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Jamie's POV

"Allora...?" inizio a chiedere a Chris quando, ritornati all'interno del locale, ci accorgiamo che se ne sono andati tutti lasciandoci da soli. "Andiamo solo noi due a studiare?"

"Oppure potremmo fare qualcos'altro, visto che ci siamo solo noi due..." mi dice subito lei facendo lo sguardo malizioso, io invece faccio una faccia dispiaciuta e un verso sibilante con la bocca, probabilmente chi mi vede penserà che ho mal di denti o cose così... "Non che l'idea non mi alletti, ma devo assolutamente suonare almeno un po'..."

Anche lei mi guarda con aria affranta. "Vabbè, allora vorrà dire che oggi ci toccherà studiare" mi dice prendendomi per mano e trascinandomi fuori dal locale, verso la sua macchina. "Hey Chris!" la fermo io strattonandola. "Davvero, devo suonare, ma ti giuro che farei volentieri qualcos'altro..."

Sbuffa sonoramente facendo una smorfia. "Bower, non hai bisogno di scusarti! Ho capito, non sono arrabbiata, e, soprattutto, passiamo la mattinata insieme. Mi va benissimo anche così..." Tiro un sospiro di sollievo. "Ok, andiamo!"

Appena arrivati al campus ci dirigiamo in aula di musica, Chris mi segue decidendo che ne approfitterà per ascoltarmi e studiare. "Anche perché vorrei proprio sapere che fine ha fatto Jei... mi aveva promesso che mi avrebbe dato una mano..." si lamenta sedendosi alla scrivania di Kevin e tirando fuori libri e appunti. "Non lamentarti! Pensa che Tristan, il mio passaggio, si è defilato lasciandomi a piedi" le rispondo io prima di iniziare a suonare. "Suona quella che ti ha consigliato Rob! Ho voglia di sentirti cantare" mi dice senza neanche alzare lo sguardo dal suo libro.

La guardo prima di iniziare a suonare. È così carina anche con i capelli sciolti che le coprono la faccia... ridacchio. "Dovresti tagliarti i capelli Raperonzolo" la prendo in giro. "Senti da che pulpito..." si lamenta lei sempre con lo sguardo sul suo libro. "Ha parlato mister ciuffo..." Mi passo una mano tra i capelli per tirarlo indietro... in efetti...

Ridiamo insieme. "Comunque stavo pensando di tagliarli davvero... ti piacerei lo stesso?" questa volta alza lo sguardo verso di me, e intanto si lega la chioma con un mollettone. "Sempre" le dico con un sorriso. "Ma adesso basta distrarmi... devo suonare!" dico categorico. Lei mi fa l'occhiolino con il solito gesto con le dita e lo schiocco della lingua, poi torna a concentrarsi sul suo libro.

Io inizio a suonare e cantare la canzone che sto preparando. Dopo qualche minuto faccio una breve pausa. "Chris!" chiamo per attirare l'attenzione della ragazza. "Sì?" mi risponde lei subito. "Sai che stamattina Tristan mi ha fatto sentire come è venuta la canzone? È bella!"

"Vorrei sentirla..."

"Se vuoi posso fartela sentire in acustica così al volo..." le dico entusiasta guardandomi in giro per individuare una chitarra, sono sicuro che ce ne sia più di una in questa stanza. La trovo e mi alzo per prenderla. "Poi immaginatela molto più figa di così..." aggiungo tranquillamente iniziando a pizzicare le corde per accordare lo strumento. Ultimamente ho preso molta fiducia in me stesso, soprattutto per quanto riguarda la musica e il teatro. Quando parlo di qualcosa di inerente a questi argomenti non sono timido e non mi imbarazza niente. Anzi! Parlo a macchinetta, anche se chi mi ascolta potrebbe non capire del tutto quello di cui sto parlando.

Inizio a suonare e a cantare come se fosse la cosa più naturale del mondo. Come se fossi nato per questo. Fisso Christine per tutta la canzone, e, non appena finisco, lei inizia ad applaudirmi e si alza per venire verso di me. "Ma è un capolavoro Jamie! È stupenda!" mi dice urlando e dandomi un bacio sulla guancia. "Ed è tutta farina del vostro sacco?"

"Certo che sì, cosa pensavi?" le rispondo facendo l'offeso. Mi guarda un attimo, come se non fosse sicura se rispondermi qualcosa o meno. "Guarda che non sono offeso davvero, ti prendevo solo un po' in giro..." la rassicuro.

