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I due coinquilini di Christine sono in piedi davanti all'atrio e mi stringono la mano. Prima lo fa Jessica, coi suoi lunghi ricci castani che sono davvero carini. Sembra davvero dolce. Subito dopo è il turno di Axel, che con una stretta bella forte mi dice: "Abbiamo sentito molte cose su di te, io sono Axel Brown, il più figo della casa!" scherza ammiccando e lasciandomi un po' di ansia addosso. "E anche il più piccolo!" si affretta a dire Christine "Quindi taci!" gli dice andandogli vicino e dandogli un bacio. "Però, in effetti, devo ammettere che sei carino..." dice facendo una delle sue meravigliose risate. Axel la guarda a metà tra il lusingato e l'offeso facendole una linguaccia.

In effetti è proprio bello. Mi sembra di aver davanti un modello. Occhi azzurri tendenti al verde e concentrati su di me, anche se il resto del corpo urla tranquillità e relax. Capelli castani e ribelli che, nonostante questo, sembrano messi lì in quel modo di proposito, che io, per far stare i capelli come voglio dovrei passare sei ore davanti allo specchio. Barba tagliata in maniera impeccabile che fa risaltare la sua mascella squadrata e labbra carnose. Proprio un bel ragazzo. D'improvviso sono geloso che viva con Christine. "piacere, Jamie..." rispondo sempre nella sua stretta di mano, guardando prima lui e poi Jessica. "Spero che Chris vi abbia detto solo cose belle su di me" aggiungo cercando il suo sguardo per vedere la sua reazione. Sicuramente avrà raccontato loro di ieri. E adesso i suoi amici mi odieranno.

"Tutte bellissime, non preoccuparti..." mi tranquillizza Jessica. "Chris!?" dice Christine come se non avesse nemmeno sentito la risposta di Jessica. "Mi piace!" dice meditabonda. "Jei!" grida di colpo "Mi piace anche più di Chrissie!" continua avvicinandosi a lei. Ed è come se fossero entrate in una specie di bolla, dove né io né Axel possiamo entrare. "Non esiste! Tu per me sei e sarai sempre Chrissie, e sai anche il perché..." ridono insieme.

Axel mi guarda complice. "Vieni, andiamo a sederci in salotto" mi dice facendo un cenno con la testa. "Adesso discuteranno per ore di cose che capiscono solo loro..." continua incamminandosi dopo aver alzato gli occhi al cielo. Lo seguo in silenzio, lasciando le ragazze che non si accorgono neanche che stiamo andando via.

Mi siedo sul divano prima di Axel, mentre lui mi prende gentilmente la giacca e va ad appenderla in un angolo mentre mi chiede cosa faccio nella vita. Mi accorgo che gli sto guardando il sedere, così distolgo lo sguardo mentre lui torna verso di me. Sento i suoi occhi puntati nei miei, allora rialzo lo sguardo.

"Sono contento che Chrissie non debba avere a che fare solo con noi cervelloni" Lui e Jessica sono due chimici, mi ha spiegato, e quindi, spesso si trovano a fare discorsi noiosi per Christine, finendo per farla andare in camera sua, fingendosi incavolata, a fare cose più divertenti come leggere o guardare un film. Io invece gli ho detto che voglio entrare nel mondo del cinema, e lui ha mimato un perfetto con le labbra. "Sappiamo essere pesanti a volte" ride subito dopo. Io non so cosa dire, quindi sto zitto e lascio parlare lui. "Fai qualche sport? Io guido la moto, in pista intendo! Però anche in strada, un po' più lentamente..." mi dice entusiasta. Adoro le moto, ma non ne ho mai guidata una, mi piacerebbe provare il brivido, un giorno.

