Ed eccolo lì, di fronte a me con la maglietta bianca bagnata dalla birra di Tristan e gli addominali in bella vista. Gli occhi sgranati e la bocca spalancata. "Ma che cazz..." si sta lamentando anche lui prima di accorgersi che sono stato io a tirargliela addosso. "Bene, sarai contento!" mi dice arrabbiato. "Hai rovinato la mia maglietta nuova! Adesso siamo pari?" sbraita diventando tutto rosso sulle guance.
"Non l'ho fatto apposta, te lo giuro!" mi giustifico io cercando l'aiuto di Tristan, che, mi accorgo solo ora, sta guardando tutta la scena rotolandosi dalle risate. Non regge proprio l'alcol questo ragazzo. "Vero Tristan?! È stato un incidente Kevin, te lo giuro!" lui sembra comunque incazzato e la cosa mi fa imbestialire, perché, dopo tutta questa giornata, dovrei comunque essere io quello incazzato.
"Devo dare ragione al mio biondo amico" dice, finalmente guardandosi in giro stralunato il mio compagno di teatro. "Si stava prodigando per levarmi quella bevanda magica che mi dà subito alla testa e..." non conclude la frase, perché io e Kevin ci guardiamo con aria complice e scoppiamo a ridere quando sentiamo la parola prodigando uscire dalla bocca del moretto. "Hey, non c'è niente da ridere, brutti antipatici" si lamenta Tristan tenendosi la testa fra le mani, ma io gli sono davvero grato, perché l'atmosfera si è tranquillizzata e non poco.
"Posso sedermi con voi?" chiede tra una risata e l'altra Kevin, prendendo una sedia e mettendosi a cavalcioni appoggiando le braccia sullo schienale, di fianco a me. Annuisco guardandolo negli occhi e lasciando andare un sorriso.
Ci guardiamo in silenzio per qualche secondo, e poi all'unisono ci chiediamo scusa, scoppiando di nuovo a ridere. "Scusami davvero, stamattina ero stanco e stressato, e me la sono presa con te, ma tu non c'entravi nulla. Mi dispiace." Kevin parla tutto d'un fiato, senza nemmeno pensare a respirare. E continua a tenere i suoi occhi fissi nei miei diventando rosso ma continuando a parlare. Mi ha fatto stare male oggi, e mi ha fatto odiare fare una cosa che normalmente adoro, ma adesso è qui davanti a me, con la t-shirt incollata alla pancia e macchiata di birra a scusarsi. Con me. "Ti perdono, e tu scusami per come ti ho trattato a pranzo.. .e anche per la maglia. Te ne comprerò una nuova"
"Me lo meritavo. Beh..." aggiunge a voce più alta ridacchiando e guardandosi la maglietta "...forse non questo!"Tristan si schiarisce la voce intimando a Kevin di non "urlare". Io mi ricordo della sua esistenza solo in quel momento, come ho fatto a dimenticarmi che fosse lì?! Anche Kevin sembra accorgersi di lui adesso. Mah... misteri dell vita, e sì che abbiamo fatto la strada insieme, sulla sua macchina, per arrivare qui...
"Bene Jamie. Sono contento che abbiamo chiarito. Ci vediamo domani per continuare il nostro duetto" dice rimettendo a posto la sedia e allontanandosi salutandoci con un cenno e un occhilino verso di me. "A proposito... mi sembra che il tuo amico non stia troppo bene" conclude.
"Andiamo amico! Ti riaccompagno a casa" dico a Tristan, accorgendomi che in effetti non ha una bella cera e, dopo che Kevin si è allontanato, lo tiro su di forza dalla sedia su cui si è accasciato per raggiungere la sua macchina e metterlo sul sedile del passeggero. "È stato un po' strano, prima... col tuo prof..." parla lui pensieroso. "Sei ubriaco, hai la mente offuscata" taglio corto io mettendo la chiave nel quadro per partire. Ma poi sto zitto. In effetti è stato un po' strano anche per me.
"Vuoi fermarti a cena?" mi sta chiedendo Tristan mentre lo accompagno in camera da letto per farlo riposare un po'. "Se mi stai chiedendo se vuoi che preparo qualcosa per cena mentre tu dormi e ti riprendi dalla sbornia allora la risposta è sì..." sorrido uscendo dalla porta e chiudendomela alle spalle. Ha una bella casa. In salotto ha addirittura una batteria. Se non ci fosse lui di sopra a dormire mi siederei a suonarla, invece la guardo solo adorante. Gli chiederò di suonarla un altro giorno. Mi siedo sul divano e accendo la tv iniziando a fare zapping. Intanto prendo il cellulare e mando un messaggio a Christine.
"Hai finito la lezione?