"L'avete fatta sentire a Kevin?" mi chiede lei ignorando totalmente il mio intervento. Perché, perché c'è sempre da mettere in mezzo Kevin??? "No, sei la prima... oltre a quell'amico di Tristan della radio" rispondo indifferente. "Penso solo che Kevin potrebbe aiutarvi a metterla a posto"

"Guarda che è già a postissimo... e la tua scarsa fiducia sulle capacità di me e Tristan mi ferisce" ribatto io melodrammatico. "Ci siamo rimessi insieme da due minuti e stiamo già litigando" dice lei piegata in due dalle risate.

"... è sempre così quando in un rapporto manca la fiducia!" continuo io lacrimando dal ridere. E durante questo battibecco ci avviciniamo sempre di più, senza neanche accorgercene. Sposto la chitarra e mi porto la mia ragazza sulle ginocchia. La stringo così forte che potrei stritolarla. Avviciniamo le nostre fronti sempre ridendo e poi ci baciamo. Non ci stiamo dando per niente un bacio casto. Motivo per cui, quando sento la porta spalancarsi faccio un salto di due metri facendola cadere per terra ancora in preda alle risate.

"Oh, scusate! Non credevo ci fosse già qualcuno!" squittisce una vocina imbarazzata. Mi volto verso il proprietario e vedo Thomas, uno degli allievi di Kevin. È rosso come un peperone, fino alla punta delle orecchie. Trattengo una risata e gli parlo. "Non preoccuparti. Stavamo andando via. Il pianoforte è tutto tuo"

Allungo una mano verso Christine per farla rialzare e la guardo male, visto che non la smette di sbellicarsi dalle risate, poi rimetto a posto la chitarra, sempre tenendola per mano e trascinandola verso l'uscita.

"Non preoccuparti, ci prendiamo una stanza" continua a ridere Chris rivolta verso il malcapitato che è sempre più in imbarazzo. "Non ascoltarla, sta solo scherzando" la interrompo io schiacciando l'occhio al ragazzo. "Tu sei Jamie, vero?" mi chiede titubante. "Colpevole" rispondo. "Si dice in giro che sei molto bravo. Non è che potresti, ehm... darmi una mano?" Mentre mi parla abbassa lo sguardo sulle sue scarpe e non la smette di strofinarsi le mani sui pantaloni. Mi ricorda il me di qualche mese fa.

Guardo Christine con aria di supplica, lei mi lascia la mano. "Volentieri" dico allegro dirigendomi verso di lui. "Cosa stai studiando?" gli chiedo dirigendomi verso il piano. Mi giro un'ultima volta verso Christine e mimo uno "scusa" con le labbra. Lei annuisce e mi sorride. "Ci vediamo a pranzo?" mi chiede ancora sulla porta.

"Ci vediamo a pranzo" le dico io soddisfatto guardandola uscire e chiudersi la porta alle spalle. "Incominciamo?"

"È la tua ragazza? È bellissima!" mi dice Thomas guardandomi con venerazione. Non odiatemi, ma adoro tutto ciò... "Sì, Thomas... lei è la mia ragazza" rispondo con un sorriso che mi va da un orecchio all'altro. "Sei fortunato Jamie Bower!" conclude, sempre senza guardarmi, mentre posiziona uno spartito sul leggio.

Suoniamo per un po'. È molto indietro ma si vede che si sta impegnando come un matto. Mi fa piacere aiutarlo, non solo perché mi fa sentire importante, ma perché è bello sentirsi utili. Appena finiamo lo saluto, prendo il telefono e chiamo Christine. "Dove sei? Ho finito adesso con Thomas..." dico appena risponde senza lasciarla neanche parlare. "Siamo in aula studio. Ci troviamo in mensa tra dieci minuti?" Mi risponde lei allegra. 

"Definisci siamo..." le dico scettico. "Io, Jessica e Tristan. Li ho incrociati dopo che ci siamo divisi". Sono sollevato, non credo di essere pronto per Axel. Non lo dico ad alta voce. Dico soltanto "ok... a tra poco!" attacco e mi dirigo tranquillamente alla mia destinazione. Penso di mandare un messaggio a Kevin per dirgli di Thomas, ma non so che bene fare. Dopo chiederò ai ragazzi, loro sapranno consigliarmi.

Eilà! Vi avevo promesso un capitolo più lungo ed eccolo qui! 👌 

Che ve ne pare??? A me è piaciuto molto scriverlo... poi il Jamie NARCISO che pian piano sta venendo fuori... aww... LO AMOOOOO!!!! ❤❤❤ 

... spero valga lo stesso anche per voi JAMIEFANS... kisses!!! 😘😘 

Chi sei Jamie Campbell Bower?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora