Capitolo 25

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Il bussare forte della porta mi spaventò.
Ero seduta sugli scalini che davano al giardino nel retro della casa e appoggiando un libro che mi aveva dato kaleo e che stavo leggendo, mi alzai e andai verso la porta.

Ma chi diavolo è?

Aprì e non vi trovai nessuno. Uscì fuori dalla porta e in pochi secondi qualcuno mi afferrò stringendomi e tenendomi un braccio intorno al mio collo.

Allarmata e spaventata cercai di muovermi per tirarmi via dalla sua presa e colpirlo ma nulla..
Era troppo forte.

Dopo un po' liberò la presa e girandomi verso di se velocemente per poco non lo ammazzai sul serio.

Era Aaron. Mi scostai dalla sua presa e gli urlai "ma che diavolo fai? Sei impazzito?"

Lui mi guardò attentamente e rispose " Tyler tra due settimane affronterà Charles e torres. Ci darà un taglio con tutto e manca poco ad allora. E noi saremo qui ma questo non vuol dire che saremo ugualmente al sicuro. Tyler mi ha detto di prepararti ad un possibile scontro sia ad armi che fisicamente, in modo che te non sia presa alla sprovvista."

Lo guardai ancora infuriata ed incrociando le braccia capì ciò che aveva appena detto.
Due settimane. Solo due e sarebbe tutto finito.

"E allora ti sembrava il caso di farmi tutto questo, senza dirmi semplicemente ciò?" Gli dissi indicandogli il suo braccio arrabbiata.

"Volevo vedere come avresti reagito per farmi un'idea. Dobbiamo lavorare sulla tua forza e su varie mosse e tattiche di difesa." Disse lui sicuro.

Ciò che lui non sapeva era che qualcosina sapevo solo che ero fuori allenamento.

Senza dirgli nulla gli diedi un calcio sul petto che di conseguenza lo mandò addosso al muro stupito ed incredulo.

Lo guardai attentamente mentre cercava di riacquistare respiro e ricomporsi.

"Come diavolo hai fatto?" Rispose lui sorpreso mentre si massaggiava il petto.

"Per un po' sono uscita con un istruttore di mma in passato." Risposi ricordando George sorridendo.

"Molto bene allora dobbiamo vedere cosa sei in grado di fare e lavorarci su. Sai usare le armi?" Domando lui poco dopo.

Annuì sicura "si, so caricare e sparare sia con la pistola che il fucile."

Lui mi guardò con sguardo pensieroso e mi squadrò.

"Sei dimagrita troppo.. e di conseguenza anche la tua attività muscolare. Se ti dessi un fucile in sto istante faresti il doppio della fatica immagino." Disse lui severamente.

Aveva ragione avrei fatto più fatica ora come ora, ma di sicuro non l'avrei ammesso.

"Domani mattina vengo verso le 8:00 che andiamo a correre e poi ci alleniamo capito?quindi mangia che domandi sarà dura" Disse gentilmente passandomi affianco e incamminandosi.

Non risposi e lo guardai andare via.

Che stronzo.
****
Pov's Tyler
"Davvero?" Dissi stupito al telefono mentre Derek mi guardava incazzato e impaziente che finissi la chiamata.

"Si, mi ha dato un calcio al petto facendomi perdere l'equilibrio e sa usare le armi." Disse Aaron ancora incredulo.

Non ne sapevo nulla che chris ne fosse in grado.

"Meglio così, almeno sarà pronta per ogni scontro da armata e disarmata. Spero non debba farlo." Dissi pensieroso.

"Già. È dimagrita parecchio e forse con il fatto che si allenerà mangerà di più." Continuò lui.

"Ah si? Costringila a mangiare se è necessario. E dille.." mi fermai di parlare e decisi che era meglio che non le dicesse nulla.

"Cosa?" Domandò lui aspettando.

"Niente lascia perdere.. io devo andare ora. Stalle dietro Aaron sennò ci rimetti te quando ti vedo." Lo minacciai deciso.

"Sisi.. ciao" Rispose lui riattaccando.

"Allora hai finito di parlare di stronzate? Abbiamo del lavoro da fare se non l'hai capito." Sbraitò Derek guardandomi male.

Annuì e risposi sorridendo " ti servirebbe una scopata.. ti fa male al cuore essere così stressato."

Gli altri ragazzi risero e lui per poco non mi colpì, ma finí per non farlo e mi mandò semplicemente al diavolo...

Poco dopo iniziammo a parlare di cose serie e mi mostrò alla mappa tattica che avevano fatto insieme alla squadra tattica e alcuni uomini della SWAT.

"Una volta tutto finito cosa faremo?" Domandai a Derek quando fummo da soli.

Lui mi guardò sospirando ed incrociando le braccia si appoggiò come me al bordo del tavolo, mentre gli altri uomini lavoravano.

" noi continueremo con le nostre vite e lavoro e credo che te sarai scagionato dalle accuse grazie a Jack e alle teste dei piani alti. Avrai chissà quale promozione e farai carriera. Per quanto riguarda Charles e torres se non saranno fatti fuori, saranno per lo meno in una qualche cella di isolamento da qualche parte." Spiegò pensieroso.

Non volevo chiedergli se invece fosse andata male. Non ne avevo il coraggio. Non potevo permettermi proprio per niente al mondo di non farcela. Avevo troppo da perdere e non potevo fare questo a chris. Mai e poi mai.

****
Pov's chris

Era tarda sera e vidi in lontananza kaleo sedersi come ogni sera al solito posto.

Aprì il frigo e presi due birre e le stappai.
Camminai fuori dalla casa e verso kaleo.

Mi sedetti affianco a lui e quando mi vide mi salutò ed io gli passai una birra. Già stappata.

"Oggi sembri diversa.." Disse lui guardandomi mentre bevevo.

Lo guardai confusa e continuando ad osservarmi disse " sembri stare meglio"

Ci pensai su e forse aveva ragione. Se tutto fosse andato bene tra due settimane sarei ritornata tra le braccia di Tyler.

"Può darsi.." Gli dissi sorridendo.

Lui ride e bevve un sorso della sua birra scuotendo dopo la testa.

Quella sera io e kaleo parlammo molto e ci confidammo ricordi del nostro passato.
In kaleo stavo scoprendo sempre di un più in buona amicizia.
Anche Tyler lo avrebbe trovato simpatico dopo averlo conosciuto veramente...

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