Io sono a casa di Tristan perché oggi si è sbronzato. Starò qui a cena. Ah! E ho parlato con Kevin, ci siamo chiariti. 😉 "
Mi rimetto il cellulare in tasca e continuo a fare zapping, mi fermo sul canale musicale perché sta passando Harry Styles, e mi fa pensare all'altra sera in macchina con Kevin. Lo ascolto e un sorrisetto compiaciuto mi si crea sulle labbra, sono contento che ci siamo chiariti, mi faceva stare in ansia essere arrabbiato con lui, anche perché devo vederlo tutti i giorni. Mi squilla il telefono.
"Pronto" rispondo senza neanche guardare chi è perché so che è la mia Chris.
"Hai fatto ubriacare Tristan!? Vi lascio un secondo da soli e mi combinate casini..." ride lei, col suo sorriso meraviglioso.
"Veramente il signorino ha fatto tutto da solo, e quando ho cercato di fermalo ho rovesciato la birra addosso a Kevin e poi..." le sto raccontando, ma lei mi blocca. "Che ne dici se dopo cena passo a prenderti da Tristan, andiamo a farci un giro e mi racconti tutto con calma?" la sto amando, voglio dire, sempre di più. "Ci sto! Non vedo l'ora... ti mando un messaggio con l'indirizzo!"
"Bene, vado a farmi una doccia. A più tardi." Mi alzo lasciando la tv accesa per avere un po' di musica e vado in cucina a vedere cosa posso preparare. In frigo c'è un po' di pizza avanzata, spero da non troppi giorni, ne prendo due tranci e li scaldo nel forno, poi condisco un po' di insalata e quando è tutto pronto salgo da Tristan per svegliarlo.
Lo trovo in piedi davanti allo specchio che mi guarda stranito. "Passata la sbronza?" gli chiedo cauto. "Non ero sbronzo, ero solo un po' brillo. Ma mi piace esagerare alle volte, sono un attore in fondo!" mi confessa schiacciandomi l'occhio. Alzo gli occhi al cielo e gli dico di scendere che è pronto. Ci sediamo a mangiare e lui inizia a farmi mille domande. "Quindi adesso stai ufficialmente con Chris, giusto?" annuisco e lo guardo per capire dove vuole arrivare. "...ma provi qualcosa anche per Kevin..." continua guardandomi fisso.
"Eh?!" chiedo io schifato da quello che il mio amico mi sta dicendo. "Assolutamente no, come ti viene in mente?!" urlo spalancando gli occhi e agitandomi per quello che mi sta dicendo. "Io sono etero!" mi incazzo. "Beh... forse Kevin non l'ha capito" continua lui calmo, come se non si fosse accorto della mia scenata "Voglio dire, a guardarvi da fuori sembra che vi... piacciate a vicenda!"
"Senti..." dico io sempre più rosso e incazzato. "Non sarebbero affari tuoi, ma, per tua informazione, ieri sera ho fatto l'amore con la mia Christine, l'unica persona che al momento mi piace, una ragazza! E non ti permettere di dire cose che non sai su di me così a caso, non ne hai il diritto!" concludo sbraitando, alzandomi e uscendo dalla cucina sbattendo la porta. Mi metto le mani sugli occhi e inspiro profondamente. Che cazzo mi sta succedendo? "Hey!" mi richiama Tristan raggiungendomi "Mi spiace, non pensavo che la prendessi in questo modo, non ti stavo giudicando né criticando, scusa". Sembra davvero dispiaciuto, mi volto a guardarlo e gli sorrido. "Scusami tu, non so cosa mi sia preso... comunque non mi piace Kevin in quel senso..." Lo rassicuro, o forse rassicuro me stesso. "Grazie per aver scaldato le pizze" mi dice lui cambiando discorso "Che fai stasera?" lo guardo sempre più grato che non abbia continuato ad insistere sull'argomento. "Esco con Christine!" "Buon per te, ti meriti di essere felice!" gli schiaccio l'occhio e lui mi fa la linguaccia. "Sarà qui fra poco!"
Ed ecco il nuovo capitolo..non sono pucciosi Jamie e Tristan? E anche Jamie e Kevin? 😋😋😋
In questo capitolo la nostra Chris non è la portagonista..ma tranquilli che c'è ancora tanta Jamine nell'aria..ahahah.. 😋
Vi saluto che stamattina sono di fretta. Un bacino! 😘
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Chi sei Jamie Campbell Bower?
Fanfiction"Chi sono? Bella domanda, non lo so nemmeno io. Vediamo... Mi chiamo James Metcalfe Campbell Bower, e lo so, ho il doppio cognome che fa davvero figo, ma poi...sarò davvero così figo?" tratto dal primo capitolo