò mando Ron e set a prenderti di forza hai capito? Devi ascoltarmi ti prego. Ci rivedremo dopo che avrò sistemato tutto te lo prometto. Io ti amo e sai che le promesse le mantengo." Rispose lui non del tutto sicuro. Lo conoscevo fin troppo bene.

"Tyler se tra due giorni non sei lì o anche il prima possibile giuro che vengo lì a Miami e non me ne frega un cazzo hai capito? Tu non puoi lasciarmi me l'hai promesso." Gli ricordai con un nodo in gola.

"Lo so piccola, e continuerò ancora a promettertelo fidati. Ora prendi le tue cose e vai all'appartamento con loro a fare le valigie e poi parti per le Hawaii va bene? Noi ci vediamo lì." Rispose più tranquillamente.

Sospirai ed infine dissi "Va bene. Ricordati ciò che mi hai promesso, ti amo Tyler e voglio solo che tu sia con me hai capito?"

"Si amore, ti amo anche io ci vediamo presto va bene?" Disse lui dolcemente.

Una lacrima mi rigò la guancia e annuendo anche se non poteva vederlo risposi " Si" prima che mi riattaccasse.

******
Pov's Charles
Il piano sta procedendo come deve, l'agenzia è ormai compromessa come volevamo io e torres, quello stronzo nonostante mi fosse con il fiato sul collo per far sì che andasse tutto come pianificato dovevo ammettere che era fottutamente un genio.

Con lui avevo più potere e molti più soldi, il fatto che poliziotti e agenti fossero corrotti e comandati da me come pedine non faceva altro che alimentare ancora di più la voglia di potere.

"Davis non ha avuto nessuna scelta alla fine. Come ti avevo assicurato." Dissi a torres che tagliava una bistecca prima di mangiarne un pezzo.

"Bene. Presto avrò ciò che da molto desidero finalmente." Rispose sorridendo godendosi il suo pasto.

Penso che torres fosse l'unica persona che potevo temere e di cui provare terrore, era assettato di potere ma anche di sangue, lo avevo imparato e visto fin troppe volte.

Sapeva bene che Davis era l'unica soluzione per poter aver ciò che gli serviva di più, voleva il totale comando dell'agenzia federale e accedere ad ogni tipo di documento e accesso militare. E tutto questo solo per il potere e allargare di più ciò che aveva costruito con il cartello clandestino, il più grande tra tutti quelli che vi erano. Avrebbe avuto risorse militari e documenti top secret di cui solo lui sapeva cosa farsene, e tutto questo grazie al direttore che avrebbe ucciso poco dopo Tyler. Vi era poco tempo per trasferire tutte le risorse dell'agenzia sui vari conti di torres off-shore e intestare tutte le più potenti armi di cui poteva impadronirsi, senza dimenticarci della droga che vi erano in sequestro nei vari magazzini federali. Era uno scacco matto di sicuro senza precedenti. 

E se Tyler avesse fallito non solo avrebbe perso tutto lui ma io sarei stato felicemente fatto fuori da torres. E la posta in gioco era chiaramente alta.

Burning Truth Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora