Burning Truth

Capitolo 31

Pov's Tyler

"no sono due settimane che sono qua sono stanca e voglio andarmene quindi fatemi dimettere." Disse stanca Chris, era seduta nel letto e i suoi lividi si erano schiariti anche se erano ancora evidenti.

"Ha ragione anche io impazzerei.." Disse kaleo che era vicino a Robert che leggeva dei documenti.
Quell'uomo lavorava ovunque, ora capivo da chi aveva preso Chris.

"Non puoi rimanere ancora per qualche giorno?" Provo a dire Aaron.

Era meglio se fosse stato zitto.
Chris lo incenerì con uno sguardo  " cosa? Non ti azzardare nemmeno a dirlo Aaron se non vuoi che ci stia tu per qualche giorno qui a letto."

Lui alzò le braccia in segno di arresa. Mi trattenni dal ridere e alla fine annuì.
Meglio che facciamo come dice sennò erano guai..

Presi il modulo e lo firmai prima di porgerlo ad Aaron che l'avrebbe portato all'infermiera.

"Non vedo l'ora di tornare a casa.. farmi una doccia nel bagno di casa e dormire nelle nostre coperte..  svegliarmi e vedere il mare dalla vetrata in camera che da sul giardino. Non c'è la faccio davvero più di queste mura bianche.." Disse con aria esasperata e facendo il broncio mentre sentì Rob ridere per le lamentele di sua figlia.

"A proposito di casa, io domani sai che ritorno a Los Angeles chris? Io ti aspetto lì ed intanto mi metterò in contatto con lo studio dove lavoravi e farò in modo di farti riavere il posto."
Disse suo padre con diplomazia.

Lei corrugò la fronte e rispose sicura " No non farlo. Ho dato le dimissioni per un motivo. Ho intenzione appena avrò la possibilità di mettermi in proprio."

La guardai orgoglioso e sorpreso della sua iniziativa.
Suo padre la guardò confuso " perché aprire uno studio quando il tuo vecchio ne ha diversi aperti nel mondo? Se vuoi ti affido quello di Los Angeles." Disse sorridendo furbamente.

Lei roteò gli occhi al cielo e rispose " sai che non accetterei e sai il perché. Aprirò un mio studio senza il tuo aiuto."

Suo padre sbuffò e annuì " vabbene.. ne riparleremo poi in futuro allora"

Lei alzò un sopracciglio e sospirò annuendo, lui  le si avvicinò e le diede un bacio sulla fronte prima di andare via.

"Vado anche io chris, Sun mi aspetta." Disse lui sorridendole.

Chris ricambiò il sorrise e rispose " divertitevi e salutamela"

Lui annuì prima di andarsene e rimanemmo da soli finalmente.

La vidi uscire dal letto, "cosa hai intenzione di fare?" Le domandai avvicinandomi.

"Intendi ora o in futuro?" Disse lei confusamente.

"Intendo ora." Le risposi paziente mettendomi al suo fianco.

"Ahhh, beh voglio per prima cosa cambiarmi e quando sarò a casa voglio fare una bella doccia rilassante, questi sono i miei prossimi piani. Visto che genio del male?" Disse lei sorridendomi dirigendosi verso il suo borsone.

"No genio del male siediti che ci penso io a prenderti dei vestiti e non aggiungere altro che già è tanto se esci ancora prima di aver finito la convalescenza." Dissi severamente ma con dolcezza.

Lei sbuffò e rispose " ma cosa dici che la convalescenza è già finita da una settimana.. e poi c'è la faccio a prendere dei vestiti, però siccome non ti voglio far arrabbiare mi siedo e aspetto che li prenda te, va bene?"

Mi inchinai verso il borsone ma voltai il capo verso di lei per sorriderle maleficamente.

Lei sorrise e alzò gli occhi al cielo.

" e poi hai idea di quanto tempo abbiamo perso ancora in queste due settimane chiuse qui dentro?" Continuò con seccatura.

"Sai che non c'è nessuna fretta per viverci? Quindi pensa prima a stare bene e poi possiamo pensare al resto. Per esempio ho già il programma perfetto per la nostra prima serata fuori dall'ospedale ed in generale dopo tutto il resto." Dissi felicemente e prendendo un maglietta gialla larga e un paio di pantaloni grigi in tuta.

Lei mi guardò felicemente ed eccitata.

"Dai adesso mi terrai sulle spine tutto il giorno fino a sta sera vero?" Rispose afferrando i vestiti e appoggiandoli a fianco a se sul letto.

"Se farai la brava ti dirò qualche indizio ovviamente." Le dissi avvicinandomi per aiutarla a toglierle la maglia. In queste due settimane l'avevo aiutata a cambiarsi e nonostante le sue condizioni ogni volta era sempre una enorme tentazione per me. Avevo una voglia matta di perdermi in lei ma sapevo che aveva male ed era ancora presto per la sua salute.

Il mio corpo ed io bramavamo sempre per lei.

"Sai cosa odio dell'aver le costole rotte? Il non poter mettere il reggiseno per il troppo male" Disse lei mentre io le sfilai delicatamente la maglia dalla testa mentre lei si copriva il seno nudo.

Mi leccai il labbro inferiore e cercai di tener calmo l'animo.

"Pensa a me non dispiace che tu non porta il reggiseno anzi è sempre una dolce tortura quando ti devo togliere e mettere la maglia." Le dissi sorridendo maliziosamente.

Lei mi guardò negli occhi e sorridendo malvagiamente tolse le mani con cui copri il seno ed io rimasi lì impalato con la maglia a mezz'aria mentre guardavo lei e il suo bellissimo seno.

"L'hai voluto tu.." Dissi mollando la maglia che le dovevo mettere, sul suo grembo ed inchinandomi a baciarla avidamente.

Lei sorrise tra le mie labbra e disse quasi sussurrando, quando toccai uno dei suoi seni delicatamente  "finalmente mi tocchi."

Dio avevo voglia di farla mia in quel letto e in quell'istante.

"Sai che se fosse per me ti avrei fatto molto peggio.. se non ti tocco è perché sei ancora dolorante.." Le dissi baciandole il collo.

"Fammi passare te il dolore.." Disse mentre una delle sue mani erano tra i miei capelli.

"Chris non provocarmi.." Le dissi cercando di rimanere lucido e non farmi prendere dal quel delizioso momento.

"Perché sennò?" Disse lei mentre l'altra mano sfiorò i miei jeans.

"Perché sennò non ti faccio dimettere" Dissi velocemente sorridendole mentre le baciavo l'angolo della bocca. Mi guardò incredula e sorpresa.

"Che stronzo che sei.." Disse scuotendo la testa ma continuando a sorridere.

"Lo sono sempre stato no?" Dissi prendendo la maglia gialla e cercando di infilargliela delicatamente.

"Già ma ricordati che lo sono anche io ragazzino." Rispose divertita e alzando un sopracciglio.