"Nessuno sport, e non guido neanche una moto... non sono un ragazzo molto interessante" dico guardando di nuovo per terra. Sta diventando tutto un po' imbarazzante. Chris vive con un ragazzo bellissimo, intelligente e anche amante del brivido. Cosa potrà mai trovare in uno sfigato come me? E poi dove sono finite lei e la sua amica? Perchè non ci raggiungono? Quando Axel ha detto che avrebbero potuto discutere per ore intendeva nel senso letterale del termine? "Però mi piacerebbe guidarla, una volta..." aggiungo per rompere il silenzio che mi sta entrando nel cervello. Lui mi guarda attentamente, si alza e mi tende la mano. "Cosa ne dici di farci un giro adesso? Le pizze non arriveranno prima di mezz'ora comunque" dice guardando l'orologio e poi me con l'eccitazione negli occhi. È davvero bello, penso. E non so né come né perché mi trovo a farmi trascinare da lui. Riprendo la giacca al volo e lo seguo nell'atrio. Lì Jessica e Christine stanno ancora battibeccando, ma divertite. Non si sono mosse di un millimetro da quando le abbiamo lasciate. Incredibile. "Noi andiamo a fare una cosa, chiamateci se arriva la pizza..." dice Axel distrattamente prima di uscire e spingermi fuori.

Di fianco alla casa c'è una specie di garage, ci sono due macchine e una bellissima moto da strada. Leggo che è una Ducati, rossa fiammante. Axel prende una giacca appesa su un appendi abiti fissato al muro di fianco, anch'essa rossa e due caschi. "Pronto?" mi dice porgendomene uno argento. Lo prendo, un po' insicuro, ma me lo infilo e aspetto che il moro porti fuori la moto. La spinge fino al viale e poi mi dice di salire. "Aggrappati a me" mi dice da sotto il casco. Lo faccio e in men che non si dica stiamo sfrecciando per le strade di Londra. Sento l'aria che mi attraversa la giacca, ed è una sensazione bellissima. Anche stringere la vita di Axel è una sensazione piacevole. La giacca è morbidissima sotto il mio tatto e, anche se non ha molti muscoli a vedersi, sento i suoi addominali che si contraggono e si distendono mentre fa le curve.

In pochi minuti arriviamo su una stradina sterrata praticamente deserta. Lui ferma la moto e ci fa scendere. Si toglie il casco e i capelli, ancora più ribelli di prima gli incorniciano il viso. È praticamente perfetto. Tolgo anche io il casco, ma sento i capelli che sono diventati elettrici e si alzano dal cranio andando dove vogliono. Sembrerò un porcospino adesso. Axel non ci fa caso, credo.

"Tocca a te!" dice divertito guardandomi per farmi risalire mentre sta tenendo in piedi la moto. "Ti spiego io!" "Cosa?" chiedo allarmato. "Hai detto che volevi provare?" mi fa eco lui alzando le spalle tranquillo. Io lo guardo poco convinto "Sì, ma non intendevo ADESSO" dico alzando la voce che mi si fa agitata senza che me ne accorgo, lui non si arrende. "Tu hai detto: Mi piacerebbe guidarla una volta. E perché non può essere adesso?" Mi sorride con le sue labbra carnose che mi ha quasi convinto. Salgo sulla moto e lo guardo negli occhi. "Non sono del tutto convinto, ma ci provo. Posso fidarmi di te?" chiedo speranzoso. Gli squilla il telefono. "Sono arrivate le pizze" dice tristemente "Mi sa che dovremo rimandare"

"Grazie al cielo!" dico io scendendo per farlo risalire e guardando in su fingendo una preghiera silenziosa. "Sei simpatico!" mi dice lui ridendo "Ma una volta o l'altra dovrai guidare, prometti!" Fissa i suoi occhi profondi nei miei in attesa di una risposta. "Promesso" cedo io alla fine. Rimettiamo il casco, risaliamo sulla moto e io lo stringo più di prima. Lo sento sussultare sotto il mio tocco, ma forse me lo sono solo immaginato.

Eilà! Vi presento Axel!! Rifatevi pure gli occhi con questo figoooo!!! ♥♥♥♥♥♥♥♥♥

Comunque...ho finito Signore delle Ombre e sono DEVASTATA!😭Giuro!

Però l'ho adorato!!! 😍Cassandra Clare ha la capacità di farmi amare o odiare tutti i personaggi che inserisce nelle sue saghe..nessuno può passare indifferente per più di tre capitoli, si sviluppano in una maniera pazzesca e non riesci ad arrivare alla fine di nessun libro senza insultarli, adorarli, incazzarti con loro, piangere, ridere e poi rimanere svuotato.

Perchè è finito.

Perchè devi aspettare un altro anno per il finale e,

soprattutto, perchè E' FINITO DI MERDA!

..ahah.. risate amare.. 😭😭😭

E VOI? L'avete letto???

Chi sei Jamie Campbell Bower?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora