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Kevin's POV

Sto correndo verso la porta della mensa, ma mi fermo restando di sasso, quando vedo, proprio davanti a me, Jamie che sta limonando con quella sua amica, Christine mi sembra. Mi fermo di colpo e distolgo lo sguardo. Mi allontano un po', non mi va di infastidirli, anche se non credo se ne accorgano, visto che c'è gente che passa loro accanto spintonandoli, ma loro continuano imperterriti. Li guardo di sottecchi fingendo indifferenza, quando un ragazzo alto più o meno come Jamie, coi capelli neri e un accenno di barba, si avvicina a loro e li chiama. Finalmente i due si staccano, salutando il ragazzo ed entrano nella sala.

Mi sento stupido, perché mi ha fatto male vederlo con qualcun altro, ma dovevo aspettarmelo che un ragazzo così bello avesse cumuli di ragazze a fargli la corte. Cerco di non pensarci e vado verso quei tre, convinto a chiedere scusa. Quando mi avvicino al tavolo dico un 'ciao' poco convinto i tre ragazzi alzano lo sguardo su di me. Christine mi guarda in cagnesco, immagino che Jamie le avrà parlato molto male di me, e ha anche ragione, poi l'altro ragazzo, mi guarda con disinteresse, ma noto che ha una bellissima forma del volto, sembra quasi un modello. Alla fine riesco a guardare Jamie negli occhi.

Mi sta guardando senza interesse, semplicemente mi sta vedendo. "Posso parlarti un secondo?" chiedo titubante. "Potremmo parlare, sì, ma non in questo istante. Adesso sono con i miei amici e non ho tempo" mi dice sprezzante marcando la parola amici e mettendosi a guardarmi fisso. "Me lo merito..." dico piano, non sono sicuro che mi abbia sentito, ma continuo. "...volevo solo scusarmi, ma hai ragione...me lo merito" dico un po' più forte, giro i tacchi ed esco dalla sala, poi vado di corsa in aula musica e mi chiudo dentro a chiave. O bisogno di suonare, o di piangere. Forse entrambe le cose.

Jamie's POV

"Mi sono perso qualcosa? Chi sarebbe quel fregno? E perché non si è fermato a mangiare con noi?" si mette a domandare Axel a caso, mentre ci raggiunge anche Jessica e si siede con noi. Chris gli tira un calcio su uno stinco e lo zittisce guardandolo male. Io mi giro verso di lei e le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Quel fregno, come lo chiami tu, è il mio maestro di piano ed è anche un grandissimo stronzo!"

"...beh...sempre fregno rimane!" continua Axel facendo spallucce. "Ciao tata!" continua rivolgendosi a Jessica e dandole un bacio sulla guancia. Lei sembra un fascio di nervi, totalmente diversa da com'era l'altra sera a casa. "Tutto bene Jei?" le chiede Chris proprio nello stesso momento in cui stavo per farlo io.

"No! Per niente. Il prof di algebra è un deficiente!" risponde lei arrabbiata. "Vedo che siamo tutti sulla stessa barca..." ironizzo io. "E saresti tu il capitano?" mi chiede una voce familiare arrivandomi da dietro. È Tristan, lo invito a sedersi con noi e mangiamo tutti insieme. Il mio amico si presenta a Jessica e Axel, facendo un verso malizioso e imbarazzante verso di lui che fa ridere Chris e arrossire me, per ribellarmi le tiro un coppino. "Ahio!" si lamenta lei e poi torna a ridere. Passiamo il pranzo tranquillamente, ridendo di Jessica che si incavola per qualsiasi cosa come se fosse una mina pronta a scoppiare. Insultando Axel che fa commenti su ogni ragazzo nella sala, seriamente, com'è che non mi ero accorto delle sue... tendenze?

Io e Chris ci facciamo il piedino sotto il tavolo, ma non facciamo altro per attirare l'attenzione. Non è una cosa che mi piace stare troppo appiccicati e fare gli sdolcinati quando siamo in compagnia, però ho bisogno di quel contatto, ho bisogno di sentire che è qui con me, che siamo in mezzo alla gente, ma che siamo comunque noi due, solo noi due contro il mondo. È una cosa che adoro, e adoro che lei lo faccia di rimando, senza bisogno di accordarsi prima su come comportarci. "Comunque caro mio, adesso vieni in aula studio con me e mi spieghi quei cavolo di sistemi. E non accetto bidoni!" sta dicendo Jessica all'amico che sta cercando di defilarsi per seguire un ragazzo, a parer suo, carino che stava uscendo dalla mensa da solo.

