"Chris sei pronta che sennò facciamo tardi?" Mi gridò Tyler dalla sala..
Mi guardai allo specchio e stavo veramente bene, avevo optato per un vestitino corto e bianco che mostrava la mia carnagione dorata anche se non più come quella di una volta.
Lasciai i capelli lunghi sciolti, e in viso avevo messo solo del mascara e del rossetto rosso.
Qui alle Hawaii c'era caldo ma si stava veramente bene..
"Si arrivo.." Risposi a Tyler mentre mi sistemai i sandali senza tacco bianchi.
Uscì dalla stanza e quando misi dentro la pochette il telefono alzai lo sguardo verso di lui.
Stava benissimo, con la camicia azzurra e i pantaloni beige di tessuto leggero.
Lui mi guardava e sorrise "dai andiamo.." Disse semplicemente osservandomi ancora.
Sorrisi e lo seguì.
****
Eravamo in un giardino enorme con piccolo palco interamente di legno al fondo di esso. Vi era un video proiettore e dei tizi che ballavano con un gonnellino verde di foglie.
C'era la musica e vi erano molte lanterne l'atmosfera era bellissima anche se un po' imbarazzante tra me e Tyler.Vi erano delle file di tavoli lunghi apparecchiati ed alcuni già allestiti da fiori e cibo che non faceva altro che arrivare a fiotta.
Il tizio di nome Noa quando ci vide venne da noi accogliente e gentile, ci sorrise e ci portò verso ad un tavolo dove vi era della gente che mangiava, "sono arrivati!!" Disse lui verso quelle persone.
"Chris, Tyler lei è mia moglie Lea e questi sono i miei tre figli Ikaia, kaleo e Launi invece loro due sono mie figlie Kona e keilani." Ci presentò lui orgoglioso mentre la sua famiglia ci salutava e sorrideva.
Guardai i suoi figli maschi, sembravano così forti e possenti con quei muscoli e tatuaggi ed erano molto belli, le figlie anche loro erano bellissime avevano lunghi capelli neri che se anche erano raccolti si potevano notare.
Strinsi la mano ad ognuno di loro tranne alla moglie di Noa essa mi abbracciò invece di stringermi la mano.
"Tua madre ci ha molto parlato di te, ci è dispiaciuto molto per quello che le è successo e una gran donna. Tuo padre pochi mesi prima che se ne andasse l'aveva riportata qui. Aveva sorriso tutto il tempo... siamo contenti che entrambi siate venuti tua madre ci ha parlato di entrambi sapete?" Disse la donna che sembrava alquanto vivace ed entusiasta.
Le sorrisi gentilmente ma rimasi incredula su quello che avevano appena sentito le mie orecchie, papà non mi aveva detto nulla del viaggio alle Hawaii.. guardai Tyler che poco dopo aver sorriso la donna fisso con sguardo strano uno dei suoi figli che mi guardava, sembrava quello più grande tra gli altri due, nel suo sguardo non c'era malizia, non trasmetteva nulla se non che era pensieroso.
"Tesoro lasciamo in pace i due giovani, saranno stanchi c'è tempo per le chiacchiere.. accomodatevi pure." Disse lui poco dopo facendosi da parte per farci accomodare.
Affianco a me vi era la moglie e le figlie e dall'altra parte affianco avevo Tyler.
Eravamo il secondo tavolo davanti al palco.
Il giardino aveva una specie di corsia in centro libera e ai lati vi erano le file di tavoli invece..Non sapevo bene come spiegarlo ma sentivo di stare bene ed era troppo bello sia l'atmosfera che il posto, sembrava quasi magico e forse un po' capivo mia madre ora.
Tutti parlavano io mi girai verso Tyler e gli domandai " stai bene ora?" Gentilmente.
"Si perché non dovrei?" Rispose lui mentre versava sia a me che a lui del vino.
"Perché oggi sembravi infastidito dopo la telefonata con Jason o mi sbaglio?" Gli chiesi con nonchalance.
Lui sorrise per un istante mentre stava per bere il vino e poi rispose "mi ha dato fastidio è vero.. ma penso sia normale no? Ora siamo amici ma sappiamo entrambi come siamo sempre stati gelosi l'un dell'altro, pensi che non sappia che a te Lauren non la sopporti? Era palese a cena per come vi parlavate e le frecciatine."
Lo guardai sbigottita "grazie al cielo non devo fingere che mi piaccia allora.." e poco dopo risi spensieratamente.
Lui stranamente rise insieme a me e decisi di chiederglielo, ero troppo curiosa "avete litigato per colpa mia vero?"
Lui annuì e qualche secondo dopo rispose "Si.. ma preferisco evitare di parlarne, non penso sia giusto per te, so che ti da fastidio e preferisco non dartene. Piuttosto parlami del tuo Jason, che c'è tra di voi?"
Mi guardò con sguardo fiammeggiante ma un sorrisetto arrogante.
Alzai gli occhi al cielo e sorrisi stupidamente "non ti darebbe fastidio saperlo? Neanche io voglio dartene se per questo." Risposi divertita
"Porterò pazienza.. sputa il rospo su" Disse lui esitante ma leggermente divertito.
Sospirai "non stiamo insieme, lui è socio dello studio ed è divorziato, siamo entrambi troppo occupati con le nostre carriere e niente passiamo del tempo insieme e nient'altro, non ho spazio a Liverpool per una relazione sopratutto se è un inglese.." scherzai poco dopo ridendo.
Lui mi guardò e non sapevo interpretare la sua espressione " e così è il tuo scopa collega senza impegno" la butto lì ridendo.
Non risposi ma lo guardai un po' torva per come l'aveva chiamato.
Poco prima che potessi rispondergli il tentennio di una posata contro al bicchiere ci richiamò all'attenzione.
Dopo che Noa si fu alzato dalla sedia si incamminò verso il palco dove i danzatori e la musica si fermarono per prestare attenzione a Noa.
Tutti lo guardammo e con il microfono in mano iniziò a parlare nella sua lingua..
La moglie di Noa ci fece da traduttore fortunatamente." buonasera a tutti.. questa cena sta sera è speciale perché abbiamo degli ospiti speciali. Sappiamo bene tutti noi quanto è magica la nostra terra e della fortuna che abbiamo qui che meraviglia chiunque! Sta sera regaliamo un po' di magia anche a loro, a Christine e Tyler!" Disse Lea per conto di Noa mentre ci indicava alle persone.
Io e Tyler sorridemmo grati e applaudimmo insieme alle altre persone poco prima che Noa ritornò da noi e la serata continuasse.
STAI LEGGENDO
Burning Truth
RomanceChris a distanza di anni e di silenzi, si ritrova intrappolata in una vita infelice e di paure, dopo essersi dedicata interamente alla sua carriera ora si ritrova a fare i conti con il dolore e i rimpianti della morte di sua madre... che scelte pren...