"Eddai!" si lamenta lui "Te li spiego poi a casa. Lasciami andare, ti prego!" dice mettendosi in ginocchio, incrociando le mani e facendo il labbro tremulo. "Dovresti venire al corso di teatro con noi! Saresti un bravissimo attore" ride Tristan facendomi l'occhiolino. "Concordo" dico io sempre ridendo. "Saresti il secondo più bravo del corso" continuo convinto sentendo un calcio sotto il tavolo. "Non ho detto niente di male!" mi lamento. "Chi si loda s'imbroda!" mi rimprovera Christine fingendosi arrabbiata. Ridiamo tutti come dei bambini. Finchè Jessica non sparisce trascinandosi dietro il povero Axel e Chris non si alza per andare a lezione.

Rimaniamo solo io e Tristan e ne approfittiamo per andare a bere qualcosa insieme, visto che abbiamo ancora un po' di tempo. Una cosa tira l'altra e decidiamo di saltare le prossime lezioni.

"Quindi quell'Axel è il tipo che ci provava con te e tu non te n'eri accorto..." mi dice Tristan studiandomi mentre beviamo le nostre Corona seduti su un tavolino all'aperto. Lui ne ha già bevute tre, e ora ne ha aperta un'altra, io sono ancora a metà della prima. Scoppia a ridere. "Si sono accorti anche i francesi dall'altra riva dell'oceano che a quel moretto gli piacciono i ragazzi!" continua quasi soffocandosi con la birra che gli sta andando di traverso. "Sfotti un po' meno please, si vede che ero più concentrato su Chris per notare il resto..." ridacchio io malizioso lasciando intendere cose private con lo sguardo.

"È davvero carina, hai avuto una bella botta di culo con lei, avete già fatto...?" e finisce la frase senza parole muovendo velocemente le sopracciglia su e giù e avvicinando pericolosamente la sua faccia alla mia. Penso che tutta la birra che ha bevuto gli sia già arrivata al cervello, fumandoglielo completamente. Ma che domande sono da fare? In mezzo ad altra gente per di più. "Non sono affari tuoi" dico togliendogli la bottiglia di birra ancora a metà di mano "E per oggi basta con questa" continuo alzando gli occhi al cielo. "Non sono ubriaco cretino, ridammela!"

Lui allunga un braccio per prenderla e io la sposto all'indietro per prenderlo in giro e, senza accorgermi, urto qualcosa, o meglio, qualcuno, versandogli tutta la birra addosso e facendo cadere la bottiglia. "E meno male che ero io quello ubriaco..." commenta divertito Tristan. "Cazzo!" impreco invece io voltandomi verso il malcapitato. "Scusa non..." faccio per dire, ma mi blocco quando incrocio i suoi occhi blu. "Kevin..." riesco a dire soltanto prima di restare senza fiato.

Ecco a voi un altro capitolo..sto cercando di ampliare un po' le vite dei personaggi che girano intorno al nostro Jamie..non mi piaceva l'idea di buttarli lì a caso senza dargli una vera e proprio connotazione..

..comunque credo che rimarranno solo questi, almeno per ora non penso di aggiungere altri..protagonisti. ♥♥ 

In questo capitolo un bello spaccato dell'amicizia che si sta creando con Tristan, saltano pure le lezioni, oggi non è proprio giornata..ahahah..😜😜 

..e poi l'arrivo di Kevin..CHE SUCCEDERA' ADESSO?? 😏 

Comunque stamattina sono stanca morta perchè stanotte sono rimasta sveglia fino alle 4:00 per guardare i mondiali di ginnastica..però non ce l'avrei fatta a non seguirli in diretta e sono stra soddisfatta di averlo fatto! 😵 

Voi avete qualche sport o programma tv che volete seguire a tutti i costi, anche se questo significherebbe rinunciare a ore di sonno o a qualche uscita serale? Io sono così con la ginnastica..se ci sono i mondiali o gli europei non ci sono per nessuno..ahah..

Chi sei Jamie Campbell Bower?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora